2022-04-12
Le mire francesi spingono Cimbri in banca
Carlo Cimbri (Imagoeconomica)
L’ingresso di Crédit Agricole nel Banco Bpm costringe il manager con sede a Bologna a cercare un nuovo polo. Da presidente di Unipol e di UnipolSai potrà muoversi su più fronti, valutare l’intervento pro Tesoro in Mps e il rafforzamento in Pop Sondrio.A novembre 2020, in un’intervista al Sole 24 Ore, l’amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, aveva benedetto le nozze tra Bper (di cui la compagnia bolognese è primo azionista con il 20%) e il Banco Bpm definendo «affascinante» l’idea di un’aggregazione tra le due in quanto avrebbe dato vita a «un gruppo da 300 miliardi di attivi, prevalentemente nel Nord Italia». Quell’idea «affascinante» è stata spenta nella tarda serata del 7 aprile quando il Crédit Agricole ha annunciato l’acquisto del 9,18% dell’istituto di Piazza Meda gettando le fondamenta di un nuovo polo bancario. La mossa dei francesi impone un cambio di strategia alle ambizioni di crescita allo sportello del gruppo di via Stalingrado che fino a qualche mese fa era dato in pole position per diventare il partner bancassicurativo del Banco anche nell’ottica di un’ipotetica fusione con Bper. In un momento particolare per l’amministratore delegato, Carlo Cimbri, che si prepara a un appuntamento importante: l’assemblea dei soci del 28 aprile di Unipol, la holding che controlla il gruppo assicurativo UnipolSai, segnerà il passaggio di testimone tra lo storico numero uno, Pierluigi Stefanini, e lo stesso Cimbri che diventerà presidente di entrambe le società con la benedizione delle coop azioniste.Al momento è davvero difficile immaginare un’incursione di Unipol sul Banco Bpm, anche perché ogni tipo di cambiamento o ingresso dovrà comunque passare anche da una trattativa con i francesi. È vero che Bper deve ancora «digerire» l’acquisto di Carige, ma Cimbri potrebbe decidere di accelerare il passo verso un rafforzamento nel capitale della Pop Sondrio di cui possiede già il 9,5% e che di recente si è trasformata in società per azioni, l’ultima delle popolari a concludere il percorso di riforma (nonché concorrente valtellinese del Creval, comprato dall’Agricole). In ambienti romani si azzarda uno scenario più suggestivo che, in un futuro prossimo, potrebbe delinearsi come risposta alla mossa dei francesi: Cimbri potrebbe farsi avanti per togliere le castagne dal fuoco del Tesoro e aiutarlo a scendere dal Monte dei Paschi aprendo una trattativa di un «perimetro selezionato» degli asset senesi simile a quella, poi saltata, che era stata intavolata nell’autunno del 2021 tra il ministero e Unicredit. Del resto, non sarebbe nemmeno la prima operazione «di sistema» all’attivo per il manager di origini sarde che si è guadagnato un ruolo di primo piano nello scacchiere finanziario prima con il salvataggio di Fonsai (e la benedizione di Mediobanca) e poi, nel 2020, si è schierato al fianco di Intesa Sanpaolo nell’opas su Ubi rilevando 620 filiali che l’Antitrust aveva imposto alla stessa Intesa di cedere per andare avanti con la fusione. L’operazione, costata 644 milioni, ha portato Bper a salire da 2,7 a oltre 4 milioni di clienti serviti e ad allargarsi il proprio network nel Nord Italia. Poi, con l’operazione Carige, la banca modenese si è allargata in due regioni come la Liguria e la Toscana. In quel caso, risolvendo un problema per il Fondo interbancario di tutela dei depositi e per il ministero dell’Economia. Vedremo se si tratta solo di scenari da fantafinanza. Di certo, dal 2016 Unipol ha gradualmente spostato l’attenzione verso il comparto bancario. Cimbri punta a veder crescere il valore dei suoi investimenti ma soprattutto a distribuire le sue polizze in una rete di sportelli bancari sempre più estesa. Lo dimostra anche l’operazione annunciata ieri, ovvero l’ingresso nel mercato del telepedaggio con la sfida lanciata al monopolio del Telepass, proprio nel momento in cui lo storico servizio che permette di superare le barriere autostradali senza perdite di tempo ha inviato una lettera ai suoi abbonati annunciando un sostanzioso aumento delle tariffe. La compagnia bolognese, si legge in una nota, ha infatti lanciato Unipolmove, un device che consentirà di saldare il pedaggio autostradale in forma telematica, sul modello del Telepass, oltre a consentire il pagamento di una serie di servizi legati alla mobilità, come multe, bollo auto, parcheggi, Ztl e rifornimento di carburante. Si allarga quindi l’offerta nel campo della mobilità dove la compagnia è già presente anche nei servizi di assistenza e soccorso stradale, nella manutenzione e riparazione diretta dei danni, nel noleggio a lungo termine e nella compravendita di veicoli usati con una sua piattaforma online. L’obiettivo è quello di arrivare a 2 milioni di clienti in tre anni sfruttando i 10 milioni di clienti, la partnership con Coop e soprattutto il network di banche con cui Unipol ha già accordi di bancassicurazione come Bper, Popolare di Sondrio, presto anche Carige. E un domani, chissà. Dopo esser riuscito a far dimenticare i tempi dell’«Abbiamo una banca!» di fassiniana memoria, Cimbri potrebbe annunciare di avere un polo bancario. A Bologna ricordano ancora la serata del 26 settembre 2009 quando allo stadio di Cesena venne organizzata «One», la più grande adunata societaria d’Italia, un mega evento lanciato per guardare avanti, slegandosi dal collateralismo politico, e cancellare i fantasmi dell’estate 2005. Con Gianna Nannini a chiudere, laser-show e fuochi artificiali. Quanto di più lontano dalle feste dell’Unità, di cui Unipol era il primo sponsor, con il buffet di formaggi e salsine al posto della salamella. E con Cimbri che nei suoi tre minuti di intervento sul palco sottolineò quanto fosse difficile cambiare, «ma dobbiamo farlo, se vogliamo crescere».
Giorgia Meloni al Forum della Guardia Costiera (Ansa)
«Il lavoro della Guardia Costiera consiste anche nel combattere le molteplici forme di illegalità in campo marittimo, a partire da quelle che si ramificano su base internazionale e si stanno caratterizzando come fenomeni globali. Uno di questi è il traffico di migranti, attività criminale tra le più redditizie al mondo che rapporti Onu certificano aver eguagliato per volume di affari il traffico di droga dopo aver superato il traffico di armi. Una intollerabile forma moderna di schiavitù che nel 2024 ha condotto alla morte oltre 9000 persone sulle rotte migratorie e il governo intende combattere. Di fronte a questo fenomeno possiamo rassegnarci o agire, e noi abbiamo scelto di agire e serve il coraggio di trovare insieme soluzioni innovative». Ha dichiarato la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni durante l'intervento al Forum della Guardia Costiera 2025 al centro congresso la Nuvola a Roma.
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