2024-12-26
Massimo Sestini: foto in mostra al Museo di Santa Giulia
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Sarzana (SP), paracadutisti del Gruppo Operativo Incursori del COMSUBIN della Marina Militare si lanciano dall'elicottero © Massimo Sestini
Dalla strage di Capaci al naufragio della Costa Concordia, passando per i funerali di Giovanni Paolo II e il terremoto dell’Aquila, in mostra al Museo di Santa Giulia di Brescia (sino al 2 marzo 2025) una straordinaria selezione di immagini aeree e in grande formato del noto fotografo toscano Massimo Sestini, fra le voci più autorevoli del panorama fotografico italiano. E non solo.Toscano di Prato, classe 1963, curioso, empatico, entusiasta, spericolato , personalità prorompente e simpatia da vendere, Massimo Sestini è uno di quei fotografi che non hanno bisogno di presentazioni. Una passione per la fotografia iniziata nell’adolescenza e sfociata in una vera e propria professione qualche anno dopo, con i primi, noti scoop di metà anni Ottanta: unico ad immortalare il primo bikini di Lady D nel 1991, sue sono le immagini di Carlo d’Inghilterra intento a dipingere un acquarello a Recanati e di Licio Gelli a Ginevra, mentre viene portato in carcere. Nel 1984, un suo scatto dell'attentato al Rapido 904 conquista la copertina del celebre settimanale tedesco Stern, mentre nel 1992 le sue foto dall’alto della strage di Capaci e dell’uccisione di Paolo Borsellino fanno il giro del mondo. E della fotografia dall’alto, di cui Sestini ne ha riconosciuto la potenza e il potere intrinseco ancor prima dell’avvento dei droni, il fotografo toscano ne ha fatto «il suo cavallo di battaglia», diventando uno dei maestri assoluti della fotografia aerea e acrobatica, firmando quegli scatti unici e inimitabili che lo hanno reso famoso in tutto il mondo: uno su tutti, l’iconica Mare Nostrum (il celebre barcone stipato di migranti immortalato dall'alto), vincitrice del World Press Photo Award 2015 nella categoria General News e immagine guida della mostra «Massimo Sestini. Zenit della fotografia», la bellissima monografica curata da curata da Angelo Bucarelli e allestita nelle sale del Museo di Santa Giulia di Brescia (con un ulteriore sviluppo negli spazi della cantina storica di Freccianera Fratelli Berlucchi, a Borgonato di Franciacorta).La Mostra: il percorso espositivo e Mare NostrumAtto conclusivo dell’edizione 2024 del Brescia Photo Festival 2024, l’esposizione bresciana presenta una selezione di 53 immagini - allestite a dittici, trittici e polittici - degli episodi più significativi che hanno segnato la storia del nostro Paese, immortalati da Sestini in oltre 30 anni di carriera. Diviso in varie sezioni (Storie, Icone, Patrimonio, Sicurezza), fra le immagini più significative del percorso espositivo vi sono gli scatti realizzati a Capaci, poche ore dopo l’attentato al giudice Giovanni Falcone (quando, a bordo di un piccolo aereo da turismo, a cui aveva smontato il portellone laterale per potersi sporgere, Massimo Sestini riprese tutta la drammaticità che si respirava in quel momento); le fotografie di alcune competizioni sportive italiane tra le più conosciute al mondo, come il Palio di Siena, la Barcolana a Trieste o la gara ciclistica Strade bianche in Toscana; le immagini dell’Amerigo Vespucci (considerata « la nave più bella del mondo») e quelle che riprendono, da sopra e da sotto, la superficie del mare e i sommozzatori del nucleo SDAI della Marina Militare Italiana di Napoli nell’attività di monitoraggio dei mosaici del III secolo a.C. nel Parco archeologico Sommerso di Baia. Fra le foto più belle, anche due opere inedite dedicate a Brescia, che rendono omaggio ai simboli della città lombarda: la 1000 Miglia, la manifestazione automobilistica di auto storiche più importante al mondo, che da sempre inizia e conclude a Brescia, e il sito archeologico di Brescia romana, tra i più significativi e meglio conservati d’Italia. A chiudere la mostra «Fotografo Inquieto», un curioso e ironico autoritratto del fotografo toscano.Un capitolo a parte merita poi il già citato (e famosissimo) scatto del 2014 Mare Nostrum, immagine che fissa per sempre il momento del salvataggio di un barcone pieno all'inverosimile di migranti da parte della Marina Militare Italiana: uno scatto perfetto, realizzata dall’alto di un elicottero e cercato per due anni, che coglie i volti di tutte le persone stipate sulla barca nel momento esatto in cui scorgono l’arrivo dei soccorsi, e che documenta allo stesso tempo la condizione in cui le persone erano costrette a viaggiare in quella drammatica attraversata. Uno scatto forte e potente, simbolo universale dei « viaggiatori della speranza », che dalle coste africane cercano di raggiungere l’Europa.«La mostra Massimo Sestini. Zenit della fotografia è un magnifico viaggio attraverso un mondo di immagini sorprendenti… Una mostra che, ne sono certa, saprà colpire e affascinare tutti, non soltanto gli amanti della fotografia, perché utilizza un linguaggio immediato e di grande impatto. Ancora una volta Brescia si rivela capace di organizzare e gestire iniziative culturali di grande portata, dimostrandosi all’altezza della sua vocazione di città d’arte». Laura Castelletti, Sindaca di Brescia.
Charlie Kirk (Getty Images). Nel riquadro Tyler Robinson