2025-03-09
Lo zampino dell’avvocato militante
La battaglia legale contro presidenza del Consiglio e Viminale è stata sostenuta da Alessandro Ferrara, veterano del sostegno agli stranieri nelle dispute giudiziarie.Niente social né foto. Su Melting pot Europa, progetto editoriale che analizza i processi di trasformazione del fenomeno migratorio, si presenta con una bio stringatissima. Ma, nonostante schivi l’autopromozione, Alessandro Ferrara, l’avvocato che ha patrocinato, sostenuto nell’azione da Baobab Experience (Ong italiana che oppone alle politiche di frontiera e offre supporto ai migranti), la battaglia legale contro la presidenza del Consiglio e il ministero dell’Interno nel caso Diciotti, appare come il cavaliere dei diritti di rifugiati e richiedenti asilo. Dal 2003 si aggira nei palazzi di giustizia e nelle sale convegni promuovendo le sue tecniche da giurisperito dell’immigrazione. Il suo studio legale romano, più che un rifugio, è una fucina di battaglie legali in cui, in perfetto stile Ferrara, si affrontano diritti umani, cittadinanza, protezione internazionale e immigrazione. Dal ricongiungimento familiare alle sanatorie, fino alle domande di cittadinanza iure sanguinis, ovvero quelle per discendenza, che negli ultimi tempi hanno creato file interminabili di italo-brasiliani e italo-argentini alla ricerca di un passaporto italiano (nel 2023 sono state accolte 190.000 richieste). Se c’è una battaglia giuridica, insomma, Ferrara, codice civile alla mano, scende nell’agone. Formazione compresa. Grazie a una rete di relazioni con i colossi della difesa dell’accoglienza. Come Ius&Nomos, associazione attiva nel settore dell’aggiornamento professionale di tutti gli operatori del diritto e costituita da avvocati internazionalisti e operatori socio-legali esperti di tutela internazionale dei diritti dell’uomo. Le sue docenze quasi decennali al corso di Immigrazione e protezione internazionale patrocinato da Cir (il Consiglio italiano per i rifugiati), Oim (l’Organizzazione internazionale per le migrazioni), Unicef e Acnur (l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati), su diritto d’asilo e diritto degli Stati di controllare l’ingresso degli stranieri, hanno fornito suggerimenti a centinaia di professionisti della barricata contro l’espulsione. Nel 2012, per esempio, a Napoli era tra gli esperti dell’Asgi, l’Associazione per gli Studi giuridici sull’immigrazione (che nel 2021 ha beneficiato di 285.000 dollari donati dalla Open Society Foundation di George Soros), per il corso di formazione sull’accoglienza dei migranti forzati. Un mese fitto di lezioni sui nodi del sistema di protezione internazionale, sulla tutela dei richiedenti asilo e sulla direttiva dei rimpatri. I suoi commenti alle sentenze, anche quelle internazionali, sono onnipresenti sui siti web degli avvocati avanguardisti dell’accoglienza. Dalla sentenza Richmond, che condannò l’Italia «per la privazione illegittima della libertà personale» di cinque stranieri, a casi scuola di ingiusta detenzione nei Cpr, fino all’inespellibilità degli apolidi. E se c’è un’organizzazione che si batte per i migranti, è probabile che spunti il nome dell’avvocato Ferrara. La collaborazione con Baobab Experience ne è la prova concreta. Ma non è l’unica. Basta fare una ricerca sul Web per imbattersi nei suoi successi professionali. A Benevento, per esempio, ha ottenuto la condanna della Prefettura per l’illegittima revoca dell’accoglienza a un nigeriano, mentre a Roma a soccombere è stata la questura di Roma, che aveva negato il rinnovo del permesso di soggiorno a un maliano che non aveva integrato la sua residenza anagrafica con una esistente. Tribunale che vai, avvocato Ferrara che trovi.
Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Imagoeconomica). Nel riquadro il programma dell'evento organizzato da La Verità
Charlie Kirk con la moglie Erika Frantzve (Getty Images)
L’AIE cambia idea, niente picco di domanda. Tassonomia Ue, gas e nucleare restano. Stagione atlantica avara di uragani. La Germania chiede più quote di emissione. Cina in ritardo sul Net Zero. Maxi-diga in Etiopia.