Col marchio di genocidio c’è il nodo rifugiati

Col marchio di genocidio c’è il nodo rifugiati
Ansa
  • Il ministro iberico Albares lancia l’allarme sulla situazione di Israele: in caso di dichiarazione di crimini contro l’umanità siamo obbligati a portare in Spagna chi fa richiesta di asilo. A Tel Aviv temono per le conseguenze sull’export dell’industria militare.
  • Protagonisti del lancio di bombe carta 300 universitari. Non avanzano i tentativi di pace.

Lo speciale contiene due articoli.

Amato fa il cascamorto in televisione. Una volta ci toglieva i soldi dal conto
Giuliano Amato (Ansa)
«Mademoiselle a che ora stacchi?» alla giornalista che lo intervista. E cala il gelo.
Una tonsillite non significa disertare
Jannik Sinner (Getty Images)
Il forfait parigino di Sinner scatena polemiche su fidanzata, pubblicità e attaccamento all’azzurro. Ma se non è al 100% rischia di compromettere la difesa del trono Atp.
L’oro italiano vale come quattro Usa. Giacarta premia gli atleti in vacche
Getty Images
Ogni nazione ha le sue ricompense per chi eccelle: in Svezia e Uk c’è solo la gloria, in Corea del Sud la dispensa dal militare mentre in Polonia vacanze e appartamento. Poi i soliti arabi: 1,2 milioni a trionfo.
«Il ministero della guerra sporca», il nuovo action movie ispirato a una storia vera
«Il ministero della guerra sporca» (Amazon Prime Video)

La pellicola, su Amazon Prime Video da giovedì 25 luglio, è una sorta di Bastardi senza gloria, riletto, però, attraverso la lente di Guy Ritchie. Quella lente pop, a tratti grottesca, una lente colorata e divertita, capace di mettere in luce le contraddizioni e le piccole volgarità dell’essere umano.

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