2023-10-03
«Lupin», il terzo capitolo della saga su Netflix
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Dal 5 ottobre la terza stagione del capolavoro di Maurice Leblanc, reinterpretato senza retorica da Omar Sy nei panni del «ladro dei ladri», Assane Diop.Lupin. Lupin solo evocato, Lupin con la pelle nera e il suo modo furbo di guardare al passato. Lupin, che avrebbe potuto essere un disastro, l’ennesima rilettura retorica e buonista di un caposaldo artistico. Lupin che, invece, ha saputo costruire sui lasciti altrui, regalando a Netflix uno fra i successi più straordinari di sempre. Lupin è stato un trionfo: la dimostrazione di come i classici possano essere reinterpretati, senza violenza né abusi. Le stagioni, dunque, si sono moltiplicate. «Parti», le ha chiamate la piattaforma, che da giovedì 5 ottobre ospiterà il terzo capitolo della saga. Un capitolo difficile, in cui l’entusiasmo degli inizi, la furbizia magnetica di Assane Diop e il suo pianificare furti così come ha raccontato nei suoi scritti Maurice Leblanc sono ormai scemati. Diop, il volto di Omar Sy, è ben lontano da quel che è stato nella prima parte della serie. Il furto che avrebbe dovuto riscattare le sue sofferenze di bambino, la vendetta che avrebbe voluto si potesse compiere senza feriti né catture è naufragata, e con lei la sensazione di onnipotenza che il suo genio pareva in grado di restituirgli sempre. Diop è solo, la moglie e il figlio lontani. Il suo nome è noto ai media. Ogni persona, fuori e dentro la Francia, ha saputo cosa avesse fatto: come avesse cercato di riabilitare il buon nome del padre, morto in prigione per un crimine mai commesso, punendo chi si era assicurato di incastrarlo. È un criminale, Diop, braccato dalle forze dell’ordine, da una giustizia che non è passibile di interpretazioni e strappi. A Parigi, sua città natale, non può stare. Non più. Vorrebbe ricominciare altrove, ma l’altrove che sogna non è facile da trovare. È un altrove emotivo, un altrove sospeso, un luogo che nessun viaggio fisico, neppure il più lungo, potrebbe mai consentirgli di raggiungere. E così Parigi, di nuovo, nel buio, nella solitudine. Parigi che, in qualche modo, lo ha tradito. Parigi che gli ha negato la vita, la legittimazione di un’esistenza alla luce del sole. Assane Diop si trova prigioniero della città che più ha amato, vittima del piano orchestrato con tanta cura. Lupin – Parte 3, sette episodi disponibili su Netflix nella canonica (e mai lodata a sufficienza) modalità cofanetto, è la cronaca di un tentativo di sopravvivenza. Quello di Assane Diop e della sua famiglia, quello di un uomo cui altro darà del filo da torcere. Al fianco della polizia, delle indagini ordite per consegnare Diop alla giustizia, c’è un altro filone. È il passato a tornare, fantasmi e spettri destinati a portare caos nel caos, a costringere il ladro gentiluomo a fermarsi ancora.
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