2025-10-30
Un appunto inguaia il Movimento 5 Stelle. Strani giri di soldi da Chavez e Maduro
Nicolas Maduro e Hugo Chavez nel 2012. Maduro è stato ministro degli Esteri dal 2006 al 2013 (Ansa)
Su un testo riservato appare il nome del partito creato da Grillo. Dietro a questi finanziamenti una vera internazionale di sinistra.Movimiento Cinco Estrellas. La scritta in spagnolo appare nero su bianco in un report confidenziale su finanziamenti illeciti che il governo di Chavez avrebbe profuso a partiti di sinistra come il Movimento cinque stelle di Bebbe Grilo in Italia e Podemos in Spagna. Ma anche quello di Nestor Kirchner in Argentina, Evo Morales in Bolivia, Lula de Silva in Brasile. Una sorta di internazionale della sinistra populista sostenuta dal socialismo bolivariano. E non sarebbe certo un reato se non fosse che qui si parla di finanziamenti illeciti, valigette piene di cash e provenienze quanto mai discutibili dato che a rivelarlo sarebbe Hugo Armando Carvajal Barrios, detto El Pollo, a capo del Cartel de Los Soles, ex capo dell’intelligence di Hugo Chavez e di Nicolas Maduro, uomo chiave delle proiezioni estere e del narcotraffico venezuelani tanto da guadagnarsi una taglia da 10 milioni di dollari da parte del Dipartimento di Stato americano, El Pollo è un uomo le cui dichiarazioni pesano.La notizia di per sé non è nuova, era uscita già nel 2020 mentre si trovava in Spagna in attesa di essere estradato negli Usa. Oggi però ha destato un nuovo clamore nella stampa del Sud America dopo che il sito di news The Objective ha pubblicato uno stralcio del rapporto e quindi delle dichiarazioni che Carvajal avrebbe reso ai tribunali spagnoli. «Il governo venezuelano ha finanziato illegalmente movimenti politici di sinistra in tutto il mondo per almeno 15 anni», si legge nel documento. «Mentre ero direttore dell’intelligence e della contro intelligence militare del Venezuela, ho ricevuto un gran numero di segnalazioni che indicavano che questo finanziamento internazionale era in atto». Vengono citati vari movimenti di sinistra che sarebbero stati finanziati dal governo venezuelano chavista tramite la compagnia petrolifera di stato Pdvsa. Sempre secondo quanto raccontato dall’uomo, nel 2010 il regime chavista avrebbe inviato 3,5 milioni di euro in contanti al Movimento 5 Stelle nella persona di Gianroberto Casaleggio, ideologo e mente del movimento. Petrodollari contenuti in una valigetta diplomatica che gli sarebbe stata consegnata dal console venezuelano a Milano Gian Carlo Di Martino. Un’operazione che, stando sempre a Carvajal, sarebbe stata avallata da Nicolás Maduro, all'epoca ministro degli Esteri in Venezuela, e gestita da Tareck El Aissami, ministro dell’Interno e vicino a Hezbollah. Uno schema che si sarebbe ripetuto per inondare di soldi anche Podemos e i Kirchner in Argentina. Qui, il faccendiere venezuelano Guido Antonini Wilson avrebbe portato ben 21 milioni di dollari per sostenere la campagna presidenziale di Cristina Kirchner nel corso di 21 viaggi aerei e valigette contenenti un milione di dollari a volta. Il tutto nel totale silenzio da parte dei funzionari dell’aeroporto argentina, debitamente corrotti dalla rete venezuelana.A quanto riporta The Objective, secondo fonti vicine all’ex spia chavista, El Pollo è disposto a raccontare tutto. Rispetto alle dichiarazioni rese in Spagna, dove fino all’ultimo si era comunque detto innocente, oggi il contesto è molto diverso visto che dal giugno 2025 si trova estradato in carcere negli Stati Uniti. E visto che di fronte ai giudici del distretto meridionale di New York si è dichiarato colpevole di narcotraffico, associazione a delinquere e fornitura di armi alla guerriglia colombiana delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia. «Gli obiettivi del Cartel de Los Soles» - scriveva già nel 2019 l’allora procuratore di New York Geoffrey Berman - «includevano non solo l'arricchimento dei suoi membri, ma anche l'uso della cocaina come arma contro gli Stati Uniti, a causa degli effetti negativi della droga sui singoli consumatori e del potenziale danno sociale più ampio derivante dalla dipendenza da cocaina». Insomma, dietro a fiumi di cocaina con cui il Venezuela avrebbe inondato gli Usa, si parla di almeno 5,6 tonnellate, vi sarebbe non solo un fine di stretto business ma anche politico. Il tentativo di indebolire le società capitaliste. Così come ideologica sarebbe stata l’operazione di finanziamento raccontata da Carvajal verso le sinistre considerate amiche. Simpatie di cui il Movimento 5 Stelle non ha mai fatto mistero, presenziando ai funerali di Chavez o tentando di proteggere il regime di Maduro nel Parlamento Italiano. Quanto ai presunti soldi, tema su cui la procura di Milano ha aperto un fascicolo, secondo i leader pentastellati sarebbero solo fake news e frutto di una grande operazione di diffamazione.
Ecco #DimmiLaVerità del 30 ottobre 2025. Ospite la senatrice calabrese della Lega Clotilde Minasi. L'argomento del giorno è: "La bocciatura del ponte sullo Stretto da parte della Corte dei Conti"
Container in arrivo al Port Jersey Container Terminal di New York (Getty Images)
La maxi operazione nella favela di Rio de Janeiro. Nel riquadro, Gaetano Trivelli (Ansa)