2024-11-08
Liceo occupato, la preside fischietta
Altro blitz all’Albertelli di Roma, già devastato nel 2021. La dirigente lascia fare e tratta un’autogestione soft. Al Cavour, invece, stop a consegne di cibo e musica a ricreazione.Novembre è il mese delle occupazioni scolastiche e ad aprire le danze è il liceo classico Pilo Albertelli di Roma. A intestarsi la protesta è il gruppo studentesco Osa, che ha chiamato alla mobilitazione tutti gli studenti del classico dell’Esquilino. Ma a suggerire come fare una contestazione legittima ci ha pensato la dirigente scolastica con la quale i ragazzi affermano di avere un «ottimo rapporto». Martedì infatti un gruppo di studenti del liceo ha transennato la scuola e srotolato lo striscione che dichiarava l’occupazione. Secondo i giovani del collettivo Metamorfosi, erano poco più di un centinaio sui circa 600 studenti dell’istituto. Gli occupanti hanno già spiegato che questa protesta è diversa dalle altre, ma al tempo stesso hanno confermato che «l’occupazione al Pilo Albertelli è una tradizione», ovvero come nei due anni precedenti sono i primi a occupare. Primato anche nelle proteste per i danni causati: nel 2021 gli occupanti, nella piena illegalità, devastarono mobili e arredi scolastici, sporcarono i muri e danneggiarono macchinette, teche e poltrone. Danni che preoccupano i presidi della Capitale, soprattutto dopo l’occupazione di un altro liceo, il Gullace, zona Cinecittà, che si è concluso con danni per atti vandalici costati 2 milioni di euro.Stavolta, per evitare il peggio all’Albertelli, la dirigente scolastica, Rosa Palmiero, ha proposto agli studenti una cogestione o un’auto gestione, trasformando cioè l’occupazione illegale in una contestazione «legittima». Modalità d’altri tempi, verrebbe da dire, ma tant’è: in una nota pubblicata sul sito della scuola la preside ha invitato a leggere le motivazioni degli studenti. Si parla di un’occupazione «politica», non un’azione contro la dirigenza dell’istituto quindi, ma una protesta decisa per opporsi alle scelte del governo Meloni e all’attuale modello scolastico che li penalizzerebbe. Tra le motivazioni della mobilitazione anche il no alle guerre e la volontà di esprimere solidarietà al popolo palestinese.Per un più prosaico delivery di cibo invece è scontro tra studenti e preside del Cavour, lo storico liceo scientifico affacciato sul Colosseo ai primi posti nella classifica delle migliori scuole. La preside Claudia Sabatano è intervenuta con due circolari per far rispettare le regole dell’istituto ed evitare ricreazioni selvagge e delivery: divieto di ordinare cibi da asporto durante l’orario scolastico e divieto di fare ricreazione con musica con casse acustiche e soprattutto con sigarette all’interno dei locali. Gli studenti infatti, oltre a fumare, ordinavano pizza e bibite e si facevano recapitare tutto all’ingresso. Il clima è piuttosto teso: la Sabatano non vuole fumo e pizza, gli studenti insistono sulla consegna a domicilio della «merenda». Nel frattempo stanno organizzando un’assemblea d’istituto proprio per ricostruire il dialogo con la preside. Perché si sa, gli studenti vogliono essere ascoltati, ascoltare un po’ meno.
Ecco #DimmiLaVerità del 30 ottobre 2025. Ospite la senatrice calabrese della Lega Clotilde Minasi. L'argomento del giorno è: "La bocciatura del ponte sullo Stretto da parte della Corte dei Conti"