2024-10-29
Marco Lisei: «La commissione sarà trasparente e lotterò per far interrogare Conte»
Marco Lisei (Imagoeconomica)
Il presidente dell’organo d’inchiesta sul virus: «Indagini ritenute inutili da molti, ma non dai tanti cittadini che hanno perso familiari. Devo essere super partes, ma non mi farò imbavagliare. Draghi? Potremmo sentirlo». i sente «tirato per la giacchetta» Marco Lisei, senatore di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Covid. Si è lamentato di Conte, ha dichiarato di ricevere molte critiche sui social. È complicato, del resto, mantenere sulla gestione pandemica la posizione critica di Giorgia Meloni quando era all’opposizione, senza dall’altro lato correre il rischio di tirare la volata a Roberto Speranza o a virostar come Roberto Burioni. Ci tiene a mantenere una posizione super partes?«Il presidente deve garantire a tutti i commissari le medesime facoltà all’interno della Commissione e i medesimi diritti. Questo è ciò che è stato garantito a tutti, Conte incluso». La trasparenza sugli atti della commissione non è la migliore difesa?«Tutto è assolutamente trasparente. Ma non “deve” essere pubblico: è il presidente che decide, sulla base del tipo di audizione, se può essere trasmessa in esterna o no. La volontà della commissione, inserita anche nel regolamento con un emendamento, è di favorire il regime di massima trasparenza. Se si secreta, nel senso che non si trasmette in esterna, non è per reticenza, ma perché ci sono vincoli di segretezza, ad esempio su procedimenti penali in corso».Quindi verosimilmente non saranno trasmesse le parti che riguardano l’inchiesta di Bergamo…«Le parti che non andranno possono riguardare questioni oggetto di segreto esterno oppure fasi “più burocratiche”, come ad esempio i lavori degli uffici di Presidenza che decide l’ordine dei lavori. In cosa sta sbagliando Conte? «Sbaglia perché in fase di audizione lui, tutte le volte, interviene sull’ordine dei lavori e si mette a parlare di temi che non sono all’ordine del giorno. C'è gente che viene da tutta Italia appositamente per essere ascoltata in audizione, se ognuno inizia a parlare di tutt’altro manca di loro di rispetto».Se così tante persone vogliono essere audite, non è «andato tutto bene»…C'è una forte esigenza di verità che, per un mio emendamento, si tradurrà nella massima trasparenza di tutti gli atti».Il governo dovrà rispondere alla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) del ricorso presentato dai familiari delle vittime del covid.«Lo ritengo un ottimo successo per i famigliari delle vittime, è la dimostrazione che al di la di come finirà quel procedimento, le loro tesi siano fondate diversamente sarebbero state respinte molto prima e molto più celermente. Anche questo procedimento può contribuire alla verità su quanto accaduto, lo seguiamo con grande attenzione».Parte del mondo politico ritiene che del covid non importi più niente più a nessuno. Viceversa la gente comune ha percezione di prevaricazione e inganno.«Io percepisco un interesse trasversale ai temi trattati dalla commissione covid: da chi ha sofferto le restrizioni, da chi ha subito perdite familiari e anche da un mondo scientifico che non vuole ritrovarsi nelle stesse condizioni di allora».Esigenze contrapposte, visto che anche il mondo scientifico si è spaccato.«Non su questo: non avere un piano pandemico e quindi non avere i Dpi (dispositivi di protezione individuale, ndr) ha portato a spese incontrollate, penso alle folli spese dei banchi a rotelle, tutte concentrate sulla struttura commissariale e senza procedure di gara chiare. Ha inoltre determinato una serie di conseguenze negative sulla prima fase della pandemia».E sulla seconda fase? Ad esempio sui contratti per i vaccini.«Ci sono esigenze diverse, ma anche qui ormai alcune cose sono acclarate. Che ci siano morti da vaccino o che ci siano malati da vaccino lo dicono alcuni tribunali. Chiaramente poi valuteremo cosa emergerà dalla commissione». Riguardo a Conte, come si risolverà questa situazione?«La decisione su una sua eventuale audizione al momento è oggetto di un approfondimento da parte delle presidenze di Camera e Senato. Io ho colto la sua volontà di essere audito e ho promesso alla commissione che mi impegnerò a far sì che questa audizione avvenga». La commissione Covid del Congresso americano non ha fatto sconti a nessuno. E voi?«Avrà visto che abbiamo svolto le audizioni con il metodo della cross examination all’americana: io non ho raccolto tutte le domande e poi fatto esporre un’unica risposta, ma ho dato la possibilità a tutti i commissari di fare delle domande botta e risposta».E allora cosa le rimproverano?«Non tutti capiscono che come presidente devo essere terzo. Non intendo però farmi mettere il bavaglio come è accaduto a tanti in pandemia». Non si parla mai di Draghi e della sua gestione pandemica, a cominciare dal green pass su cui voi stessi sul programma avete scritto di non essere d’accordo.«Noi siamo sempre stati assolutamente contrari al green pass e questo governo da quando è in carica ha ridotto tutte le restrizioni legate alla precedente pandemia, a dimostrazione che rispetta gli impegni presi con gli elettori».Su Draghi sembra esserci un tabù: qualcuno ha chiesto di audirlo?«La mia impressione è che il governo Draghi abbia ereditato dal precedente governo un pacchetto di gestione che aveva fondamenta molto fragili. Al momento nessuno, formalmente, ha chiesto di sentirlo. Non abbiamo vincoli, i commissari potranno richiedere anche la sua audizione, come di chiunque altro. Poi l’ufficio di presidenza valuterà».Molte persone sostengono che i lavori della commissione sono «inutili».«È importante che chi è interessato capisca bene che la commissione non può «mettere in galera» nessuno. Per evitare delusioni, bisogna avere contezza che la commissione non può comminare alcun tipo di pena».E allora quale sarà la sua utilità?«Emetterà un giudizio che confluirà nella relazione finale. E non sarà affatto inutile: il materiale raccolto acquisirà un valore sostanziale. Garantirà inoltre ad alcune posizioni una legittimità precedentemente preclusa o osteggiata o ignorata. Posizioni considerate fino a poco tempo fa eretiche diventeranno atti ufficiali». Recentemente sulla Verità abbiamo parlato dei conflitti d’interesse di alcuni auditi. Li ritenete utili?Ho letto tutto con grande interesse: tutto può essere utile.
Edoardo Raspelli (Getty Images)
Nel riquadro: Mauro Micillo, responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo (Getty Images)
L'ex procuratore di Pavia Mario Venditti (Ansa)