2024-06-04
Niente armi italiane contro la Russia. E sui nuovi aiuti Kiev deve aspettare
Antonio Tajani ribadisce: «L’Ucraina non userà i nostri missili per attaccare Mosca, daremo una contraerea». Fonti di governo però ci svelano che il Samp/T non può essere inviato subito o rimarremmo scoperti.L’ultimo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina varato dal governo italiano risale al dicembre scorso. Era l’ottavo dall’inizio della guerra, quando nessuno credeva che il conflitto tra Russia e Ucraina si potesse protrarre così a lungo. Da qualche tempo è in lavorazione il nono pacchetto di aiuti, il più complicato, perché le condizioni geopolitiche sono peggiorate e nessun Paese, compresa l’Italia, può permettersi di lasciare i propri arsenali sforniti. È a questo, e non alle elezioni europee, che si dovrebbe la lunga attesa. Fonti della Difesa alla Verità hanno rivelato infatti che per quanto riguarda il Samp/T che Kiev ha richiesto, ci vuole del tempo prima che possa essere inviato, perché di questo sistema di contraerea, simile al Patriot ma di fabbricazione italofrancese, Roma ne possiede solo cinque. Per motivi di sicurezza nazionale non si sa dove si trovino, ma sembrerebbe che alcuni di questi vengano impiegati all’estero. L’Italia ha già fornito Kiev di un Samp/T in passato, e anche se non si hanno conferme, sembrerebbe che sia stato distrutto. Oggi per mandarne un altro la nostra Difesa necessita di farne rientrare uno dall’estero. Solo così si potrà aiutare Kiev senza lasciare sfornito il nostro arsenale. Retroscena non confermati sostengono poi che bisognerà superare la fase delicata dei giorni del G7. Dal 13 al 15 giugno l’Italia dovrà infatti garantire la difesa antiaerea intorno a Borgo Egnazia in provincia di Brindisi, dove sotto la guida italiana, si riuniranno i capi di Stato e di governo delle sette democrazie più ricche e potenti al mondo. Insomma, il retroscena che vedrebbe il ministro della Difesa Guido Crosetto ritardare la firma del nono pacchetto per aspettare il voto delle europee sembrerebbe abbastanza inconsistente o, nel migliore dei casi, l’ultimo degli argomenti da prendere in considerazione. Le stesse fonti della Difesa hanno anche confermato che «si esclude fortemente» che le nostre armi possano essere usate per colpire il territorio russo. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani non fa che ribadirlo. Così anche ieri in un’intervista a Sky: «Non sono favorevole a usare armi al di là dei confini dell’Ucraina». Inoltre l’Italia «non invierà soldati in Ucraina, nemmeno come addestratori perché farlo significherebbe intervenire nel conflitto». Occorre «essere sempre molto prudenti perché ogni minimo errore può provocare un’escalation che mette a repentaglio la pace», ha insistito Tajani. Lo stesso ministro, su Radio 1, ha confermato che «invieremo il Samp/T a Kiev» e che «non è nessun segreto». Per quanto riguarda lo Storm Shadow, il sistema missilistico a lunga gittata, le fonti della Verità non commentano. Il che lascia supporre che, come scrive Francesco Verderami sul Corriere della Sera, è probabile che nel pacchetto di aiuti verrà inserita anche un’altra partita di missili Shadow e che «da questo dettaglio si può intuire che l’Italia, dopo le elezioni, inizierà a riallinearsi alle posizioni degli alleati».Nel frattempo, il ministro della Difesa olandese Kajsa Ollongren ha annunciato che l’Ucraina può utilizzare i 24 caccia F-16 che i Paesi Bassi hanno in programma di donare per attaccare obiettivi militari in territorio russo «per autodifesa» sottolineando che «non c’è alcuna restrizione, perché una volta consegnati a Kiev gli aerei saranno loro e potranno usarli come desiderano». Questo vuol dire insomma che il governo olandese chiederà all’Ucraina di «rispettare il diritto internazionale e il diritto all’autodifesa, come stabilito dalla Carta delle Nazioni unite, il che significa che li utilizzerà (solo) per attaccare gli obiettivi militari che deve attaccare per la propria difesa». Nelle stesse ore il canale di Telegram russo di esperti militari Dva Majora ha fatto sapere che le forze ucraine avrebbero utilizzato missili americani Himars per colpire un sistema di difesa aerea con missili S-300 e S-400 nella regione russa di Belgorod. Se confermato, si tratterebbe del primo attacco del genere dopo l’autorizzazione di Washington a Kiev di usare armi fornite dagli Usa per attaccare il territorio russo. «Abbiamo capito che i Paesi occidentali stanno operando per una escalation», ha commentato il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko. «Da parte nostra adotteremo tutte le misure necessarie per neutralizzare le minacce associate con questa escalation», ha aggiunto. Gli Usa hanno deciso di «ribadire il loro sostegno all’Ucraina» inviando una delegazione al vertice sull’sull’Ucraina che si terrà in Svizzera il 15 giugno. Parteciperanno la vicepresidente Kamala Harris e il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. La Cina invece, come già noto, non parteciperà. Secondo il Financial Times l’eventuale partecipazione di Pechino al summit è stato tema di argomento dell’incontro avvenuto tra il presidente cinese Xi Jinping e quello russo Vladimir Putin durante la sua visita di maggio in terra cinese. Intanto la missione vaticana per una soluzione di pace tra Ucraina e Russia va avanti. La speranza dell’inviato speciale del Papa, il cardinale Matteo Zuppi è che la conferenza in programma in Svizzera possa essere «utile a gettare le basi per preparare il terreno per i prossimi passi». Il porporato ha evidenziato l’importanza di evitare un aumento del grado di tensione; per questo ha elogiato la posizione equilibrata espressa dal ministro Crosetto, in merito all’uso di armi occidentali contro obiettivi nella Federazione russa.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.