
Il lockdown chiuse in casa 60 milioni di persone. Fu una scelta insensata, come per i vaccini, però le toghe negano i risarcimentiL’11 marzo va ricordato per il sequestro, avvenuto 5 anni fa, di 60 milioni di cittadini italiani, bambini inclusi. Una solerte magistratura ha già dichiarato che non ci tocca nessun risarcimento. Il lockdown con cui è stato sequestrato il popolo italiano non aveva nessun senso e in effetti in molte nazioni non è stato adottato. In Germania per esempio sono state chiuse le scuole e parecchi negozi, ma si raccomandava in continuazione alla popolazione di stare all’aria aperta almeno due o tre ore al giorno per correre o camminare ovviamente senza mascherina, dato che l’esposizione alla luce solare e il movimento potenziano il sistema immunitario. Qui i furbetti della passeggiata sono stati inseguiti e braccati da poliziotti, carabinieri, droni ed elicotteri che nessuno di noi ha mai visto a disturbare l’attività degli spacciatori o delle meravigliose borseggiatrici che rendono così emozionante il nostro viaggio in metropolitana. Con la complicità di alcuni medici facenti parte del cosiddetto Comitato tecnico scientifico sono state spacciate per mediche e scientifiche decisioni puramente politiche i cui scopi erano tre. Il primo è stato danneggiare e terrorizzare la popolazione con misure talmente insopportabili da far accettare qualsiasi cosa per uscire dall’incubo, inclusa la somministrazione di vaccini pericolosamente sperimentali. Il tasso di guarigione della malattia secondo i dati del 2020 era di 99,99% sotto 19 anni, del 99,98% dai 20 ai 29 anni, del 99,96% tra i 30 e 39 anni, del 99,91% tra i 40 e 49 anni, del 99,73% tra i 50 e 59 anni, del 99, 41% tra i 60 e 69 anni, del 97,6% al di sopra dei settant’anni (Leonardo Guerra, Covid 19, Agenda 20/30 inganno criminale). Una malattia con altissimo tasso di guarigione è stata presentata come la peste nera. La malattia era perfettamente curabile mediante il protocollo disponibile già dal marzo 2020, ma è realtà dal 2003, perché era un protocollo analogo a quello usato per la malattia simile Sars, costituito da farmaci molto collaudati e a bassissimo costo cui si è aggiunto nell’aprile 2020 il plasma iperimmune, ottimo ed economico, del dottor Giuseppe De Donno. Questi farmaci sono stati boicottati, disapprovati dagli ordini dei medici, censurati suoi social (la mia pagina Facebook è stata chiusa tutte le volte che li ho nominati), derisi da giornalisti e prezzolati semianalfabeti ampollosamente chiamati fact checker, ignorati dal ministero nonostante un enorme numero di segnalazioni. A volte vietati. L’idrossiclorochina è stata calunniata in un articolo pubblicato da The Lancet, poi ritrattato. Il secondo scopo è stato rendere la popolazione malleabile. La popolazione è stata reclusa, impoverita, colpevolizzata, terrorizzata. Questo l’ha resa straordinariamente obbediente a ordini folli, e ha creato un odio isterico e tragico verso i dissidenti. Come ha teorizzato Gustave De Bon (Psicologia delle folle) e come hanno raccontato Primo Levi (Se questo è un uomo) e Alexandr Solzenicyn (Arcipelago Gulag), per spezzare un popolo non basta che gli ordini siano draconiani, è fondamentale che siano stupidì. Con la complicità dei medici del cosiddetto Cts sono state imposte regole irrazionali controproducenti e contraddittorie. Il virus sarebbe stato fermato da banchi a rotelle. Non si poteva andare in strada nel terrore di sputarsi addosso il virus gli unì con gli altri ma si poteva cantare tutti insieme sui balconi alla stessa ora sputando quindi il virus sul piano di sotto. Il caffè in piedi, ma non seduti. Ci si poteva togliere mascherina che salvava da una malattia respiratoria per fumare. Il terzo scopo è stata la digitalizzazione. La didattica a distanza ha reso semianalfabeti gli studenti e li ha addestrati all’uso di computer e cellulari. Quando si annoia uno studente che ha in mano un quaderno fa un disegno, oppure comincia una poesia o un racconto. Se ha in mano un computer quando si annoia va su YouTube, Netflix e You Porn. Una persona dipendente da pornografia può essere facilmente rinchiusa in casa, o in un qualche luogo che lo Stato ha deciso essere la sua casa, purché abbia un computer e una connessione Internet. Tutto quello che è successo ha quindi favorito il passaggio alla cosiddetta agenda 2030, non possiederai niente e sarai felice. L’11 marzo del 2020 non è stata contrastata un’epidemia. Al contrario è stato fatto tutto il necessario per abbattere il sistema immunitario della popolazione. La reclusione, l’allontanamento della luce solare, la sedentarietà abbattono il tasso di vitamina D e quindi sistema immunitario. A tutto questo si aggiungono i danni da vaccino quando poi vaccini sono arrivati. I vaccini sono stati testati in maniera insufficiente nei trial clinici. Sono stati occultati dati clinici sperimentali di fondamentale importanza, nascondendole alla comunità medica e alla popolazione. Il vaccino è stato prescritto a sotto popolazioni, donne in stato di gravidanza, bambini, anziani, e persone con altre patologie, i cosiddetti