2025-10-15
In manovra tagli Irpef, pace fiscale, più soldi alla sanità e per le imprese
Giancarlo Giorgetti (imagoeconomica)
Legge di bilancio da 18 miliardi: contributo da 4,5 miliardi per banche e assicurazioni.Rush finale per la manovra economica con l’obiettivo di chiudere nel Consiglio dei ministri di venerdì. Il testo va trasmesso in Senato entro lunedì 20 ottobre. Oggi sarà inviato a Bruxelles il Documento programmatico di bilancio (Dpb), che contiene «i numeri» della Legge di Bilancio. Ieri il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha illustrato ai colleghi di governo i punti della manovra. È stato approvato il decreto-legge contenente «misure urgenti in materia economica», ovvero il cosiddetto «decreto fiscale», un provvedimento che solitamente viene approvato insieme alla legge di bilancio. Un testo che contiene misure magari escluse dalla manovra.Nel frattempo continua il lavoro di limatura sulla manovra. Il valore complessivo per il 2026 ammonterebbe a circa 18 miliardi.Sui ritardi nell’iter pesano alcuni nodi da sciogliere, come il congelamento dell’aumento dell’età per le pensioni (allo studio una deroga per alcune categorie come i lavoratori precoci e quelli in attività usuranti) e il contributo che verrà chiesto alle banche e alle assicurazioni come emerso dall’informativa di ieri di Giorgetti. L’ammontare dovrebbe essere di circa 4,5 miliardi. Ieri ci sono stati nuovi colloqui fra governo e Abi. L’Associazione delle banche ha aperto a un accordo sul rinvio di 2-3 anni dei pagamenti dovuti dallo Stato, congelando alcuni benefici fiscali, detrazioni e crediti, inclusi i cosiddetti deferred tax assets (Dta) cioè crediti di natura fiscale che le imprese possono contabilizzare nel proprio bilancio per ridurre le imposte future. La misura ammonterebbe a circa 5 miliardi ma gli importi verrebbero recuperati in seguito rendendo l’operazione di fatto neutrale nel tempo. «La manovra di finanza pubblica interviene in un contesto in cui permangono forti elementi di incertezza», evidenzia Giorgetti, «l’impegno del governo, in questo scenario, è proseguire da un lato nell’azione di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, delle imprese e per il sociale, dall’altro assicurare la sostenibilità della finanza pubblica». Dall’informativa del ministro dell’Economia emerge che anche la prossima legge di bilancio proseguirà il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro. Confermata la riduzione della seconda aliquota Irpef dall’attuale 35% al 33% con uno stanziamento nel triennio pari a circa 9 miliardi euro. Secondo indiscrezioni i benefici sarebbero fino ai 200.000 euro. Per favorire l’adeguamento salariale al costo della vita sono stanziati per il 2026 circa 2 miliardi. Prorogate per il 2026, le detrazioni delle spese per ristrutturazioni edilizie. In manovra ci sarà inoltre la pace fiscale. Dovrebbero essere esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi.Il pacchetto a favore delle imprese e, più in generale, dell’innovazione prevede interventi per favorire gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di 4 miliardi. Saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese nelle zone economiche speciali (Zes) e, nella misura di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (Zls). È prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax. Viene rifinanziata anche la misura agevolativa «Nuova Sabatini».A favore delle famiglie e per le politiche sociali di contrasto alla povertà, sono stanziati nel triennio circa 3,5 miliardi. Inoltre viene rivista la disciplina per il calcolo dell’Isee, intervenendo sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro annui. Aumentano i fondi per la sanità. Ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026 e il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.Le coperture, precisa il ministero dell’Economia, vengono dal miglioramento del quadro di finanza pubblica anche grazie al Pnrr, e sul versante delle entrate, dalle risorse reperite a carico degli intermediari finanziari e assicurativi e, dal lato della spesa, da interventi sugli stanziamenti di bilancio.
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