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I vescovi hanno dubbi pure sul presepe
Ansa
Il Papa difende la natività: «Un dono di luce per un mondo che ha bisogno di speranza». Invece «Avvenire», quotidiano della Cei, si interroga se essa debba includere migranti e «marginali» . Scordando l’unico elemento essenziale: il Mistero dell’Incarnazione.

Mentre papa Leone XIV ci dice che il presepe è «un dono di luce per il nostro mondo che ha tanto bisogno di poter continuare a sperare», nello stesso giorno il quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, dedica - con richiamo in prima - una pagina intera intitolata «Presepe, attualità o tradizione?», dove ci si interroga se quella ricostruzione ideata nel 1223 a Greccio da San Francesco sia ancora valida per il nostro tempo. E poi si chiedono, sempre i medesimi vescovi, dai più ai meno importanti, perché si svuotano le chiese e i fedeli appaiono disorientati... Mettiamo il caso di un fedele che sia abbonato ad Avvenire e anche a Vatican News che lo aggiorna sui pronunciamenti del Papa e, lo stesso giorno, legga ambedue. Capirete bene che o gli prende lo sconforto, o non ci capisce più nulla o ancora, consapevole che la Chiesa cattolica è gerarchica, dà ragione al Papa e se ne frega del dibattito di Avvenire. Soluzione, questa, più sana e più giusta.

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