2023-04-16
«Basta trucchi per restare in Italia»
Marco Lisei (Imagoeconomica)
Il senatore di Fdi Marco Lisei propone limiti rigidi alla protezione speciale: «Con l’emendamento velocizziamo la concessione dei permessi a tutti gli immigrati che ne hanno diritto».«L'obiettivo è quello di evitare di concedere la protezione a chi non ne ha diritto, con sanatorie per clandestini che, di fatto, incentivano le partenze e siamo fermamente convinti che questa sia la ricetta per un tipo d'immigrazione esclusivamente regolare». Marco Lisei, senatore di Fratelli d'Italia, è tra i promotori della proposta di modifica del Decreto Cutro (in discussione nella commissione Affari costituzionali del Senato) tramite un subemendamento che prevede riforme stringenti sulla protezione speciale, e taglia corto sulle accuse che piovono da chi vorrebbe lasciare le cose come stanno.Ovviamente la vostra proposta non piace ai riformisti e ai buonisti. Avete sollevato un polverone. «Con un documento molto articolato riteniamo di riuscire a dire basta a quelle politiche che pretendono di concedere permessi di soggiorno e cittadinanza anche a chi non presenta alcun requisito e che invece tramite vari escamotage prima o poi in passato riusciva in qualche modo a restare in Italia».L'ha definita «tana libera tutti».«Era l'idea di una certa sinistra che con leggi troppo permissive dava la possibilità a chiunque di trovare il modo per restare in Italia e la protezione speciale era il refugium peccatorum di tutti coloro i quali non si trovavano nelle altre condizioni. Era, insomma, la sanatoria per chi non aveva i requisiti per la protezione internazionale».Ora però vi accusano di far crescere il numero degli irregolari e contemporaneamente di far lievitare il contenzioso. «Con la riforma si metterà un bel cartello che farà capire bene che in Italia si potrà entrare solo legalmente, attraverso il sistema dei flussi, oppure se si fugge davvero da disgrazie, guerre o calamità. E in realtà questi interventi legislativi vanno anche nella direzione della velocizzazione del rilascio (ma anche del diniego) dei permessi di soggiorno, colmando un altro pesante gap: finora si presentava una richiesta di protezione internazionale e poi una risposta arrivava dopo quattro anni, nel frattempo il richiedente per tutto quel tempo era libero di girare sul territorio».E se nel frattempo lo si espelleva arrivavano i rimbrotti Ue o ci si esponeva alle bacchettate della Corte europea dei diritti dell’uomo.«Diciamolo chiaramente, la protezione speciale era un'anomalia italiana. Così, invece, ci adeguiamo alla legislazione degli altri Paesi. Il messaggio che vogliamo dare è molto chiaro, ed è rivolto ai tanti clandestini che pensano di toccare il suolo italiano e ottenere automaticamente la possibilità di restare in Italia». Dalle opposizioni le hanno bollate come «scelte che nulla hanno a che fare con l’umanità» e che «sono figlie di una pericolosa demagogia».«In realtà cancellano l'ipocrisia. Quell'accogliamo chiunque si traduceva sempre in persone che poi finivano a delinquere, se non addirittura nelle mani della criminalità organizzata, oppure ai margini della società e abbandonate a se stesse a morire di fame o con un cappello in mano. Questa non era accoglienza. Era solo ipocrisia. Abbiamo semplicemente detto basta». E a chi vi accusa di colpire così chi rischia la propria sicurezza se dovesse essere espulso cosa rispondete?«La sicurezza di queste persone l'ha messa a rischio chi, con l’operazione Mare Nostrum, per esempio, ha ottenuto dei picchi di sbarchi e automaticamente anche di morti. Perché, questo dobbiamo ricordarlo, a più partenze corrispondono sempre più morti in mare. E non ce lo dice nessuna ideologia, ma la statistica. Inoltre, il messaggio chiaro che si lanciava, ovvero poter ottenere prima o poi un permesso di soggiorno, ha indubbiamente da un lato favorito le partenze e dall'altro anche i naufragi. Mettendo questo punto fermo, che comprende anche la velocità nelle espulsioni, invece, siamo certi di limitare le partenze».Per questo prevedete di incrementare il numero di Centri per il rimpatrio?«Ovvio. Sono pochi. E ci sono regioni, come l'Emilia Romagna, per esempio, che non ne sono provviste, perché l'unico Cie (i vecchi Centri per l'identificazione e l’espulsione, ndr) che c’era a Bologna è stato trasformato in un hub per l'accoglienza. Per questo tra gli obiettivi dello stato di emergenza e del decreto Cutro c'è anche quello di rinforzare i Cpr, che nel corso degli anni sono stati completamente depotenziati».C’era anche chi parlava di frizioni nella maggioranza.«Con gli alleati c'è stato un franchissimo rapporto di collaborazione. Su tutte le dietrologie che si sono fatte negli ultimi giorni posso dire che si tratta di fantasia pura. Ci abbiamo messo un po' di tempo a elaborare il documento non perché ci fossero contrasti, come si leggeva sulla stampa, tra chi avrebbe voluto stringere di più e chi invece avrebbe spinto per moderare, ma semplicemente perché si tratta di un lavoro molto tecnico. Mi sento di poter affermare che c'è una totale condivisione sull'abolizione della protezione speciale, anche perché va incontro a quello che ha detto il presidente del Consiglio alla Camera solo poche settimane fa».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.