2022-08-28
Modesta proposta a difesa del risparmio. Politici e imprenditori investano in Btp
Sarebbe un messaggio efficace contro la speculazione e di fiducia nella democrazia.Non ce l’ha detto Filippo er guaritore o Gigino er profeta, ma il Financial Times: occhio ragazzi, sono in atto manovre speculative internazionali che riguardano l’Italia e le potrebbero recare molti danni. Non agli Achei, come l’ira del pelìde Achille, ma a noi, «italianei». «State attenti che vi potreste fare del male, tipo battere la faccia contro il muro di una bella speculazione sui titoli del debito pubblico», sembra averci detto il quotidiano inglese. La speculazione si chiama così perché in latino gli specula erano delle vedette dell’esercito romano che scrutavano l’orizzonte per prevenire attacchi dei nemici. Ora il Financial Times ci ha detto che potrebbe accadere il contrario: gli specula sono i nemici di Roma, che scrutano l’orizzonte per vedere quando approssimarsi alle nostre terga finanziarie. E i politici, come la Bella addormentata, si destano baciati dal quotidiano invece che dal principe azzurro, e scoprono che c’è questo problema. Nel nostro piccolo vorremmo fare tre osservazioni.La prima. Ma guarda un po’ che succede proprio in campagna elettorale nella quale c’è il centrodestra che rischia di vincere le elezioni. Non ci sarà mica qualcuno amico del centrosinistra, e anche di qualche potere forte, che ha chiesto aiuto contro il futuro governo fascista a qualche manina che manovra i quattrini internazionali implorando costoro: «Ci date una mano a dare una bastonata agli italiani ora, finché siamo in tempo, cioè prima che gli italiani la diano a noi?». Il discorso non fa una piega: peccato che gli stessi sostengano che in Italia c’è un rischio per la democrazia dato dai sovranisti. Ma scusate un attimo: perché usare la finanza internazionale a fini elettorali? Che cos’è, un’autostrada per la democrazia o un carro funebre? Tra l’altro ce n’era un modello della Mercedes - non so se esista ancora - che si chiamava Pilato. Ecco, ce ne laviamo le mani del consenso popolare e percorriamo altre vie. Viva la democrazia! Vi ricordate lo scandalo della fine del governo Berlusconi nel 2011, con Monti fatto senatore a vita? Tutto funzionò come un meccanismo perfetto, ma dietro non c’era il Dio orologiaio del filosofo tedesco Gottfried Wilhelm von Leibniz, ma molto più semplicemente un signore di nome Giorgio Napolitano che orchestrò il tutto. E se stesse succedendo qualcosa di simile? Per carità, mica che c’entri Mattarella, neanche ci sfiora il pensiero, ma qualcun altro magari ci sta pensando.La seconda. Carlo Calenda, giustamente preoccupato per la situazione, ha riproposto uno stop alla campagna elettorale per metter mano ad alcuni problemi e poi ripartire. Io penso che le urne andrebbero anticipate - anche per la noia mortale che sta caratterizzando questa campagna elettorale - perché abbiamo bisogno di un governo nel pieno dei suoi poteri dopo elezioni democratiche, finalmente. Il problema è che - come ripetuto alla noia da Giulio Tremonti - occorrerebbe introdurre regole nella finanza internazionale che punta, come noto, a fare «i soldi con i soldi», e ogni occasione è buona. Anche perché c’è un tumore, nella finanza internazionale, che si chiama Cds (Credit default swap) e che sparge metastasi dappertutto, anche nel nostro Paese. Si tratta di una assicurazione che si può acquistare e che riguarda il rischio di fallimento di colui che emette il titolo, ad esempio lo Stato italiano. Proprio di questo ha ripetutamente segnalato il pericolo il sempre più augusto professor Tremonti, ora candidato con Fratelli d’Italia. Più aumenta il rischio, ad esempio dei titoli dell’Italia, più aumenterà il valore di quei maledetti Cds. Capito bene? Che il Financial Times abbia delle informazioni di prima mano al riguardo? Non sarebbe la prima volta.La terza. È probabile che a queste elezioni vinca il centrodestra. Non è che questa manovra ci prepara a un nuovo governo tecnico, vista la situazione che potrebbe venirsi a creare? Mentre scrivevo quest’ultima frase mi sono spuntati dei bubboni dappertutto, tipo vaiolo delle scimmie. Non sarebbe un caso, perché questa sarebbe una democrazia di Neanderthal. Qualche politico che può e soprattutto qualche imprenditore che può - a volte coincidono - dia un segnale cominciando a comprare titoli del debito pubblico per dimostrare che siamo ancora una democrazia che attribuisce valore sacro ai risultati elettorali.
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