2019-06-28
«Macron è un settario, mi caccia su ricatto delle associazioni gay»
Parla la deputata Agnès Thill espulsa perché contraria alla procreazione assistita per le lesbiche.Non c'è posto per il dissenso nel partito di Emmanuel Macron. È quanto sta sperimentando in prima persona Agnès Thill, una deputata francese, cacciata da La République En Marche dopo essersi opposta all'estensione anche alle coppie di donne della procreazione medicalmente assistita. La Pma, come la chiamano in Francia. Contattata da La Verità, la parlamentare esclusa ha definito il partito del presidente francese come un «partito settario» e ha messo in luce i calcoli politici del governo transalpino, come conseguenza delle europee. Per comprendere il perché dell'intervento della «polizia del pensiero» del movimento macronista, bisogna tornare al mese di maggio dello scorso anno. Tutto è iniziato con una proposta di legge per l'estensione della Pma, che tacciava di oscurantismo chiunque fosse contrario a questo provvedimento. «Io mi sono opposta a questa proposta di legge» spiega Agnès Thill, «poi l'estensione della Pma è stata inserita nel progetto di revisione della legge sulla bioetica». Una revisione effettuata periodicamente dal legislatore francese, per tenersi al passo delle nuove scoperte scientifiche in ambito medico. «Il problema», precisa la deputata ormai ex-macronista, «è che non ci sono state nuove scoperte sulla Pma. Quindi si tratta di estendere questa pratica, solo per rispondere a un desiderio. Ma possono essere realizzati tutti i desideri?».La domanda è legittima ma il partito dell'inquilino dell'Eliseo sembra non accettare di buon grado l'idea che uno dei propri membri pensi con la propria testa. La prova è contenuta nell'istruttoria per la procedura di esclusione dal partito a carico della Thill. La République En Marche la accusa di aver affermato sui social network e sulla stampa che «le coppie omosessuali e eterosessuali, sono in situazioni differenti e quindi non sottoposte a l'uguaglianza di trattamenti». Poi il movimento fondato dal capo di Stato francese, non ha gradito le critiche che la parlamentare ha espresso sul «desiderio di avere figli attraverso la Gpa (acronimo che in Francia indica la pratica dell'utero in affitto, ndr) del segretario di Stato Gabriel Attal». Questo giovane politico - che ha dichiarato la propria omosessualità nel 2018 - è conosciuto anche in Italia perché, circa un anno fa, aveva definito «immonda» e «vomitevole» la scelta di Roma di vietare l'attracco all'Aquarius. Tornando alle critiche espresse dalla deputata, va detto che sono state duramente attaccate dalle associazioni Lgbt transalpine, in particolare da Sos Homophobie. Come scrive nero su bianco En Marche, questa associazione ha chiesto «l'esclusione» della deputata. L'epurazione non si è fatta attendere. La «commissione dei conflitti» del partito e ha escluso la Thill tre giorni fa. Mentre ieri, il presidente del gruppo parlamentare de La République En Marche, Gilles Le Gendre ha comunicato alla deputata, l'esclusione «all'unanimità» dalla compagine macronista all'Assemblea Nazionale. Per l'eletta, «questa decisione è il frutto di ricatti da parte di diciassette deputati sottoposti alla pressione delle associazioni». La parlamentare è molto delusa dall'atteggiamento di Emmanuel Macron al quale ha anche scritto alcuni mesi fa. «Mi è stato detto che avrebbe aperto un dibattito sull'estensione della Pma. Invece non c'è stato niente. Mi sono lasciata ingannare dal discorso tenuto dal presidente, che prometteva l'apertura». Ne è seguita invece una chiusura decisa, rafforzatasi dopo le europee. «Fino alla vigilia delle elezioni non sapevano ancora se avrebbero o meno affrontato il tema della Pma», spiega la deputata, «poi hanno visto che la destra aveva ottenuto solo l'8% delle preferenze. Quindi l'estensione della Pma è diventata un'ulteriore opzione per polverizzare la destra. È una manovra politica».
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