2022-03-23
Missili italiani blindano i mondiali di calcio in Qatar
Leonardo e Mbda presentano a Doha le soluzioni per garantire protezione agli stadi e alle strutture sportive anche dai droni.inviato a DohaA novembre il Qatar ospiterà i mondiali di calcio. E sarà anche un modo per riaprire i confini del Paese ai rapporti con i vicini di casa e ampliare i legami con l’Unione europea. Certo, al salone della Difesa di Doha, Dimdex, c’è una grandissima partecipazione di aziende turche che negli ultimi anni hanno lavorato per occupare gli spazi vuoti lasciati da altri Paesi. La presenza dell’Italia non è però secondaria e mira a rafforzare i rapporti già solidi grazie all’importante commessa per la rete di difesa costiera e delle navi di Fincantieri, approfittando anche dell’evento calcistico. Entro il fischio di avvio, Mbda, azienda missilistica europea partecipata al 25% da Leonardo, finalizzerà la consegna dei sistemi basati sul missile Marte necessari per le batterie costiere e destinati anche agli NH 90. I missili saranno montati sui sistemi di difesa costiera che concorreranno alla scelta di mettere in sicurezza gli stadi e tutte le strutture sportive. «Allargando le prospettive oltre il 2022, siamo impegnati anche nella fornitura di aster destinati alle corvette e nello stesso tempo procediamo con le consegne legate ai progetti Eurofighter e Rafale», spiega alla Verità Lorenzo Mariani, amministratore delegato di Mbda Italia e direttore delle vendite e business development del gruppo paneuropeo. «Tornando invece alle occasioni legate ai mondiali, un’altra opportunità per Mbda riguarda il settore della difesa anti drone. L’azienda si propone come fornitore di soluzioni complete per sistemi che vanno dal semplice contrasto via jammer fino alle attività di abbattimento». A conferma delle ottime relazioni tra Mbda e le forze armate del Qatar è stato firmato un accordo a tre fra lo stato maggiore della Marina del Qatar, Mbda e Leonardo. Oggetto dell’accordo concluso dal gruppo guidato da Alessandro Profumo è un centro operativo navale per garantire al Paese il monitoraggio e il pieno controllo di acque territoriali, Zona economica esclusiva, e spazi di mare adiacenti, e per aumentare la cooperazione con le agenzie nazionali preposte alla sicurezza marittima. Le Qenf (Marina locale) avranno pertanto una consapevolezza dello scenario completamente integrato, a supporto del processo decisionale tattico-operativo di tutte le parti interessate e di interventi rapidi lungo l’intera catena di comando. Un passaggio in ogni caso in linea con il rapporto di lunga data di Mbda e di Leonardo con il Qatar. E che si spera possa contenere l’aggressività commerciale dei competitor in tutta l’area. Ampliando lo zoom della cartina va segnalato un importante accordo di joint venture che Mbda ha recentemente siglato in Arabia Saudita con Sami, il braccio operative militare del fondo sovrano del principe Mohamed bin Salman. Per Mbda si aprirà anche la sfida dei progetti comuni Ue. Già lo scorso anno Mariani presentando i conti del 2020 aveva spiegato che «nell’ambito della difesa comune europea, nel medio-lungo periodo l’attenzione è tutta per il programma Twister, progetto Pesco guidato dalla Francia (a cui l’Italia partecipa a pieno titolo) per un sistema di sorveglianza dallo spazio per allerta e intercettazione delle minacce balistiche, in particolare di quelle più sofisticate, cioè le minacce ipersoniche. Un progetto del genere», aveva aggiunto Mariani, «avrebbe bisogno anche della partecipazione del Regno Unito, esigenza che impone di rivedere la possibilità di Londra di accedere alle varie iniziative della difesa Ue, in particolare il fondo Edf». Lo strategic compass diramato l’altra sera dal Consiglio Ue apre senza citarlo al Twister e soprattutto auspica il riavvio delle relazioni con Londra sui progetti di cooperazione europea.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)