2025-04-16
Mattarella a gamba tesa per le coppie gay
Il capo dello Stato firma la «legge Morandi» sui risarcimenti ai parenti dei morti nei disastri, ma chiede di sanare la «inaccettabile discriminazione» di figli e coniugi all’interno delle unioni civili. È la terza volta su quattro che interviene mentre è premier la Meloni.«Più volte ho promulgato leggi che non condivido»: Sergio Mattarella lo raccontò a uno studente poco più di un anno fa, definendosi «un arbitro, al di fuori della contesa politica». Ieri, l’arbitro ha estratto il cartellino giallo. Ha firmato, sì, la norma che introduce «Benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale»: è la cosiddetta legge Morandi, approvata definitivamente all’unanimità in commissione Ambiente a Montecitorio, lo scorso 20 marzo, allo scopo di indennizzare i parenti dei defunti nel crollo del ponte genovese. Il capo dello Stato, però, ha indirizzato una lettera ai presidenti delle due Camere, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per chiedere che siano sanati quelli che considera profili d’incostituzionalità del provvedimento.L’inquilino del Quirinale è intervenuto a difesa delle prerogative dei conviventi di fatto , delle coppie omosessuali unite civilmente e dei loro figli, chiarendo che il testo della legge «va necessariamente interpretato nel senso che beneficiari dell’elargizione devono intendersi tutti i figli di ciascuna vittima, ivi inclusi quelli da rapporti di convivenza o di unioni civili. In caso contrario, si opererebbe un’inaccettabile discriminazione tra i figli delle vittime sulla base dello stato civile dei genitori, in aperto contrasto con l’articolo 3 della Costituzione». Non si possono fare preferenze tra rampolli, compresi quelli magari nati dalla surrogata, che ovviamente non hanno colpe per il modo in cui sono stati concepiti. Al presidente della Repubblica è bastato citare la giurisprudenza costituzionale dei «nuovi diritti»: la frittata era fatta e a prepararla è stata, negli anni, la Consulta. Il Colle ha definito «discriminatoria» anche la «collocazione» dell’«ordine di priorità per l’attribuzione dell’elargizione»: al primo posto il coniuge, al secondo i figli e solo al terzo «la persona stabilmente convivente o l’altra parte dell’unione civile». Al contrario, si legge nella missiva, le sentenze della Corte hanno «costantemente riconosciuto» a quelle aggregazioni «le stesse prerogative patrimoniali e partecipative del coniuge». La norma sugli indennizzi «equipara al coniuge il convivente stabile nel solo caso in cui vi siano figli minori nati dal rapporto di convivenza», mentre la dottrina «ne esige l’equiparazione anche in assenza di figli minori. Priva di ragionevolezza è inoltre la mancata equiparazione al coniuge anche della parte dell’unione civile al quale l’ordinamento riconosce, del resto, una maggiore tutela rispetto al convivente stabile».L’assenza di una disciplina chiara, in passato, ha prodotto sperequazioni sconcertanti. Ad esempio, ad Adele Parrillo, compagna di Stefano Rolla, regista caduto nell’attentato del 2003 a Nassiriya, dove si trovava perché voleva girare un film in Iraq, fu rifiutato il risarcimento fino al 2013, quando arrivò un verdetto del tribunale di Roma. E nel 2010 scoppiò lo scandalo dell’indennizzo negato ad Alessandra Biancalana, convivente non sposata di un fornaio vittima dell’incidente ferroviario di Viareggio, il 29 giugno 2009. Con lui, Antonio Farnocchia, aveva avuto persino una figlia. Non risulta che Carlo Azeglio Ciampi o Giorgio Napolitano abbiano mai speso parole forti quanto quelle rivolte ieri da Mattarella ai vertici del governo e del Parlamento.I rilievi del capo dello Stato non si limitano alla questione delle coppie di fatto o omosessuali. Egli ha contestato innanzitutto la limitazione dei benefici introdotti dalla legge ai casi riguardanti «cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale», sia per la difficoltà di qualificare così un’arteria viaria, sia perché «abbiamo purtroppo registrato, in passato, vittime causate da eventi relativi a strutture di altra natura, in particolare il cedimento di scuole», come a San Giuliano di Puglia, con il terremoto del 2002. «Non si comprende», ha scritto allora Mattarella, «perché non venga preso in considerazione ogni altro malaugurato evento analogo: basta pensare a ospedali, a strutture in cui si svolgono eventi sportivi o spettacoli, a strutture di altro genere».È la quarta volta, nel suo lungo doppio mandato, che re Sergio promulga una legge chiedendo correttivi. In tre casi su quattro, è accaduto con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi; in pratica, una tirata d’orecchie l’anno.Nel febbraio del 2023, il presidente aveva storto il naso dinanzi al Milleproroghe, trasformato in un recipiente di provvedimenti che «attengono ad ambiti materiali diversi ed eterogenei», tanto che «se ne smarrisce la ratio unificatrice». Una critica condivisibile, non fosse che il Milleproroghe era sempre stato congegnato così; e il Quirinale aveva tollerato la prassi. Anche se, nel 2020, stavolta con l’esecutivo a trazione Pd-5 stelle, Mattarella si era già pronunciato sul problema dell’«omogeneità di contenuto» a proposito del dl Semplificazioni. Unico rimprovero del genere da lui diretto a un governo di centrosinistra, benché, all’epoca, fosse già in carica da cinque anni. A gennaio 2024, poi, il capo dello Stato si era impuntato sul ddl Concorrenza della Meloni: promosso, ma con l’invito al governo a rispettare le regole Ue su concessioni balneari e ambulanti. E qui tacciamo le critiche preventive, tipo quelle al recente decreto Sicurezza.L’Europa, la Costituzione, i diritti, i criteri formali della legislazione: dal capo dello Stato sono sempre arrivati appunti sensati. Ma perché tanta attenzione per la destra? È questa maggioranza a forzare la mano? O è Mattarella che, sotto la divisa da arbitro, indossa la casacca di una squadra?
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.