2024-11-26
L’Occidente va in trincea: speriamo in Trump
Secondo «Le Monde», Francia e Gran Bretagna stanno valutando se inviare i propri soldati in Ucraina: è solo l’ultimo segnale di una folle voglia di conflitto mondiale che pare attanagliare le cancellerie europee. Solo il nuovo leader americano può salvarci.Secondo il quotidiano francese Le Monde, Francia e Gran Bretagna stanno valutando se e quando inviare soldati in Ucraina, a combattere contro i russi. La notizia fa il paio con le dichiarazioni di Valeryi Zaluzhny, ex capo delle forze armate di Kiev e attuale ambasciatore a Londra, secondo cui «la terza guerra mondiale è già scoppiata», ma l’Europa non se n’è ancora accorta e non è neppure pronta a combatterla. A tutto ciò si aggiunge il video in cui un mercenario britannico, James Scott Rees Anderson, sostiene di essere stato catturato dalle truppe di Vladimir Putin mentre combatteva a fianco degli ucraini nella regione di Kursk. Nel filmato, diffuso su un canale Telegram, il prigioniero aggiunge di aver fatto parte di un battaglione di 400-500 soldati come istruttore. Risultato, se prima avevamo il sospetto che il conflitto alle porte d’Europa ci stesse facendo precipitare a occhi chiusi verso un coinvolgimento diretto nei combattimenti, adesso ne abbiamo la certezza.Spesso sulla Verità è stata evocata la prima guerra mondiale, indicando i rischi che a distanza di oltre un secolo l’Europa e in generale il mondo occidentale ripeta gli stessi errori. Anche allora, negli anni e nei mesi che precedettero lo scontro fra gli eserciti, nessuna cancelleria immaginava che il conflitto potesse coinvolgere un intero continente. Come scrive lo storico australiano Christopher Clark, le grandi potenze si avviarono come sonnambuli verso la guerra. Proprio come novant’anni fa, anche adesso tutto sembra volgere al peggio. E se le dichiarazioni roboanti di Vladimir Putin possono apparire come tentativi di drammatizzare la situazione e intimidire gli avversari, il maggior coinvolgimento dei Paesi europei nel conflitto, con forniture di armamenti sempre più pesanti, suggerisce altro, ovvero che giorno dopo giorno si fa più difficile per l’Italia e per il resto d’Europa sottrarsi alle conseguenze delle scelte fatte. Già, perché se l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump non riuscirà a cambiare lo scenario, spingendo Kiev e Mosca a un’intesa per il cessate il fuoco, la guerra potrebbe avere per l’Europa effetti disastrosi, con un’estensione del conflitto. Certo, si può continuare a pensare che la firma da parte di Putin di una nuova dottrina nucleare sia una semplice smargiassata per impressionare gli avversari. E si può pure continuare a credere che il super missile sparato contro l’Ucraina sia un bluff. E poi è possibile continuare a sperare in un collasso interno della Russia e pure in una malattia o in colpo di Stato che eliminino il pericolo di Putin. Però, se si mettono da parte quelle che per ora appaiono speranze senza certezze, resta la drammatica realtà. Non soltanto le truppe di Mosca avanzano e minacciano di sfondare la linea del fronte, dilagando nella pianura ucraina dove le sempre più deboli forze di Kiev sono numericamente inferiori, ma il coinvolgimento dei soldati di diversi Paesi fa sembrare quella in corso non più una guerra fra due Stati, con un aggressore e un aggredito, bensì un conflitto mondiale. Ha ragione l’ex capo di Stato maggiore ucraino Zaluzhny: accanto ai russi già stanno combattendo i nordcoreani e ora si parla degli yemeniti e di certo ai combattimenti non sono totalmente estranei nemmeno l’Iran e la Cina, due Paesi che pur non avendo direttamente inviato truppe forniscono a Putin un supporto fondamentale. Teheran da tempo invia i micidiali droni con cui l’esercito di Mosca colpisce le linee ucraine. E Pechino, oltre a sostenerne l’economia, comprando petrolio e gas, alla Russia fornisce sottobanco i componenti necessari a far funzionare la macchina bellica. D’altra parte, Europa e Stati Uniti (ma anche Canada, Australia e Giappone) fanno la stessa cosa con l’Ucraina. Finora Kiev ha ricevuto supporto economico e militare, con armamenti senza eguali nella storia. Carri armati, missili, droni, satelliti: le forze armate ucraine senza l’aiuto occidentale sarebbero già collassate. Al momento mancano truppe europee e americane sul terreno, ma se si dà retta a Le Monde (e in fondo anche a Zaluzhny e al video del mercenario catturato nel Kursk) ci stiamo arrivando. Se così fosse cadrebbe l’ultimo velo di ipocrisia che ci separa dall'entrata in guerra, perché nei fatti saremmo direttamente coinvolti e non solo spettatori e sostenitori a bordo campo.Di fronte a questa prospettiva, al momento non ancora percepita dall’opinione pubblica, non resta che sperare in Trump. Dinnanzi alla follia dei governi occidentali (ma anche a quella di Zelensky e Putin), non resta che confidare in quella del nuovo presidente americano. Ormai solo lui, imponendo lo stop agli aiuti a Kiev, può evitarci di cadere nel precipizio della terza guerra mondiale. Preghiamo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.