Morto Carlo Casini: «Un guerriero che ha combattuto per la Vita»

Morto Carlo Casini: «Un guerriero che ha combattuto per la Vita»
Carlo Casini (Ansa)

«Per noi non è morto non solo il fondatore del Movimento per la Vita. Carlo era un amico, un fratello, un cristiano con la C maiuscola, un guerriero che combatteva per la Vita e lo ha fatto fino alla fine. Uno dei pochi leader di movimenti che si è impegnato ufficialmente e senza esitazione contro l'aborto nel momento in cui il mondo politico cattolico era diviso e pavido». In una nota Pro Vita e Famiglia ricorda il magistrato Carlo Casini, prolife tra i protagonisti del cattolicesimo impegnato nella società, nella cultura e nella politica. «Ho avuto l'onore di conoscerlo solo a Dicembre 2014 e da allora abbiamo fatto tante lotte insieme contro l'indottrinamento gender nelle scuole, per i nascituri e per la vita. Con la sua determinazione si è battuto per fermare la legge 194, ha fondato decine di Cav che hanno salvato bambini a migliaia, per non parlare del progetto Gemma» ha dichiarato il presidente di Pro Vita e Famiglia Toni Brandi. «In tali situazioni - ha proseguito Brandi - le parole possono sembrare superflue ma tutti noi siamo vicini con il nostro cuore e le nostre preghiere a Marina, a Maria ed alla famiglia. Carlo era un vero 'Vir bonus dicendi peritus' sempre pronto ad aiutare e collaborare. Mai ci scorderemo di te Carlo, siamo certi che ci proteggerai e ci esorterai ancora a fare buona battaglia per i bambini nel grembo delle mamme».

Gli Elkann ora la sparano grossa. Innocenti ma sganciano 175 milioni
John Elkann (Ansa). Nel riquadro la copertina del libro di Mario Giordano «Dynasty»
A leggere il loro comunicato, più che contribuenti sono benefattori dell’erario che, ciclicamente, versano cifre astronomiche allo Stato. Come il miliardo sborsato per chiudere la vertenza sul «trasloco» in Olanda.
Cresce il fronte contro le tasse di Ursula
Ursula von der Leyen (Ansa)
  • La Commissione deve spiegare come intende finanziare il bilancio 2028-2034. Le entrate arriverebbero da rincari delle sigarette, aumento dell’Iva, balzelli green e imposte sulle società. Previste sforbiciate ai fondi di coesione. Ma il blocco del «no» è ampio.
  • I trattori tornano a Bruxelles: domani attesi in 40.000. Ci sarà la Coldiretti, che pensa anche ad altre iniziative.

Lo speciale contiene due articoli.

Il commissario Sefcovic ammette: «Eravamo vicini a un accordo». Fare la voce grossa ha rovinato tutto. L’Europa (divisa) per ora individua ritorsioni per 72 miliardi.
Il «Corriere» censura il Ministro
Alessandro Giuli (Imagoeconomica)
Galli della Loggia attacca in prima pagina la politica culturale della destra. Giuli chiede di replicare: gli offrono un’intervista però non la pubblicano. «Non gli è piaciuta la mia risposta alla domanda sul professore. Poi dicono che gli illiberali siamo noi».
Le Firme

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