2024-06-02
Meloni sfida Schlein: «Io antidemocratica? Risponda al Pse»
Il premier a Roma: «La sinistra dà alibi agli estremisti. È finita l’ora dei Giuseppi». Poi lancia le visite mediche nel weekend.governo e pro Palestina organizzato da Potere al popolo. Uno dei primi messaggi del premier è per gli alleati. «Un abbraccio ad Antonio Tajani e a Matteo Salvini». Meloni sottolinea la forza di «un governo con un programma ambizioso da portare avanti in un orizzonte di legislatura», ovvero rappresentanza, solidità, visione, stabilità per gli italiani «cominciando a riformare questa nazione». Tanto orgoglio per un esecutivo «legittimato dal voto popolare» il 25 settembre 2022. Eppure la sinistra continua a dipingerla come un «mostro» e «non fanno che ripetere che bisogna mettere un argine alla destra, che siamo lupi travestiti da agnelli». La folla applaude, scandisce «Giorgia», che ringrazia per «l’entusiasmo, il vostro ottimismo, il vostro amore. Questa piazza racconta la differenza che esiste tra noi e la rabbia, la cattiveria dei nostri avversari più livorosi. Promettetemi che non diventeremo mai come loro, che saremo come siamo ora, che il nostro motore sarà sempre l’amore e non l’odio, lavorare per qualche cosa e non contro qualcuno, costruire e non distruggere». L’accusa è chiara: «La sinistra con il suo odio fornisce un alibi agli estremisti». E proprio sulla criminalizzazione dell’avversario Meloni lancia la sfida al capo del Pd, Elly Schlein: «Condivide o no le parole di Nicolas Schmit, candidato dei Socialisti, secondo cui io non sarei democratica? Non scappi ancora una volta». La risposta arriva dalla piazza dem di Milano: «Sto leggendo delle cose, faccio fatica a capire che lingua sta parlando Meloni, che film sta vedendo. Vede un altro Paese. Lei non si rende conto che in un anno e mezzo che governa sta cancellando la libertà delle persone».Il presidente del Consiglio però tira dritto e insiste sul non disertare le urne: «Se voi dite che i politici sono tutti uguali, deresponsabilizzate la politica», mentre «bisogna spiegare a tutti quanto sia maledettamente importante questo voto europeo». Siamo a un «punto di svolta» perché le Europee saranno «un referendum fra due visioni opposte. Da una parte un’Europa ideologica, centralista, nichilista, sempre più tecnocratica. Dall’altra la nostra Europa, coraggiosa, fiera, che non dimentica le sue radici». La sfida è enorme perché «le forze della conservazione, quelle che per decenni hanno bivaccato sulla pelle degli italiani si stanno organizzando e faranno di tutto per impedircelo. Però non importa, noi siamo dalla parte giusta della storia».Infine, il capo di Fdi lancia una proposta per ridurre velocemente le liste d’attesa della sanità: «Faremo un provvedimento per costruire un meccanismo nazionale di monitoraggioa. Ci saranno soluzioni per effettuare visite e prestazioni sanitarie anche il sabato e la domenica».
Nucleare sì, nucleare no? Ne parliamo con Giovanni Brussato, ingegnere esperto di energia e materiali critici che ci spiega come il nucleare risolverebbe tutti i problemi dell'approvvigionamento energetico. Ma adesso serve la volontà politica per ripartire.