L’Ue continua a evocare complotti russi. Zelensky apre ad altri negoziati. Il Cremlino: «È presto per l’incontro Putin-Trump». Timori di maxi attacchi con 2.000 droni su Kiev.
Dopo la crisi finanziaria del 2008, la Cina avrebbe potuto correggere il suo modello orientato all’export, sostenendo reddito e consumi. Invece ha puntato sugli investimenti immobiliari, finiti presto fuori controllo.
La produzione manifatturiera di Pechino resta sovradimensionata rispetto alla domanda interna. Se gli Usa cedono su Taiwan perdono le chiavi del Pacifico.
L’alta tecnologia è un volano di sviluppo, ma ha anche valenza strategica. Per questo il governo ha deciso di scommetterci. Accettando qualche «effetto collaterale».
L’economista: «Ora bisogna negoziare, sbagliate le minacce di Macron. Tariffe al 30% non sarebbero comunque una catastrofe. Il riarmo contro la Russia è ingiustificato».