2024-12-11
Mary Holland: «Kennedy combatterà la scienza corrotta»
Robert F.Kennedy jr. Nel riquadro, Mary Holland (Getty Images)
La collaboratrice del candidato scelto da Trump per guidare la sanità: «Robert farà una rivoluzione, a partire dai finanziamenti alle agenzie governative e dai loro rapporti con Big Pharma. Tutto ciò mina grandissimi affari e spiega l’accanimento verso di lui».Di tutte le nomine fatte da Donald Trump per il suo secondo mandato, quella di Robert F. Kennedy jr a prossimo segretario alla Salute è certamente una delle più eclatanti, tanto da essere stata definita «choc» dal mainstream per il profilo anti-sistema dell’ex candidato presidenziale. Se sarà confermato dal Senato, il paladino della lotta ai conflitti di interesse di Big Pharma andrà a ricoprire uno dei ruoli più delicati della futura amministrazione, dal momento che il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (Hhs) amministra i programmi sanitari federali e le sue sotto agenzie sono responsabili della risposta a malattie e minacce per la salute pubblica nonché dell’approvazione di nuovi farmaci, tra cui i vaccini.Mary Holland, braccio destro di Kennedy in quanto ceo di Children’s Health Defense - l’associazione no profit di cui egli è presidente che si batte per proteggere la salute dei bambini eliminando le esposizioni tossiche ambientali e stabilendo misure di salvaguardia (inclusa la libertà vaccinale) per prevenire danni futuri - ha accettato di parlare con La Verità e in questa intervista esclusiva traccia un quadro di come potrebbe cambiare la sanità americana e, di riflesso, quella mondiale.Quale è la portata di questa decisione per la politica sanitaria statunitense e non solo? «Rappresenta un allontanamento radicale rispetto alle politiche attuate non solo dell’amministrazione attuale ma degli ultimi quindici anni. E questo spiega il perché di tante critiche nei confronti di Robert Kennedy e degli altri prescelti. Kennedy ha detto pubblicamente che c’è troppa enfasi sulle malattie infettive e le possibili pandemie mentre non si presta abbastanza attenzione nei confronti delle malattie croniche. La Children’s Health Defense (Chd) che egli ha fondato si prefigge proprio di porre fine all’epidemia di malattie croniche nei bambini, una piaga che affligge tutto il Paese. Penso che Kennedy dirotterà in questa direzione sia l’attenzione che i finanziamenti. Inoltre, siccome ritiene che sia stata promossa solo una certa narrativa scientifica in materia sanitaria, si impegnerà a garantire che anche altri punti di vista scientifici vengano ascoltati».Come Chd ha fatto durante la pandemia?«Esattamente: con Robert Kennedy abbiamo denunciato tutte le implicazioni di certe decisioni e sostenuto che la «cura» sarebbe stata peggiore del male. D’altronde quando chiudi in casa l’intera società e sostieni che niente conta ad eccezione del Covid, crei inevitabilmente dei problemi. Credo proprio che Kennedy non avrà questo sguardo ristretto che cancella ogni altra preoccupazione».La scelta di RFK è stata accolta dal mainstream con una serie di accuse: no vax, complottista, re della disinformazione scientifica, perfino «rinnegato» dalla famiglia. Hanno paura?«Hanno una paura enorme! Teniamo presente che, negli Stati Uniti, alle aziende farmaceutiche è consentito fare pubblicità diretta, attraverso i canali televisivi: questo comporta che il 70% delle entrate dei maggiori network - tv e carta stampata - venga dall’industria del farmaco. C’è un accanimento incredibile nei confronti di Kennedy, dicono che è un «anti-scienza», mentre lui, che è avvocato da quarant’anni ed è meticolosamente preparato, fa sempre riferimento ai dati scientifici. I suoi ultimi due libri, The real Anthony Fauci e The Wuhan Cover-Up contengono migliaia di riferimenti scientifici. Kennedy non è contro la scienza, ma contro la scienza corrotta delle aziende».Le nomine del presidente eletto Donald Trump avranno bisogno della conferma del Senato. C’è il rischio che il nome di Kennedy non passi?