2025-09-08
Giorgetti: «Manovra, basta sacrifici. Ma pesa l’incognita della Difesa»
Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Il ministro: «Sulla finanziaria d’estate sento idee fantasiose come nel calciomercato».Anche quest’anno, come di consueto, sul palco di Cernobbio si è parlato molto di manovra. Molti esponenti dell’esecutivo al Forum Ambrosetti hanno infatti colto l’occasione per illustrare misure da inserire nella legge di bilancio in arrivo. Proposte che Giancarlo Giorgetti ha paragonato al calciomercato di agosto. «Lo dico in termini ironici», ha spiegato aggiungendo che «naturalmente durante l’estate, come sempre avviene, ci sono una serie di fuochi di artificio» su proposte «più o meno interessanti, alcune sicuramente stimolanti, alcune fantasiose, alcune con una certa verosimiglianza, però di tutte queste proposte il ministro responsabile del bilancio sa molto poco o nulla». Per il capo del Mef si dovrebbe «parlare quando c’è un quadro di insieme». Agli imprenditori riuniti per il Forum Teha Giorgetti spiega che i dettagli ancora non ci sono ma che bisognerà ponderare quanto impatterà sui conti pubblici l’aumento della spesa per la Difesa. «Un fatto nuovo che, come per tutti gli altri Paesi europei, implica una diversa proiezione sui conti pubblici e questo è un elemento che dobbiamo valutare, su cui dobbiamo confrontarci; speriamo che questo non comprometta i nostri obiettivi che ci siamo fissati in termini di politica economica e politiche in senso lato» commenta aggiungendo: «Ho osservato dall’inizio e continuo a insistere che a questo, un dovere assunto dal governo in sede internazionale, deve anche affiancarsi uno sforzo significativo rispetto alla industria della Difesa nazionale, chiamata a fare uno sforzo quasi improvviso ma titanico per poter partecipare a questa fase, altrimenti il tutto si traduce unicamente in un aggravio per la finanza pubblica senza nemmeno un ritorno di produzione industriale in Italia e di occupati in Italia». Quindi: «Questo è un altro elemento su cui abbiamo sollecitato anche le società partecipate, da parte dello Stato, in termini di impegni». Insomma, il ragionamento è chiaro, l’aumento della spesa per la difesa deve essere un’opportunità, non un peso. Giorgetti sa anche essere rassicurante quando promette che non ci saranno sacrifici né manovre correttive. Assicura che i conti pubblici sono in ordine e la crescita sarà con ogni probabilità in linea con le stime che la indicano quest’anno allo 0,6%. Proprio per questo la prossima legge di bilancio non porterà con sé alcuna nuova stretta. L’approccio «serio e responsabile» scelto dal Mef sta dando i suoi frutti e, considerandone i risultati in termini di apprezzamento sui mercati ma anche di consenso politico, continuerà sulla stessa linea anche in futuro. Perché l'Italia riceve «la fiducia dei mercati e dei sondaggi, anche se non sono malato di sondaggi, indicatori che ci dicono che questa ricetta e questo tipo di approccio sia quello corretto». Sulle famiglie spiega: «Noi abbiamo fatto una pianificazione pluriennale che prevedeva lo spazio per intervenire in modo significativo sul fronte fiscale per le famiglie ulteriormente. Stiamo lavorando seriamente per rendere compatibile questo percorso con gli impegni in termini di spesa». Infine, parla anche di commercio. «Il problema più serio, strutturale, enorme è il deficit commerciale con la Cina e con i Paesi asiatici, sempre più pronunciati, addirittura dopo l’introduzione dei dazi ancora più pronunciati, e il problema della over capacity cinese e del fatto che in un contesto di competizione globale alcuni si possono permettere di produrre in perdita e a dei prezzi non remunerativi». Ieri al Forum è intervenuto anche il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini che ha illustrato il piano infrastrutturale del suo ministero, parlando soprattutto del ponte di Messina. Poi ha rilanciato il tema della tassa sugli extraprofitti delle banche: «Se una piccola parte dei 46,5 miliardi di utili che derivano da garanzie statali ritornerà nel circuito di famiglie e imprese, penso che le stesse banche non potranno che esserne orgogliose», ha detto.
Il presidente e ad di Philip Morris Italia Pasquale Frega a Cernobbio (Ansa)
Il presidente e ad di Philip Morris Italia dal Forum Teha di Cernobbio: «La leva competitiva è cruciale per l'Italia e l'Europa».