2019-12-01
L’islamico che voleva fare una strage fermato da un galeotto e da uno chef
Il terrorista di Londra Usman Khan era stato condannato nel 2012, ma aveva scontato solo metà pena. L'Isis rivendica: «È un nostro soldato». Tra gli eroi del ponte l'assassino di una disabile e un cuoco armato di corno.Un fondamentalista islamico fermato, dopo aver accoltellato a morte due persone e prima che venisse freddato dalla polizia, da un ergastolano e uno chef armato di zanna di narvalo (un incrocio tra una balena e un unicorno). È accaduto venerdì pomeriggio sul London Bridge, il famoso ponte della capitale britannica. Usman Khan, 28 anni, seguace del predicatore Anjem Choudary (condannato per aver fatto proselitismo per lo Stato islamico, ma uscito dal carcere a ottobre dell'anno scorso), era infatti in libertà vigilata, con tanto di braccialetto elettronico, al momento dell'attentato. L'Isis, rivendicando l'attacco, lo ha definito «uno dei nostri combattenti ha colpito un Paese della coalizione». Nel 2012 fu condannato assieme ad altre otto persone per aver pianificato un attentato a Londra: il gruppo di jihadisti di origine pakistana e bengalese, descritti dal giudice come vicini ad Al Qaeda, voleva far esplodere la Borsa di Londra con una bomba nei bagni. Inoltre, stavano raccogliendo nelle comunità islamiche fondamentaliste della capitale fondi da inviare a un campo di addestramento terroristi in Pakistan. A casa dei nove furono trovate anche alcune pubblicazioni jihadiste. Tra queste, una dal titolo Come fare una bomba nella cucina di tua madre. Tre furono condannati a otto anni e dieci mesi di carcere per terrorismo, mentre Khan, all'epoca ventenne, ricevette una pena di otto anni. E dallo scorso dicembre era in libertà vigilata.Furono indagini «significative e complesse», che coinvolsero oltre 1.000 agenti. «Se non avessimo preso provvedimenti, le loro azioni avrebbero potuto provocare gravi perdite e molti morti», dichiarò all'epoca uno degli investigatori. Tra gli obiettivi, l'ambasciata degli Stati Uniti a Londra, la sinagoga e la sede di Scientology, ma anche la casa dell'allora sindaco, oggi premier, Boris Johnson (che oggi si dice sconcertato perché l'uomo «Aveva scontato solo metà pena») e quella di alcuni rabbini.vittime del casoUna delle due vittime dell'attacco al London Bridge è stato identificato ieri: Jack Merritt, 25 anni, laureato in giurisprudenza all'università di Manchester. Aveva proseguito gli studi all'università di Cambridge, dove aveva lavorato presso il dipartimento di criminologia. Lì aveva maturato la convinzione della necessità della riabilitazione dei detenuti. Lavorava, infatti, per Learning togheter, l'iniziativa che ieri aveva organizzato la conferenza alla Fishmongers' Hall, il primo posto in cui Khan ha colpito.E come il suo predicatore di riferimento, Choudary, anche Khan si era sottoposto a riabilitazione. Non è ancora noto se fosse stato ammesso alla conferenza, ma secondo il suo avvocato aveva chiesto di entrare nel programma di deradicalizzazione. Per questo si sarebbe trovato venerdì pomeriggio alla Fishmongers' Hall. Si è presentato lì con due coltelli da cucina assicurati con del nastro adesivo alle mani. Ma non aveva fatto i conti con gli altri presenti: è stato circondato da persone che non hanno esitato a reagire. Come un ergastolano, James Ford, 42 anni, condannato per aver ucciso una ragazza disabile, che è intervenuto in soccorso di una donna ferita. Tra coloro che sono stati ribattezzati gli «eroi del London Bridge», anche uno chef polacco che con un cimelio esposto nella sala della conferenza, una zanna di narvalo lunga due metri, si è lanciato all'inseguimento dell'aggressore. Poi è intervenuta la polizia che, vedendo il finto giubbotto esplosivo, ha deciso di far fuoco.arrestato un uomo all'ajaUn coltello è stata l'arma utilizzata, sempre venerdì, a L'Aja. Poche ore prime dell'attacco al London Bridge, infatti, nella città olandese un uomo ha pugnalato tre minorenni, un ragazzo di 13 anni e due ragazze di 15 anni, che sono stati già dimessi dall'ospedale. Le autorità locali, che avevano datto subito il via alla caccia all'uomo che ha seminato il panico a Grote Marktstraat, ieri sera hanno arrestato un uomo di 35 anni senza fissa dimora. E hanno iniziato a interrogarlo. La descrizione del sospettato diffusa dopo l'attacco, scriveva ieri la stampa olandese, si sarebbe rivelata «errata dopo l'arrivo di nuove informazioni». Rimane ignoto al momento il movente del gesto.Sempre venerdì la stazione Gare du Nord a Parigi è stata parzialmente evacuata, dopo che la polizia aveva trovato nella borsa di un viaggiatore un pezzo di artiglieria definito «inerte». Dopo una quarantina di minuti la situazione è tornata alla normalità, ma sembra che in Europa sia tornata la paura del terrorismo con la «jihad dei coltelli». Ieri mattina, all'indomani degli attacchi di Londra e l'Aja, il Comitato di analisi strategica antiterrorismo ha organizzato una riunione straordinaria al Viminale. È un periodo delicato questo dal punto di vista della sicurezza nazionale, visti i turisti e il periodo prenatalizio. C'è «massima attenzione» e serrato «monitoraggio» da parte degli apparati antiterrorismo italiani, hanno fatto sapere le autorità spiegando la necessità di mantenere alta la guardia per prevenire eventuali azioni di «lupi solitari» intenzionati a colpire in nome del jihad, come avvenuto venerdì nella capitale britannica.