Non regge la favoletta di «Max» sul made in Italy

Non regge la favoletta di «Max» sul made in Italy
Massimo D'Alema (Ansa)

La storia di un ex presidente del Consiglio ed ex ministro degli Esteri che tratta una partita di aerei e navi da guerra da vendere alla Colombia? «È un’operazione per danneggiare le imprese italiane». L’uso di strani intermediari, alcuni con precedenti penali, per un’attività di promozione che riguarda aziende pubbliche di armamenti? «Beh, è assolutamente normale che in operazioni di questo genere si diano incarichi professionali di assistenza legale e di promozione commerciale». Quindi nessuna violazione della legge che regola la compravendita delle armi? «Ma è una cazzata che non sta né in cielo né in terra. È un fatto promozionale, non una trattativa». Così, con la consueta verve in stile Marchese del Grillo, ha risposto Massimo D’Alema alle Iene, che lo inseguivano dopo lo scoop della Verità sulla tentata vendita di caccia e corvette alla Colombia.

Dirotta su Gaza: la sinistra va alla deriva
Benedetta Scuderi, Annalisa Corrado, Arturo Scotto e Marco Croatti (Ansa)
Politici di Avs, Pd, M5s saliranno sulle barche della Flotilla. Ma le partenze slittano. Schlein chiede a Meloni di tutelare la spedizione e Bonelli denuncia aerei israeliani a Sigonella. Siamo già al complotto per scaricare i loro guai sul governo.
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L’operazione «Carri di Gedeone 2» segna l’ingresso di Israele nella fase più delicata della guerra: la battaglia per Gaza City. L’esercito prevede un impiego massiccio di forze corazzate, fanteria e unità speciali, coordinate dall’intelligence sul terreno e da una potenza di fuoco senza precedenti. Ma la guerra urbana porta con sé rischi enormi. Gaza City è un dedalo di tunnel, edifici civili e postazioni mimetizzate che permettono a Hamas di colpire da vicino e confondersi tra la popolazione. Ne parliamo con il generale di Corpo d'Armata, Giorgio Battisti.

Pure i suoi alleati vogliono sfrattare Ursula
Ursula von der Leyen (Ansa)
Dopo le critiche del cancelliere tedesco, il capo della Commissione «incassa» due mozioni di sfiducia: una dai lepenisti e l’altra da Left, il gruppo del M5s. Nella maggioranza, il Pse non esclude di firmarla. Il dem Nicola Zingaretti: «Valuteremo, la linea va cambiata».
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