2023-04-11
Tra un mese nuovo test per la Schlein. E per Meloni
Elly Schlein (Imagoeconomica)
Non lo sa quasi nessuno, ma fra poco più di un mese si vota. Non si tratta di elezioni che riguardano tutta Italia, ma ai seggi ci andranno gli elettori di 17 città italiane e il test rischia di avere un impatto anche sugli equilibri nazionali. A destra, come a sinistra.I seggi si apriranno in centri medio grandi, il più importante dei quali è Ancona, che è anche capoluogo di regione. Per quasi trent’anni roccaforte della sinistra, nel 2020 le Marche sono state espugnate da un esponente di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli. E adesso c’è chi prevede il bis in una città che dalla fine degli anni Ottanta ha sempre avuto sindaci di sinistra. La mancata alleanza tra Pd e 5 stelle rischia infatti di far pendere la bilancia a favore del centrodestra, che invece alle urne si presenta compatto. Ciò che accadrà ad Ancona e nelle altre 16 città chiamate a rinnovare le amministrazioni (ma in totale le elezioni del 14 maggio riguarderanno quasi 600 Comuni) potrebbe sembrare una questione locale, ma in realtà non lo è e già il mancato accordo tra Pd e grillini lo dimostra. Come spiega in riservata sede un dirigente del Partito democratico, Giuseppe Conte ha un interesse, che non è rappresentato dalla vittoria dei suoi candidati, ma dalla sconfitta di quelli di Elly Schlein. Infatti, un insuccesso degli aspiranti sindaci democratici rappresenterebbe il primo vero stop al nuovo corso dem. La giovane segretaria, da quando è stata nominata, ha goduto di buona stampa e questo l’ha favorita nei sondaggi, che infatti vedono in crescita il Pd e in calo i 5 stelle. Una tendenza che non è mutata neppure dopo la devastante sconfitta in Friuli Venezia Giulia, dove Massimiliano Fedriga è stato confermato con il 64 per cento dei voti, doppiando il candidato del Pd e dei 5 stelle. La Schlein in questo caso ha potuto sostenere di non avere nessuna responsabilità nel flop, perché il candidato era frutto di accordi precedenti al suo insediamento e comunque il tempo di organizzare una campagna a sostegno di Massimo Morettuzzo non c’era. Diverso il caso delle prossime amministrative, dove la segretaria dovrà scendere in campo. «Se il 14 maggio dovessimo perdere», ragiona un dirigente del Pd, «sarà difficile dare la colpa a chi c’era prima, cioè a Letta e alla vecchia nomenklatura». Inutile dire che dentro il partito, ufficialmente ricompattatosi dopo la vittoria di Schlein, è un ribollire di mugugni, soprattutto dopo la formazione della nuova segreteria.Ma la sfida elettorale del prossimo mese (che sarà inframezzata dal ballottaggio di Udine della prossima settimana, con un candidato di centrodestra in vantaggio e uno di centrosinistra che insegue) non è interessante solo per Schlein, che comunque punta a confermare sette sindaci, ma anche per Meloni e alleati. Infatti, alle urne vanno dieci città amministrate da esponenti di Fratelli d’Italia, della Lega o di Forza Italia, a cominciare da Imperia per finire a Massa, Pisa e Siena. Nella città del ponente ligure si scontrano l’inossidabile Claudio Scajola (ex ministro dell’Interno, delle Attività produttive e dello Svipuppo economico) con Ivan Bracco, il poliziotto che per anni lo ha indagato. Ma nella sfida c’è anche un terzo incomodo, ovvero Luciano Zarbano, colonnello dei carabinieri candidato da Fratelli d’Italia. Con il risultato che, essendo diviso, il centrodestra rischia. Nelle città toscane, fino alle precedenti elezioni roccaforti della sinistra, il centrodestra corre per la conferma, ma non sarà affatto una passeggiata, perché a Massa, Lega e Fratelli d’Italia corrono separati e a Siena il sindaco uscente, Luigi De Mossi, non si ricandida, ma appoggia il candidato renziano. Insomma, ci sono buone probabilità di perdere. E come ci si può immaginare, essendo questo il primo vero test dopo le elezioni nazionali del 25 settembre, qualche riflesso sugli equilibri della coalizione di centrodestra potrebbe esserci. Niente di grave? Certamente, ma anche la prima vera prova in vista della sfida più importante che è rappresentata dalle elezioni europee del prossimo anno. Il voto di cui nessuno parla e che invece riguarda città come Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Brindisi, Siracusa e Trapani, sarà dunque sia per la sinistra che per la destra un banco di prova. Per regolare le liti fra correnti, come nel caso del Pd, ma anche per sistemare i conti nella maggioranza di governo. Visti i possibili esiti dunque, è forse il caso di cominciare a parlarne.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.