2025-09-08
Maxi raid russo su Kiev. Ma per il commissario Ue la guerra è un videogioco
Il capo della Difesa Kubilius parla di uomini nella sala operativa che bevono bibite. E Mosca bombarda il palazzo del governo.Nella «sala operativa» i soldati ucraini «prendono di mira i carri russi su uno schermo e colpiscono», indossando «il berretto da baseball» e con «una bibita» in mano. A descrivere in questi termini la situazione dei militari di Kiev, come se arruolarsi significasse giocare a un videogioco anziché prepararsi a morire, è uno degli uomini di Bruxelles. Intervistato dal Corriere, il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, nell’ambito della cooperazione tra Ue e Kiev - dove la prima fornisce supporto industriale e la seconda condivide quanto appreso in guerra - ha rilasciato dichiarazioni tanto ciniche quanto scollate dalla realtà. Nella «sala operativa, a centinaia di chilometri dalle retrovie», ha detto, «non ci sono militari come uno se li immagina» e addirittura chi riesce a colpire i target russi viene «premiato con un sistema a punti». Tra bibite e premi, descrive il siparietto senza ricordare quanti soldati ucraini siano morti sul campo. Chissà che magari non abbia visto il video pubblicato dal governo di Volodymyr Zelensky a febbraio per invitare i giovani tra i 18 e i 24 anni ad andare al fronte, visto che la narrativa è la stessa: con le immagini di guerra simili a un videogame si promettevano premi e benefit.Intanto, continuano i massicci raid russi: 810 droni e 13 missili sono piombati sull’Ucraina, uccidendo almeno quattro persone tra cui un bimbo di due mesi. Tra gli obiettivi Kharkiv, Dnipro, Odessa, Zaporizhzhia e soprattutto Kiev. Nella capitale ucraina sono stati danneggiati almeno 12 edifici residenziali e cinque scuole. E per la prima volta dall’inizio della guerra è stata colpita la sede del governo ucraino. A mostrare il palazzo danneggiato è stato il premier dell’Ucraina, Yulia Svyrydenko, che ha condiviso un selfie con alle spalle le macerie: «Per la prima volta dall’inizio dell’invasione su larga scala, i russi hanno colpito l’edificio del Consiglio dei ministri, dove lavora tutto il nostro team». Poco dopo il raid, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo ha spiegato che i due hanno «coordinato gli sforzi diplomatici» e ha aggiunto che Parigi e Kiev stanno «preparando nuove misure per rafforzare la difesa». E per Bruxelles e i leader europei, uniti nel condannare Mosca, si tratta di un’escalation. «La Russia sembra più interessata ad aumentare la ferocia dei suoi attacchi contro l’Ucraina che a un percorso negoziale per la conclusione delle ostilità», ha reso noto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Sulla stessa linea il premier britannico, Keir Starmer: «Vladimir Putin crede di poter agire impunemente». Agli Stati Uniti si è invece rivolto il primo ministro polacco, Donald Tusk, sostenendo che «i tentativi di appeasement non hanno senso» e quindi Washington e l’Europa «devono unirsi per costringere la Russia ad accettare un cessate il fuoco immediato». I vertici dell’Ue, dal presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, al presidente del Consiglio europeo, António Costa, all’Alto rappresentante, Kaja Kallas, hanno ribadito che servono «ulteriori sanzioni» visto che Putin vuole proseguire la guerra e si fa «beffe della diplomazia». E sulle sanzioni contro Mosca è al lavoro Washington: il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, a ha dichiarato a Nbc news: «Siamo pronti ad aumentare la pressione sulla Russia, ma abbiamo bisogno che i nostri partner europei ci seguano», specificando che se Washington e Bruxelles «impongono più sanzioni secondarie» allora «l’economia russa collasserà e questo porterà Putin al tavolo delle trattative». Lo stesso Donald Trump ha comunicato ieri di essere pronto «a una seconda fase» di sanzioni contro Mosca.
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