2024-12-18
Monopattino-bomba a Mosca. Ucciso il generale russo a capo della difesa nucleare
Igor Kirillov (Imagoeconomica)
Kiev rivendica l’attentato. Dmitry Medvedev: «Vendetta imminente». Volodymyr Zelensky: «Il prossimo anno le ostilità potrebbero finire». Ma Donald Trump adesso teme che Vladimir Putin possa irrigidirsi.Continua a salire la tensione tra Russia e Ucraina. Una bomba collocata in un monopattino elettrico ha ucciso ieri a Mosca il generale Igor Kirillov, che era a capo delle forze russe di difesa nucleare, chimica e biologica. Insieme a lui, ha perso la vita anche l’assistente, Ilya Polikarpov. A rivendicare l’attentato è stato il Servizio di sicurezza ucraino. In particolare, una fonte interna, interpellata dalla Cnn, ha dichiarato: «Kirillov era un criminale di guerra e un obiettivo assolutamente legittimo, dato che ha dato ordine di usare sostanze chimiche proibite contro l’esercito ucraino». Poco prima dell’attentato, un tribunale ucraino aveva condannato in contumacia il generale per l’uso di armi chimiche durante l’invasione russa dell’Ucraina. Ricordiamo inoltre che, nei mesi scorsi, Stati Uniti e Regno Unito avevano sanzionato Mosca, accusandola di aver utilizzato contro le forze di Kiev la cloropicrina: un agente tossico vietato dalla Convenzione sulle armi chimiche del 1993. L’uccisione di Kirillov ha innescato la dura reazione del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, che ha invocato una «vendetta imminente» contro Kiev. «Non piangeremo la morte di un individuo che ha diffuso un’invasione illegale e imposto sofferenza e morte al popolo ucraino», ha invece affermato il premier britannico, Keir Starmer, il quale, pur confermando pieno sostegno a Kiev, non ha chiarito se approvasse o meno l’uccisione tramite attentato di un generale russo. «Gli Usa non erano a conoscenza dell’operazione in anticipo e non sosteniamo né permettiamo questo tipo di attività», ha inoltre commentato un funzionario americano.Dal canto suo, Volodymyr Zelensky ha invocato ieri una «pace duratura». «Siamo tutti consapevoli che il prossimo anno potrebbe essere l’anno della fine di questa guerra, e dobbiamo fare in modo che finisca. E dobbiamo stabilire la pace in modo che Putin non possa più romperla, una pace che non sia solo una pausa, ma una pace reale e duratura», ha detto. «Ricordiamo che, come compenso per non aver potuto invitare l’Ucraina nell’Alleanza, ci erano stati promessi un numero significativo di sistemi di difesa aerea. Francamente i nostri partner lo sanno: abbiamo bisogno di altri 12-15 sistemi, oltre a questi, per proteggere completamente il nostro Paese dagli attacchi missilistici russi», ha aggiunto, rivolgendosi soprattutto agli Usa. Nel frattempo, proprio ieri, i servizi ucraini hanno reso noto di aver scoperto dodici agenti di Mosca che svolgevano attività spionistiche volte a localizzare le basi in cui sono tenuti i caccia F-16 e i sistemi di difesa aerea. Non solo. Zelensky ha anche affermato che il possibile invio di truppe europee di peacekeeping in territorio ucraino potrebbe essere discusso durante il meeting Nato previsto oggi a Bruxelles. Tutto questo, mentre il premier polacco, Donald Tusk, ha detto di voler fare il possibile affinché Kiev possa accedere all’Alleanza atlantica.Dal punto di vista ucraino, l’uccisione di Kirillov ha un duplice significato strategico. In primis, Kiev vuole mettere sotto pressione Mosca: Kirillov è infatti il militare russo più alto in grado ucciso da quando è iniziata l’invasione. Per il Cremlino si tratta quindi di uno smacco non da poco, tanto più che l’attentato è avvenuto in una fase problematica per la Russia, che, nel giro di pochi giorni, ha visto sensibilmente ridotta la propria influenza in Siria. Uccidendo Kirillov, l’Ucraina apre un ulteriore fronte per Putin, nella speranza di indebolire la sua leadership e, al contempo, di alleggerire la pressione militare sul campo.In secondo luogo, Kiev ha voluto lanciare un messaggio a Donald Trump. Lunedì, il presidente americano in pectore aveva esplicitamente criticato il via libera che Joe Biden aveva dato all’Ucraina per usare missili a lungo raggio in territorio ucraino. «Non credo che ciò avrebbe dovuto essere consentito», aveva detto. Parole, quelle del tycoon, molto significative. Trump ha taciuto per circa un mese su questa questione: anzi, nelle scorse settimane alcuni esponenti del suo stesso team avevano lasciato intendere di essere d’accordo con l’ok all’uso di quei missili. In ossequio alla dottrina dell’imprevedibilità, Trump ha cambiato repentinamente posizione per spiazzare Zelensky e convincerlo a sedersi al tavolo delle trattative.L’uccisione di Kirillov e la richiesta dei sistemi di difesa aerea vanno quindi interpretati (anche) come una reazione del leader ucraino alle parole di Trump. Zelensky sa che il presidente americano in pectore è intenzionato a subordinare l’invio di ulteriore assistenza a Kiev alla sua disponibilità a sedersi al tavolo delle trattative. Zelensky alza quindi la posta, per forzare la mano a Trump. Ma è tutto da dimostrare che Trump si lasci forzare la mano. La settimana scorsa, il tycoon aveva fatto pressione anche a Putin, affermando che lo zar «ha perso» in Ucraina e sottolineandone lo smacco per aver dovuto di fatto abbandonare Bashar al Assad. Il punto è che il team di Trump teme che, essendo ormai concentrato quasi esclusivamente sul dossier ucraino, Putin possa irrigidirsi. Tanto più se lo zar, notoriamente terrorizzato dallo scenario di un regime change, dovesse considerare a rischio la solidità della sua leadership interna. È questo, agli occhi di Trump, il principale scoglio che emerge in vista delle trattative diplomatiche.
Jose Mourinho (Getty Images)