Nelle ultime 24 ore sbarcate tra Sicilia, Calabria e Sardegna oltre 260 persone. A Lampedusa è crisi La penuria di controlli incentiva l’esodo: fanno rotta qui da sempre più nazioni diverse fra Asia e Africa.
Nelle ultime 24 ore sbarcate tra Sicilia, Calabria e Sardegna oltre 260 persone. A Lampedusa è crisi La penuria di controlli incentiva l’esodo: fanno rotta qui da sempre più nazioni diverse fra Asia e Africa.Calabria, Sicilia e Sardegna sono già sotto attacco: nove barconi sono riusciti a filtrare i controlli radar e nelle ultime 48 ore hanno raggiunto le coste con a bordo 267 persone, riprendendo a ingolfare i centri di prima accoglienza che le Prefetture, abbandonate dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, riescono ormai ad alleggerire con estrema difficoltà. Gli scafisti della rotta turca sono partiti in quarta nel 2022, consegnando nella notte di lunedì a Roccella Jonica, in Calabria, 104 passeggeri che hanno viaggiato ammassati su una barca a vela di 15 metri. Dopo aver chiuso il 2021 con un record, quasi 7.000 stranieri scaricati sulle coste calabresi (nei giorni 24, 25 e 26 dicembre si sono concentrati più di mille arrivi su nove barche tra velieri, barconi e pescherecci), il nuovo anno si apre in grande spolvero per i trafficanti di esseri umani, che dopo la caduta di Kabul, con gli afghani che si sono riversati in Turchia, hanno ripreso a fare affari a gonfie vele. I 104 finiranno nel tendone della Croce rossa tirato su in tutta fretta durante l’emergenza dello scorso anno, che dovrebbe essere usato solo per l’identificazione e i controlli sanitari ma che spesso diventa un dormitorio, prima che le autorità riescano a trovare una nave quarantena disponibile o qualche posto nel Cara di Isola di Capo Rizzuto (strapieno dopo gli approdi di fine anno). Sono quasi tutti di nazionalità afghana. Ma ci sono anche pachistani, iracheni e siriani. Il carico comprende sei donne, quattro neonati con meno di sei mesi di vita, alcuni nuclei familiari e numerosi minori non accompagnati. Li ha intercettati la Guardia di finanza di Vibo Valentia mentre veleggiavano a luci spente a largo della costa, a dieci miglia da Brancaleone, sperando di approdare in un punto isolato. E, aspetto particolarmente allarmante, al momento del controllo, non c’era nessuno al timone. Poteva facilmente trasformarsi in una tragedia. L’imbarcazione è stata scortata nel piccolo porto della cittadina della Locride, dove si è proceduto alle operazioni di prima assistenza e di identificazione, oltre che all’esecuzione dei tamponi per individuare eventuali casi di positività al Covid 19. I passeggeri hanno riferito di avere preso il largo a bordo dell’imbarcazione salpata da un porto della Turchia il 28 dicembre. Sono arrivati in Italia dopo una settimana di navigazione.Ma anche per la Sicilia non c’è tregua: due barchini con a bordo complessivamente 78 passeggeri sono stati intercettati all’alba di ieri al largo di Lampedusa dalla Guardia costiera. A bordo del primo, rintracciato a circa 22 miglia dall’isolotto di Lampione, c’erano cinque tunisini. I migranti sono stati trasbordati e l’imbarcazione lasciata in mare. Verso le 5, invece, al molo Favaloro è giunta la motovedetta Cp 324 con a bordo 73 persone di varie nazionalità (Bangladesh, Egitto ed Eritrea), tra i quali una donna e otto minori, rintracciati a una ventina di miglia dall’isola su una barca alla deriva. Per tutti, dopo un primo triage sanitario, è stato disposto il trasferimento nell’hotspot di contrada Imbriacola. Nella notte, invece, erano arrivati altri due barchini, con un totale di 30 persone bordo, soccorsi al largo di Lampedusa dalle motovedette della Guardia di finanza. Sul primo, agganciato a 17 miglia, c’erano 26 subsahariani, fra cui nove donne e tre minori; sul secondo, bloccato a 13 miglia e mezzo dalla costa, c’erano invece quattro tunisini. E con gli ultimi sbarchi, nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono già 174 ospiti. La Sardegna, meta preferita dagli algerini, conta, invece, cinque approdi, tutti sulle coste a sud dell’isola. L’ultimo è avvenuto nella notte di lunedì (12 uomini e una donna) nella zona di Monte Cogoni a Domus de Maria. Recuperati da polizia e carabinieri, sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza di Monastir, dove rimarranno in quarantena. Gli altri sbarchi risalgono alla notte tra l’1 e il 2, ma se ne è avuta notizia solo ieri. In 42 totali sono approdati sulla spiaggia di Porto Pino, nel Comune di Sant’Anna Arresi, e a Sant’Antioco. Uno dei barchini è stato invece bloccato da una motovedetta della Guardia di finanza mentre era ancora a largo. Mentre una piattaforma petrolifera della Shell, la Miskar, ha tirato a bordo nella zona Sar maltese (a 120 chilometri circa dalle coste tunisine) una settantina di persone che viaggiavano su un barcone e che con molta probabilità erano diretti in Italia. Secondo la stampa della Valletta, il governo maltese, ritenendo che le autorità tunisine e tedesche siano responsabili della piattaforma che si trova nelle sue acque, ha negato i soccorsi. In un comunicato, Shell Tunisia ha confermato che un numero imprecisato di persone ha avuto accesso alla sua piattaforma offshore: «È stata fornita assistenza ai migranti, che hanno ricevuto acqua, cibo e indumenti asciutti». La compagnia ha informato subito le autorità tunisine. Tant’è che poche ore dopo i passeggeri sono stati trasferiti su una nave della marina tunisina che li riporterà in patria. «Nuovo anno, vecchi problemi irrisolti. Tra questi quello dell’immigrazione clandestina», ha commentato ieri Maria Tripodi, capogruppo di Forza Italia in commissione Difesa a Montecitorio, augurandosi che «il 2022 sia finalmente l’anno della svolta». Secondo Tripodi, «l’Ue dovrebbe svegliarsi e imprimere una forte accelerata agli accordi per mitigare il dramma delle traversate del Mediterraneo così da evitare nuove morti innocenti». Il Viminale batta un colpo.