fragili, per il quale non era stato testato. Non sono state messe in atto strategie di farmaco sorveglianza. Anzi: i danni da vaccino sono stati liquidati ritenendoli non correlati alla vaccinazione. Non è stato dato nessuno strumento per diagnosticare i danni da vaccino, anzi i medici sono stati dissuasi dal segnalare. In Italia il vaccino ha avuto diverse segnalazioni nella sua prima fase di somministrazione, perché era somministrato ai medici, e loro segnalavano. Dopo di che, le segnalazioni sono crollate. Non è stata sponsorizzata nessuna indagine scientifica che esaminasse i danni da vaccino. Sono state delegittimate e punite, nel mio caso con la radiazione, tutte le critiche ai vaccini, etichettate come disinformazione antiscientifica. È stata promossa l’idea assurda che un tipo di farmaco che non ha nessuna capacità di evitare il contagio della malattia, potesse portare all’immunità di gregge così da colpevolizzare, punire, privare dello stipendio, affamare e multare tutti dissidenti. Sono state pubblicate ricerche scientifiche scadenti per sostenere la vaccinazione di massa. Farmaci sicuri ed efficaci come idrossiclorochina e ivermectina sono stati demonizzati, demonizzato il plasma iperimmune. Sono stati imposti farmaci che avevano scritto su foglietto illustrativo che non f sono conosciuti gli effetti a distanza e che non sono stati studiati gli effetti sulla cancerogenesi e teratogenesi. Invece che un antigene neutro è stata scelta la proteina Spike che è tossica, tossica per il cervello, tossica per il cuore, tossica per le donne in gravidanza e per i loro bambini, tossica per le gonadi, causa nevriti e micronevriti, causa trombosi e microtrombosi. Causa il cancro o ne accelera il decorso. Causa miocarditi, pericarditi, infarti, aritmie. Causa demenza o ne anticipa il decorso. Causa diabete, è tossica per la retina. Causa soprattutto morte improvvisa, che i medici hanno ribattezzato malore improvviso e per la quale non chiedono l’autopsia.
2025-12-02
Su Netflix arriva «L’amore è cieco», il reality che mette alla prova i sentimenti al buio
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«L’amore è cieco» (Netflix)
Il nuovo reality di Netflix riunisce single che si conoscono senza vedersi, parlando attraverso cabine separate. Solo dopo dieci giorni al buio possono incontrarsi e capire se la sintonia nata dalle parole regge alla realtà.
L'amore è cieco, sulla cui locandina campeggiano sorridenti Fabio Caressa e Benedetta Parodi, dovrebbe portare con sé un punto di domanda: qualcosa che lasci aperto agli interrogativi, al dubbio, all'idea che no, l'amore possa avere bisogno di vederci benissimo. Lo show, il cui titolo rievoca la saggezza (presunta) popolare, cerca di provare empiricamente la veridicità del detto. Non è, dunque, un dating show canonico, in cui single stanchi della propria solitudine si mettano a disposizione di chi, come loro, voglia trovare una controparte per la vita.
Le nuove foto di Andrea Sempio davanti a casa Poggi nel giorno del delitto riaccendono il caso e scatenano lo scontro mediatico. Mentre la rete esplode tra polemiche, perizie discusse e toni sempre più accesi, emergono domande che le indagini dell’epoca non hanno mai chiarito: perché nessuno ha registrato questi dettagli? Perché certi verbali sono così scarni? E soprattutto: come si intrecciano queste immagini con il DNA compatibile con la linea paterna di Sempio?
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- Il caso della famiglia del bosco ha portato molti commentatori a ribadire che la prole non appartiene ai genitori. Peccato che quando si tratta di farne compravendita o di ucciderli nel grembo se ne dimentichino sempre.
- La famiglia Trevallion ha spiazzato gli analisti perché trasversale a categorie tradizionali come ricchi contro poveri o colti contro ignoranti. E la gente li ama più delle istituzioni.
Lo speciale contiene due articoli.
Va molto di moda ribadire che i figli non appartengono ai genitori. Lo ha detto Fabio Fazio chiacchierando amabilmente con Michele Serra nel suo salotto: entrambi concordavano sul fatto che i bambini non sono oggetti e devono essere liberi, semmai indirizzati da famiglie, scuola, istituzioni. Lo ha ripetuto ieri sulla Stampa pure lo scrittore Maurizio Maggiani, in prima pagina, prendendosela con la famiglia del bosco e con quello che a suo dire è il delirio dei due genitori. «Non ho nessuna ragione per discutere delle scelte personali», ha spiegato, «non finché diventino un carico per la comunità, nel qual caso la comunità ha buoni motivi per discuterle. Mi interessa invece proprio perché non si tratta di scelta personale, visto che coinvolge i figli, e i figli non sono sé, non sono indistinguibili da chi li ha generati, ma sono per l’appunto altri da sé, individualità aventi diritti che non discendono da un’elargizione dell’autorità paterna o materna, così come sancito dalla Costituzione e dalla convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza».
Ecco #DimmiLaVerità del 2 dicembre 2025. Con il nostro Fabio Amendolara commentiamo gli ultimi sviluppi del caso dossieraggi.






