2025-09-11
Mattarella evoca il 1914: «Vicini al baratro»
Donald Trump stizzito: «Perché Mosca viola i cieli?». Mark Rutte: «Atto sconsiderato». Stavolta Robert Fico e Viktor Orbán si allineano.Lo sconfinamento di alcuni droni nello spazio aereo della Polonia ha messo in allarme tutti gli Stati membri della Nato. Le indagini per appurare l’esatto svolgimento dei fatti sono ancora in corso e, per il momento, Mosca ha negato che gli aeromobili senza pilota siano stati lanciati dalle sue forze armate: «Non c’erano obiettivi pianificati in Polonia», ha scritto in una nota il ministero della Difesa russo, che si è poi detto «pronto ad avviare consultazioni con il ministero della Difesa polacco». Eppure, il governo di Varsavia ha subito invocato l’articolo 4 dell’Alleanza atlantica, puntando il dito proprio contro il Cremlino. E lo ha fatto con parole molto dure: la prospettiva di un grande conflitto militare, ha detto Donald Tusk, è «più vicina che in qualsiasi altro momento dalla seconda guerra mondiale». Il primo ministro polacco ha poi spiegato: «Non c’è motivo di affermare che siamo in uno stato di guerra, ma la situazione è significativamente più pericolosa di tutte le precedenti».Ad accusare la Russia è stato anche Volodymyr Zelensky: «Prove sempre più numerose indicano che questo movimento e questa direzione di attacco non sono stati casuali», ha dichiarato il presidente ucraino. A definire «deliberato» lo sconfinamento dei droni è stato anche Boris Pistorius, il ministro della Difesa tedesco, che ha parlato di «continue provocazioni da parte delle forze armate russe nello spazio aereo baltico, nel Mar Baltico e anche nell’Europa centrale, attraverso attacchi ibridi o voli di droni».Da parte sua, Donald Trump ha avuto un contatto telefonico con il presidente polacco, Karol Nawrocki (esponente di Diritto e giustizia, il partito rivale di Tusk), per poi limitarsi a scrivere un commento piuttosto criptico sul suo social Truth: «Perché la Russia viola lo spazio aereo polacco con i droni? Eccoci qui!». Pur in assenza di dichiarazioni più esaurienti da parte di Trump, Washington ha comunque fatto sentire la sua voce: «Siamo al fianco degli alleati Nato di fronte a queste violazioni dello spazio aereo e difenderemo ogni centimetro del nostro territorio», ha scritto su X l’ambasciatore degli Stati Uniti alla Nato, Matthew G. Whitaker. Già prima di lui, aveva usato le stesse parole il segretario dell’Alleanza atlantica, l’olandese Mark Rutte: «È in corso un’analisi per fare piena luce sull’accaduto, ma quel che è chiaro è che questa violazione non è un incidente isolato». Del resto, «che sia un atto intenzionale o meno, si tratta di un’azione sconsiderata». Insomma, ha proseguito Rutte, «il mio messaggio a Putin è chiaro: fermi la guerra in Ucraina, fermi l’escalation bellica e smetta di violare lo spazio aereo alleato. Inoltre, sappia che siamo pronti, siamo vigili e difenderemo ogni centimetro del territorio della Nato».L’incidente, in ogni caso, ha messo in agitazione tutte le nazioni europee, i cui rappresentanti hanno risposto all’unisono con messaggi di condanna. Keir Starmer, per esempio, si è detto «profondamente preoccupato» per l’ingresso dei droni nello spazio aereo polacco: «Questo è un atto estremamente pericoloso della Russia, che ci ricorda solo il palese disprezzo di Vladimir Putin per la pace», ha dichiarato il primo ministro britannico. Parole simili sono state pronunciate da Pedro Sánchez, che ha definito «inaccettabile» l’accaduto. Varsavia, ha aggiunto il presidente del governo di Madrid, «potrà contare sulla Spagna nella difesa della nostra pace e sicurezza comuni».Anche da Roma sono giunte parole molto nette. Giorgia Meloni ha espresso «piena solidarietà alla Polonia per la grave e inaccettabile violazione da parte russa dello spazio aereo polacco e dell’Alleanza atlantica. L’Italia continuerà a lavorare per garantire la sicurezza europea, a partire da quella ucraina, e per il raggiungimento di una pace giusta e duratura». Concetti ribaditi con forza da Antonio Tajani e Guido Crosetto. Se il ministro degli Esteri ha parlato di «un fatto gravissimo e inaccettabile, un’offesa alla sicurezza dell’intera area euro-atlantica», il titolare della Difesa - al termine della riunione dei ministri del formato E5 a Londra - ha riaffermato «la determinazione comune a sostenere l’Ucraina, il cui futuro è parte della sicurezza europea».Sergio Mattarella, invece, ha messo tutti in guardia da una possibile escalation, evocando esplicitamente l’«estate dell’irresponsabilità», quella del luglio 1914, «in cui nessuno voleva forse la guerra, ma alla guerra mondiale si arrivò». Il mondo, per il presidente della Repubblica, si trova «su un crinale pericoloso», per cui «anche senza volerlo si può scivolare in un baratro di violenza incontrollabile».Particolarmente significativa è stata la presa di posizione di Viktor Orbán e Robert Fico, ossia due statisti europei spesso accusati di essere troppo morbidi con Mosca: «La violazione dell’integrità territoriale della Polonia è inaccettabile», ha scritto su X il primo ministro ungherese. «L’incidente», ha aggiunto, «dimostra che la nostra politica di richiesta di pace nella guerra tra Russia e Ucraina è ragionevole e razionale. Vivere all’ombra di una guerra è pieno di rischi e pericoli. È ora di fermarla». In tal senso, ha concluso Orbán, «sosteniamo gli sforzi del presidente Trump per raggiungere la pace». Anche per Fico «la violazione dello spazio aereo della Polonia, nostro vicino e partner nell’Ue e nella Nato, è un incidente grave che può avere conseguenze di vasta portata». Pertanto, ha specificato il primo ministro slovacco, «è di vitale importanza stabilire in modo obiettivo se si sia trattato di un atto intenzionale o di un incidente, e sotto il controllo di chi siano stati utilizzati i droni».
Ursula von der Leyen (Ansa)
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