Sigfrido Ranucci (Ansa)
Ennesimo scontro tra la trasmissione Rai e l’Autorità, che dice: «Inchiesta errata sugli Smart glasses, il servizio non vada in onda». La replica: «È danno erariale».
Non si ferma lo scontro tra Report, la trasmissione di Rai 3 condotta da Sigfrido Ranucci e il Garante della privacy. Anche questa settimana, alla vigilia della puntata di stasera, l’Autorità di controllo ha chiesto alla Rai lo stop alla messa in onda di un servizio sulle attività del Garante. Report ha infatti pubblicato sui social una clip con l’anticipazione di un’inchiesta sull’istruttoria portata avanti dal Garante della privacy nei confronti di Meta, relativa agli Smart glass, gli occhiali da sole che incorporano due obiettivi in grado di scattare foto e registrare filmati. Il servizio di Report punta il dito su un incontro, risalente a ottobre 2024, tra il componente del collegio dell’Autorità Agostino Ghiglia e il responsabile istituzionale di Meta in Italia, «prima della decisione del Garante su una multa da 44 milioni».
Diego Moretti (Ansa)
I dem che hanno sempre criticato l’ex sindaco Anna Maria Cisint firmano una mozione sul lavoro nei cantieri navali. Ora vogliono superare il modello di immigrazione a basso costo.
«Nella sua campagna permanente contro gli stranieri che a Monfalcone regolarmente lavorano, la Cisint aggiunge un nuovo tema: ora mette in discussione anche le rimesse economiche, annunciando misure per vietarle o limitarle. Una delle tante dichiarazioni che si aggiungono a quelle del passato, sicuramente buone per costruire narrazioni false e per alimentare odio nei confronti dello straniero».
Elly Schlein (Ansa)
La leader Pd dice che la manovra «favorisce solo i ricchi», come se avere un reddito da 50.000 euro lordi l’anno fosse da nababbi. In realtà sono fra i pochi che pagano tasse dato che un contribuente su due versa zero Irpef. Maurizio Landini & C. insistono con la patrimoniale. Giorgia Meloni: «Con me mai». Pure Giuseppe Conte non ci sta.
Di 50.000 euro lordi l’anno quanti ne finiscono in tasca a un italiano al netto di tasse e contributi? Per rispondere è necessario sapere se il contribuente ha moglie e figli a carico, in quale regione viva (per calcolare l’addizionale Irpef), se sia un dipendente o un lavoratore autonomo. Insomma, ci sono molte variabili da tener presente. Ma per fare un calcolo indicativo, computando i contributi Inps al 9,9 per cento, l’imposta sui redditi delle persone fisiche secondo i vari scaglioni di reddito (al 23 per cento fino a 28.000 euro, al 35 per la restante parte di retribuzione), possiamo stimare un netto di circa 35.000 euro, che spalmato su tre dici mensilità dà un risultato di circa 2.600 euro e forse anche meno. Rice vendo un assegno appena superiore ai 2.500 euro al mese si può essere iscritti d’ufficio alla categoria dei ricchi? Secondo Elly Schlein e compagni sì.
Elly Schlein e Vincenzo De Luca (Ansa)
Dopo aver sfidato lo «sceriffo di Salerno» il segretario dem si rimangia tutto. E per Roberto Fico conta sui voti portati dal governatore, che impone ricompense per il figlio. Sulla partita veneta, Ignazio La Russa apre a Luca Zaia nel governo.
«Vinciamo»: il coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, Fulvio Martusciello, capodelegazione azzurro al Parlamento europeo, lo dice alla Verità e sembra convinto. L’ennesima manifestazione elettorale di Fi al centro di Napoli è un successo clamoroso: centinaia di persone, il ritratto di Silvio Berlusconi troneggia nella sala. Allora crede ai sondaggi più ottimisti? «No», aggiunge Martusciello, «credo a quello che vedo. Siamo riusciti a entrare in tutte le case, abbiamo inventato il coordinatore di citofono, che si occupa di curare non più di due condomini. Parcellizzando la campagna, riusciremo a mandare a casa una sinistra mai così disastrata». Alla remuntada in Campania credono tutti: da Giorgia Meloni in giù. Il candidato presidente del centrodestra, Edmondo Cirielli, sente aria di sorpasso e spinge sull’acceleratore.






