2021-11-11
Sulle famiglie parole ma pochi fatti: l’assegno unico slitta di altri due mesi
Nuova proroga dal 1° gennaio al 1° marzo. Pronta la bozza della manovra, in Senato venerdì: i 2.500 navigator non saranno confermati. Addio al Rdc se si rifiuta la seconda offerta di lavoro, da qualunque luogo provenga.Il disegno di legge di bilancio cresce in dimensioni, con alcune novità sostanziali: l'ultima bozza della manovra per il 2022 conta infatti 219 articoli, 34 in più della versione entrata due settimane fa in Consiglio dei ministri. Tra le misure più rilevanti del nuovo testo ci sono la conferma del fondo da 8 miliardi per il taglio delle tasse, la proroga dell'anticipo pensionistico per le lavoratrici con Opzione donna e diverse modifiche al reddito di cittadinanza. Non si fa riferimento all'assegno unico per i figli, che sarebbe dovuto partire il 1° gennaio e invece con ogni probabilità slitterà di altri due mesi, al 1° marzo 2022. Fino ad allora resterà in vigore la soluzione «ponte», che prevede ancora le detrazioni fiscali, gli assegni familiari per i lavoratori dipendenti e il sostegno temporaneo per gli autonomi.Quello che si sa è che i parlamentari avranno più margine di manovra: aumenta infatti di 100 milioni la dote per le modifiche in Aula alla legge, con il finanziamento del Fondo esigenze indifferibili che sale a 600 milioni dai 500 previsti nelle prime bozze. Il testo approderà al Senato domani, e in vista del dibattito in Parlamento il leader della Lega Matteo Salvini ha già annunciato le sue priorità. «Al Senato sarò primo firmatario di proposte su cui chiederò l'appoggio del centrodestra e non solo»: in dettaglio, gli ambiti di intervento saranno «taglio delle tasse, flat tax, giovani e donne».Tra le misure di maggior rilievo ci sono quelle sul Superbonus e il reddito di cittadinanza. Nella nuova bozza della manovra resta il tetto Isee di 25.000 euro per l'accesso allo sconto del 110% per i proprietari di abitazioni unifamiliari, per la cui rimozione il Movimento 5 stelle ha già annunciato di voler lottare in Parlamento. La detrazione relativa al Superbonus spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, nella misura del 110% per quelle sostenute entro il 31 dicembre 2023, del 70% per quelle sostenute nell'anno 2024 e del 65% per quelle sostenute nell'anno 2025. Prorogati fino al 2025 lo sconto in fattura e la cessione del credito d'imposta anche per gli altri bonus edilizi. Di Superbonus si è occupato anche il cdm, che ha approvato un decreto che prevede controlli più stringenti per evitare frodi: spetterà all'Agenzia delle entrate controllare la validità delle comunicazioni delle cessioni del credito d'imposta, che potranno essere sospese fino a 30 giorni nei casi presentino profili di rischio.Sul reddito di cittadinanza il nuovo testo dice addio a 2.500 navigator: il loro contratto scade a fine anno e la legge di bilancio non ne prevede il rinnovo. In base alla bozza, invece, le agenzie per il lavoro iscritte all'albo e autorizzate dall'Anpal potranno «svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari». Per i beneficiari il testo prevede la decadenza dal Rdc dopo il rifiuto di due congrue proposte di lavoro, ma anche se non ci si presenta «almeno ogni mese», senza «comprovato giustificato motivo», presso un centro per l'impiego. L'offerta è definita congrua se il lavoro dista «80 chilometri dalla residenza» o se vi si arriva in 100 minuti con i mezzi pubblici. Dalla seconda offerta in poi viene ritenuta congrua qualsiasi proposta arrivi da qualunque luogo in Italia. Il taglio dell'assegno di 5 euro al mese parte dalla prima offerta congrua rifiutata: ma per Salvini «non va bene il décalage da 5 euro al mese in caso di mancata accettazione di una proposta di lavoro, c'è qualche miliardo da destinare ad altre voci di spesa». Sul fronte del fisco, la nuova bozza della manovra conferma il fondo pluriennale di 8 miliardi, a decorrere dal 2022, per la riduzione dell'Irpef, con l'obiettivo di tagliare il cuneo fiscale e le aliquote marginali effettive, e dell'Irap. Le risorse per l'attuazione della misura «sono incrementate di 6 miliardi di euro per l'anno 2022 e 7 miliardi annui a decorrere dall'anno 2023».Per quanto riguarda le pensioni, nel nuovo testo salta l'innalzamento della soglia anagrafica per Opzione donna: per le lavoratrici con almeno 35 anni di contributi vengono mantenuti i requisiti attuali per il ritiro anticipato, cioè 58 anni per le dipendenti e 59 per le autonome. In precedenza si era ipotizzato un aumento a 60 anni per le dipendenti e a 61 per le autonome. Stanziati anche 1,6 miliardi di euro nel triennio 2022-2024 per il contratto di espansione: i fondi sono destinati agli accordi per l'esodo concordato dei lavoratori che si trovino a non più di cinque anni dal conseguimento del diritto alla pensione di anzianità o di vecchiaia. La nuova bozza abbassa inoltre a 50 dipendenti per il 2022 e il 2023 la soglia dimensionale delle imprese che possono accedere all'agevolazione. Cala di 50 milioni per il prossimo anno, da 200 a 150 milioni, il fondo per l'uscita anticipata dei lavoratori delle piccole e medie imprese in crisi, destinato ai dipendenti con almeno 62 anni di età anagrafica; per il 2023 e 2024 gli importi restano invariati, pari a 200 milioni all'anno.