Presidente Meloni, rischiamo un nuovo sterminio

Presidente Meloni, rischiamo un nuovo sterminio
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Gentilissimo presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rappresento una comunità di cittadine italiane, mamme e donne, di origine armena.

La nostra storia di sradicamento è sempre stata accompagnata da dignità, speranza e coraggio. Questo lo dobbiamo alle nostre madri, alle nostre nonne, alle nostre famiglie. Noi donne armene siamo depositarie delle antiche e preziose tradizioni del nostro popolo e viviamo con grande orgoglio la nostra eredità culturale, in un Paese pacifico in cui ci sentiamo perfettamente integrate.

Da due mesi centinaia di attivisti azeri stanno bloccando il corridoio di Latchin, l’unica arteria che mette in comunicazione l’Artsakh/Nagorno Karabakh con l’Armenia e, attraverso di essa, con l’Europa e con la comunità internazionale, impedendo il transito di persone, mezzi, viveri e medicinali. Oltre 120.000 armeni dell’Artsakh/Nagorno Karabakh, da più di due mesi sono isolati dal resto del mondo. Negozi vuoti, prodotti e medicinali mancanti, persone senza lavoro, scuole chiuse, ospedali in seria difficoltà, malati in terapia intensiva che non possono essere trasportati: è in corso una vera e propria crisi umanitaria denunciata anche dall’Onu; è in atto l’ennesimo progetto genocidario contro il popolo armeno.

Non vogliamo scriverle sull’ingiustizia di questa «guerra strisciante», quale è stata definita dalle madri dell’Artsakh/Nagorno Karabakh nella lettera a Ursula von der Leyen, perché siamo certe che al di là delle valutazioni di equilibrio internazionale e dei differenti ruoli che ognuna di noi ricopre, tutte noi inorridiamo davanti alle sofferenze imposte ai nostri figli. È dilaniante dover leggere: «ci aiuti siamo disperate», «i nostri figli sono rimasti senza cibo, calore, cure mediche e senza la possibilità di studiare», e ancora, «non permetteremo che i nostri figli muoiano in silenzio». Stiamo parlando di 30.000 bambini, presidente.

Facciamo appello al suo coraggio, alla sua determinazione, alla sua volontà di difendere la voce delle donne e alla sua capacità di mediazione politica perché vengano fermati questi folli crimini contro l’umanità: non si possono distruggere la speranza e l’innocenza dei bambini. Nessuno deve rimanere inerte.

L’Italia è un partner strategico fondamentale per l’Azerbaigian e dunque ha sicuramente i mezzi per farsi ascoltare in modo da indurre la cessazione di questo isolamento che sta letteralmente spegnendo le vite di 120.000 civili.

Le chiediamo di ascoltare l’appello di noi madri e donne armene, sapienti custodi delle preziose radici del nostro popolo, e di intervenire per impedire il perdurare di questa situazione insostenibile. Non sappiamo quanto i bambini, le donne e gli anziani dell’Artsakh/Nagorno Karabakh possano ancora resistere nella drammatica situazione determinata da questo blocco.

Grazie presidente e buon lavoro.

Gayané Khodaveerdi

Presidente Agbu Milan
(Armenian general benevolent union)

Segreti - I fiumi oscuri della Storia | Le evoluzioni e gli sviluppi della gnosi - Ep. 10

Il podcast ospita Marcello De Martino, studioso del linguaggio, della storia e dell'esoterismo, per una discussione che attraversa le epoche, collegando la sapienza esoterica antica con le tradizioni occidentali e orientali. Si parte dalla curatela di De Martino del libro di Jocelyn Godwin sull'Illuminismo dei teosofi, per poi esplorare le origini dell'agnosticismo e il suo impatto sulla cabala ebraica secondo Sholem. Il viaggio prosegue con i cabalisti cristiani dell'umanesimo italiano, come Pico della Mirandola e Ficino, fino ad arrivare a figure chiave della Riforma e dell'Illuminismo, come Erasmo da Rotterdam e Newton.

Il podcast illumina il lato meno noto di Newton, mostrando come il padre della scienza moderna fosse anche profondamente immerso nello studio dell'alchimia e della profezia biblica, una dualità che ha stuzzicato l'interesse di Keynes. Si approfondisce il ruolo dell'esoterismo nel pensiero rivoluzionario, toccando figure come Marx, Bakunin e Garibaldi, e la sua influenza sulle rivoluzioni settecentesche e sul socialismo.

La figura di Helena Petrovna Blavatsky viene posta al centro del dibattito per la sua fondazione della Società Teosofica, che ha catalizzato l'interesse occidentale per la sapienza orientale, nonostante le critiche sulla sua autenticità e le accuse di truffa. Il podcast tratta anche la controversa promozione di Krishnamurti come un nuovo messia e la scissione di Rudolf Steiner, che ha portato alla nascita dell'antroposofia.

Concludendo, si sottolinea come la teosofia abbia aperto le porte a un rinnovato interesse per l'esoterismo che persiste fino ai nostri giorni, preparando il terreno per future esplorazioni nel mondo dell'occulto e dell'esoterico moderno.

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