Pure Lula si scopre fan del fossile

Pure Lula si scopre fan del fossile
Luiz Inácio Lula da Silva (Ansa)
Dopo aver cavalcato ansie ecologiste e battaglie pro Amazzonia, il ministro verdeoro Marina Silva gela la Cop30: «Abbandonare i combustibili causerebbe un collasso globale».

Chissà che pensava Marina Silva mentre percorreva l’autostrada a quattro corsie che taglia in due la foresta amazzonica, che è stata rapata a zero per arrivare a Belém, dove si celebra la liturgia verde e ipocrita della Cop 30. Lei è la paladina dei siringueros, - quelli che estraggono il caucciù dagli alberi della gomma e si contendono la vita con gli anaconda - è quella che se si tocca un albero in Amazzonia s’annuncia il giudizio universale. Ma ha firmato con atti (un nuovo disboscamento della foresta) e soprattutto a parole il fallimento preventivo della Cop 30. Ha dichiarato a O Globo, il massimo quotidiano brasiliano: «Non è possibile abbandonare i combustibili fossili per decreto perché ciò provocherebbe un collasso energetico globale».

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Il fenomeno della radicalizzazione tra adolescenti e giovani adulti in Europa sta conoscendo un’espansione allarmante, come dimostrano le più recenti indagini e operazioni di polizia. Ma in che modo i predicatori dell’odio riescono a trascinare ragazzi e ragazze all’interno della loro spirale di fanatismo e distruzione? Ne abbiamo parlato con Elisa Garfagna, esperta che analizza da anni le dinamiche della radicalizzazione online e il ruolo dei social network nella diffusione di messaggi estremisti.

Edicola Verità | la rassegna stampa del 13 novembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 13 novembre con Carlo Cambi

Usano falsi di Falcone e Borsellino pur di affondare la riforma Nordio
Nicola Gratteri (Ansa)
Gratteri da Floris legge un’intervista a «Repubblica» in cui il giudice morto a Capaci va contro la separazione delle carriere ma è un fake da social. E anche il collega non si è opposto: anzi, a «Samarcanda» l’ha sostenuta.

Apprendiamo con soddisfazione che non è necessario avere la stagnola in testa per abboccare all’amo delle notizie false. Da qualche anno sentiamo provenire da sinistra, con estenuante regolarità, accorati allarmi sulla diffusione delle fake news. Gli italiani, secondo i cari progressisti, sarebbero vittime delle bufale diffuse dalla propaganda russa, israeliana, palestinese e via dicendo. Sarebbero, inoltre, estremamente permeabili all’influenza nefasta di presunti nemici della scienza, malfattori sempre pronti a inquinare le acque con clamorose bugie su vaccini e simili. Motivo per cui, ormai da parecchio, siamo costretti a subire le indebite ingerenze di fact checkers e altri autoeletti difensori del vero e del bello.

Dopo il nostro scoop si muove anche il Csm. Partono le verifiche sulle accuse di Amara
Piero Amara (Imagoeconomica)
Sul caso delle manovre per affossare colleghi, tra cui Palamara, due laici del centrodestra e un togato vogliono vederci chiaro.

Il caso del presunto inginocchiamento del pm Mario Formisano davanti all’indagato Piero Amara approda al Consiglio superiore della magistratura e potrebbe portare alla riscrittura di un importante capitolo di storia giudiziaria di questo Paese, con tanto di ritorno di Luca Palamara sul presunto luogo delitto, Palazzo Bachelet.

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