«Tenuto conto del fatto che solitamente il presidente ottiene la conferma del Gabinetto da parte del proprio partito e considerato che i repubblicani hanno la maggioranza in Senato, penso che non ci saranno problemi anche se non c’è la certezza assoluta».Già nel marzo 2023, Kennedy aveva dichiarato che, se fosse entrato nella corsa per la Casa Bianca, la sua «priorità massima» sarebbe stata di mettere fine a quella commistione tra lo Stato e il potere delle grandi corporate che «ha rovinato l’economia, fatto a pezzi la classe media, inquinato i nostri paesaggi e le acque, avvelenato i nostri bambini e portato via valori e libertà».Comincerà da qui la sua azione?«Kennedy ha parlato molto di questa fusione e il comparto sanitario che egli supervisionerà assorbe la parte più consistente del bilancio federale degli Stati Uniti: parliamo di quasi due trilioni di dollari, tre volte il budget militare, un settore enorme, nel quale tutte le agenzie - Fda, Cdc, Nih - hanno delle fondazioni, da cui dipendono e alle quali le corporations versano denaro. Per esempio, per l’approvazione di un farmaco bisogna pagare la Fda affinché lo esamini. Penso dunque verrà data priorità a fermare questo sistema di finanziamento, in modo da tenere separato il pubblico dal privato. Senza dimenticare il fenomeno delle «porte girevoli», con il passaggio di funzionari governativi dal settore regolatorio a quello dell’industria farmaceutica: dilatarne i tempi garantirebbe maggiore indipendenza».Le agenzie governative hanno giocato un ruolo cruciale nell’ultima pandemia, tra censura, disinformazione, protezione di Big Pharma: basti pensare che la Fda voleva tenere nascosti i dati di Pfizer per 75 anni, prima che una causa Foia la costringesse a renderli pubblici, o che il Cdc tuttora esorta gli americani a sottoporsi all’iniezione di mRna Covid-19 in vista delle festività natalizie. Vedremo tornare la «scienza onesta» nelle agenzie sanitarie?«Il comportamento di queste agenzie è stato riprovevole. Kennedy ha detto chiaramente che chi, al loro interno, non è d’accordo con la sua agenda - centrata sulle malattie croniche, sul porre fine a queste commistioni e sulla lotta alla corruzione - dovrà andarsene. E credo proprio che assisteremo all’esodo di migliaia di persone».Se confermato, Kennedy potrà contare su un dream team di neonominati dal pedigree specchiato: da Jay Bhattacharya all’Nih, a Dave Weldon al Cdc, a Marty Makary all’Fda. Big Pharma tollererà un cambiamento così radicale?«Non ha scelta: abbiamo eletto un nuovo presidente, il quale ha nominato persone che hanno un approccio molto diverso rispetto al recente passato. Bhattacharya viene dall’università di Stanford, Makary dalla John Hopkins, Weldon ha prestato servizio al Congresso: non sono dei paria ma scienziati che hanno coperto ruoli molto prestigiosi nelle più importanti istituzioni e che ritengono che quanto accaduto durante il Covid sia stato terribile. È un team che per la sua preparazione sarà molto difficile da rigettare».L’etica medica richiede di soppesare rischi e benefici. Tuttavia, nel caso dei vaccini Covid, le agenzie federali hanno scelto di proclamare solo i benefici. Sui danni che comportano sapremo mai la verità?«Come Chd sul nostro sito abbiamo pubblicato un documentario sugli enormi danni provocati ai cittadini americani da questi vaccini e dai protocolli ospedalieri. Kennedy ha promesso di dire tutta la verità e di far si che in futuro le persone possano accedere a informazioni scientifiche complete per compiere scelte realmente informate sulla loro salute».Chd si dedica a proteggere la salute dei bambini laddove l’impressione è che oggi essi vengano usati per promuovere prodotti di vario tipo, penso al numero di vaccinazioni cui sono sottoposti, incluse quelli genetiche anti Covid: cosa c’è da fare?«Noi pensiamo che gli obblighi siano sbagliati e che la medicina debba essere personalizzata, per questo ci battiamo per l’esenzione vaccinale. Attualmente il CDC raccomanda che a partire dai sei mesi i bambini siano sottoposti ad una serie di vaccini anti Covid: è una follia. Ma la notizia - in parte positiva - è che la gente ha smesso di fidarsi di loro e ne ignora i consigli. Solo rendendo nota finalmente la verità e riconoscendo gli errori commessi si potrà ripristinare la fiducia in queste istituzioni».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.