2022-10-28
Lucaselli: «Eliminate le multe, riporteremo in corsia i sanitari sospesi»
Ylenja Lucaselli (Imagoeconomica)
La deputata di Fdi: «Siamo sempre stati contrari agli obblighi. Reintegrare dottori e infermieri sarà tra i primi temi sul tavolo».Ylenja Lucaselli, parlamentare di Fratelli d’Italia e relatrice del decreto Aiuti ter, negli ultimi giorni ha fatto dichiarazioni interessanti su ciò che il nuovo governo intende fare nei riguardi dei non vaccinati.Lucaselli, lei ha dichiarato che il governo intende cancellare le multe di cento euro per gli over 50 non vaccinati. È così? «Sì, esatto. In realtà non l’ho detto soltanto io, l’ha detto il ministro Luca Ciriani quando è venuto alla commissione speciale. Come sapete il decreto Aiuti ter, in attesa che vengano composte le commissioni ordinarie, è in discussione all’interno di una commissione speciale che interloquisce con il governo. Per il governo è venuto appunto il ministro Ciriani. Siamo alla vigilia di una legge di bilancio in cui proveremo a inserire, per quanto sarà possibile, le nostre novità. Come sapete il decreto Aiuti è una eredità del governo Draghi, però il governo ha annunciato che presenterà alcuni emendamenti correttivi per correggere alcune distorsioni che hanno scadenze imminenti. Tra questi ce n’è uno sulla sanzione di 100 euro per le persone che non si sono vaccinate. Attendiamo di vedere il testo del governo per capirne l’esatto perimetro. Il 7 o l’8 novembre dovremmo avere tutti i dettagli». Il ministro Luca Ciriani, però, ha detto che le multe non saranno cancellate, bensì soltanto rinviate. Come lo spiega? È solo un problema tecnico?«Il decreto Aiuti ter proviene da un altro governo e ha risorse economiche già utilizzate. Per ora quindi vengono rinviate in attesa che i ministeri competenti affrontino il tema nella sua interezza. Come nel caso delle accise. La misura andava in qualche modo prorogata per non danneggiare e così probabilmente farà il governo in questo decreto, ma ciò non toglie che la questione andrà presto affrontata nella sua interezza».Sarebbe un segno importante di discontinuità rispetto alla precedente gestione del Covid. Su cui per altro Giorgia Meloni ha utilizzato parole nette. «Noi siamo sempre stati contrari all’obbligo vaccinale e ci siamo sentiti dire di tutto, anche da qualcuno dei nostri attuali alleati. Il nostro punto di vista è che tutto ciò che è stato fatto e deciso durante il Covid, in tema soprattutto di lavoro, ha comportato una compressione illegittima e incostituzionale dei diritti dei cittadini italiani. Più volte ho fatto interventi in Aula parlando del diritto al lavoro, perché c’è un altro grandissimo tema, oltre alle multe: il tema del lavoro. Durante il Covid ci sono stati cittadini e lavoratori ai quali è stato impedito di esercitare il diritto al lavoro. Sicuramente queste sono tutte storture che vanno sistemate con urgenza, perché il tema fondamentale è quello dei diritti. Oggi si parla tanto di diritti, il Pd ci accusa di dimenticare i diritti, ma mi sembra che ci siamo dimenticati della base dei diritti costituzionalmente garantiti, e su questo bisogna agire immediatamente». Beh, sentire queste parole è confortante. Da giorni chiediamo che siano eliminate tutte le assurde restrizioni ancora in vigore, a partire da quelle per i sanitari. «Assolutamente. Siamo in deficit di personale sanitario e impediamo al nostro personale di recarsi in ospedale. Io sono una paziente oncologica, quindi parlo da persone che ha un estremo interesse per la salute di tutti, che deve essere rispettata. Oggi io entro ed esco dall’ospedale con la mascherina, e penso sia giusto così, ma non mi sento minacciata perché ci sono sanitari che hanno fatto scelte diverse dalle mie. Abbiamo bisogno di rimettere in moto l’Italia da tutti i punti di vista. Per fortuna il periodo più tragico del Covid è superato, abbiamo gli strumenti per affrontare la malattia. È chiaro che i fragili debbano essere maggiormente tutelati, ma dobbiamo ritornare allo Stato di diritto».Riguardo alle multe lei ha dato una scadenza, parlando della prossima settimana. Sulla rimozione degli obblighi, invece, mi pare che a livello governativo ci sia più titubanza… Eppure, come accennava, rischiamo di creare una nuova emergenza negli ospedali perché manca il personale e teniamo a casa persone sane. Nei panni del ministro della Salute, per prima cosa ci preoccuperemmo di togliere queste assurde restrizioni. I giorni passano... «Guardi, noi cerchiamo di fare tanti provvedimenti nel più breve tempo possibile ma con una struttura normativa corrispondente ai canoni costituzionali. Il tema fondamentale è che il premier Meloni ha costruito un governo in tempi record. Le commissioni non sono ancora state formate e molti ministeri non hanno ancora finito la composizione dei propri gabinetti. Lei capisce dunque che è vero che ci sono i ministri ma bisogna mettere in moto la macchina. Parliamo di un governo che ha ricevuto la fiducia dal Senato mercoledì. Detto questo credo sarà uno dei primi temi sul tavolo e la posizione di Fdi che è stata espressa da me e da tantissimi colleghi sarà un tema che porteremo al centro del dibattito».Sa perché abbiamo fretta? Perché l’obbligo dura fino al 31 dicembre. E per molte famiglie vorrebbe dire trovarsi a Natale senza stipendio e tredicesima, senza un soldo in tasca. Il tutto per una norma inutile. «Certo il tema va anche guardato dal punto di vista economico ed è uno di quelli da affrontare con assoluta priorità. In questo momento, mancando i capi di gabinetto, c’è ancora difficoltà a comunicare coi ministeri, ma le assicuro che nel momento in cui i ministri prenderanno in mano tutti i dossier questo sarà uno degli argomenti che porremo subito al centro della discussione. E sono certa che i nostri ministri avranno la sensibilità necessaria per affrontare questo tema, per assicurare alle famiglie un bel Natale».Lei sta esprimendo posizioni molto decise. Il nuovo ministro, tuttavia, in passato ha espresso visioni diverse, ad esempio sul green pass. «Non conosco personalmente il ministro, ma mi faccia dire una cosa: il ministro della Sanità non è il ministro del Covid. Ha una serie di competenze e in questa Italia la competenza principale, l’onere, sarà quello di garantire una sanità giusta da Nord a Sud senza pazienti di serie A e B, e di garantire servizi perché ancora oggi la sanità pubblica non riesce a rispondere alle esigenze dei nostri malati. Qui si può aprire un discorso infinito. Io ne ho viste di tutti i colori nel mio percorso medico, credo ci siano tantissime situazioni che debbano essere ristrutturate».Tra le varie cose manca il piano oncologico. «Certo. Il ministro si occuperà della sanità e dovrà farlo bene, e comunque avrà Fdi pronta a pungolare. Sul Covid credo ci sia stato un momento di delirio generalizzato in cui sembrava che tutti avessero perso la testa. Vedremo presto i ministri all’opera sui temi concreti, e aspetto di vedere quello che succederà sapendo che Fdi ha una posizione molto chiara a cui non abbiamo intenzione di abdicare».
Leonardo Apache La Russa (Ansa)
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)