Nell’inchiesta sulla Ferragni spunta una gola profonda. Indagini sui follower
Mentre l’Italia assiste alla crisi di coppia tra Chiara Ferragni e Fedez, nella Procura di Milano si continua a lavorare sulle ipotesi di reato in capo alla influencer. Ieri si è aggiunto un nuovo capitolo alla saga, perché i magistrati si stanno concentrando sul reale numero di follower che la Ferragni avrebbe su Instagram: sul tema c’è un’informativa della Guardia di finanza. A quanto pare nei prossimi giorni dovrebbero essere sentiti i primi testimoni. E uno in particolare potrebbe aiutare la Procura, tanto che nei corridoi del Palazzo di giustizia viene considerato un potenziale teste chiave, una gola profonda capace di raccontare dall’interno come funziona per davvero il mondo Ferragni. L’inchiesta per truffa aggravata portata avanti dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Cristian Barilli - con al centro una serie di casi, tra cui quelli del pandoro e delle uova di Pasqua - potrebbe presto allargarsi alla verifica dei potenziali profili falsi che seguirebbero l’influencer.
L’analisi dei seguaci (come del possibile acquisto di pacchetti di follower per aumentare il proprio pubblico) permetterebbe di capire la reale forza contrattuale del gruppo Ferragni, che su Instagram vanta 29 milioni di seguaci, un dato che diventa fondamentale negli accordi con le aziende, tra cui anche la Balocco che aveva prodotto il famoso pandoro finito sotto inchiesta. Del resto, come scrive la Procura generale della Cassazione che si era espressa nelle scorse settimane sulla competenza del procedimento, «l’enfatizzazione della finalità benefica ha assunto una valenza centrale nella campagna promozionale del pandoro “griffato Ferragni”, ulteriormente amplificata dai mezzi di comunicazione utilizzati, inducendo in errore i consumatori che hanno ritenuto, attraverso l’acquisto del pandoro al prezzo di circa 9,37 euro a confezione a fronte di circa 3,68 euro del pandoro Balocco tradizionale, di contribuire alla finalità benefica, la cui serietà era garantita anche dalla credibilità di una influencer da circa 30 milioni di followers». E ancora si legge: «La Corte di cassazione ha di recente affermato che la sola menzogna è di per sé sufficiente ad integrare gli elementi costitutivi del delitto di truffa costituendo una tipica forma di raggiro: essa è un fatto attraverso il quale si crea una suggestione che tende ad insinuare nella mente della parte offesa un erroneo convincimento su una situazione che non ha riscontro nella realtà».
Dei potenziali follower falsi di Chiara Ferragni si era parlato già a febbraio, quando una ricerca del sito Inbeat.co (specializzato nell’analisi di profili su social network) aveva evidenziato che il profilo della influencer vantava 17,7 milioni di utenti reali contro 11,9 milioni dubbi. In pratica il 41% sarebbe stato falso o «dormiente». Sul sito di Inbeat è possibile fare la stessa verifica manualmente. E a quanto pare i profili inattivi sarebbero aumentati: ora ne vengono calcolati 13,2 milioni contro 16,2 reali. Non è chiaro se la stima di Inbeat sia veritiera o possa essere compromessa dal fatto che Chiara Ferragni ha bloccato molti commenti sul suo profilo. Di sicuro se si effettua una verifica sul profilo di Fedez si scopre che in questo caso di profili dormienti non ce ne sarebbe neanche uno: i 14,7 milioni di follower sarebbero tutti reali. Che in ogni stia succedendo qualcosa sul profilo della nota influencer è stato confermato anche da altri analisti del settore. Nelle scorse settimane, infatti, una ricerca di Bonusfinder (piattaforma specializzata nel gioco online) aveva evidenziato come la Ferragni avesse perso una media di 5.854 followers al giorno dopo lo scandalo Balocco di metà dicembre. L’influencer avrebbe così smarrito in quei giorni oltre il 27% del totale dei nuovi follower guadagnati nel 2023, con la perdita «di quasi 2.000 euro di potenziali guadagni su Instagram in soli due mesi, da dicembre a gennaio. Nell’ultimo mese sarebbero stati persi per strada oltre 200.000 follower. A dicembre il calo era stato di 180.000. Numeri che non sembrano intaccare più di tanto l’impero Ferragni, anche perché se nel 2022 se ne contavano 28 milioni e 300.000, ora sono sempre stabilmente sopra i 29 milioni. Insomma, la crescita va a rilento, forse si è fermata, ma di sicuro il crollo che in molti si aspettavano non è arrivato.
Alle inchieste della Procura di Milano si sono aggiunte in questi giorni le possibili voci sulla fine del matrimonio con Fedez. A quanto pare le voci sul fatto che Chiara abbia sentito un avvocato matrimonialista non sarebbero vere, anche se potrebbe farlo a breve. Eppure, la crisi è ormai più che confermata. Ieri Fedez è stato beccato in mattinata in via Savona 123, periferia Sud Ovest di Milano, mentre usciva dalla sua vecchia casa. «Chiunque può parlare di quello che vuole, a me non interessa. Ho altre priorità nella mia vita e sono i miei figli in questo momento», ha risposto ai microfoni di Pomeriggio 5, smentendo la voce che la fine del matrimonio sia una pantomima per distogliere il pubblico dalle inchieste. Il 3 marzo toccherà alla moglie parlare da Fabio Fazio. E la Treccani getta sale sulle ferite: «Solo il tempo ci potrà dire se il neologismo Ferragnez [...] subirà, linguisticamente, la stessa crisi della famosa coppia».





