2024-08-04
L’Iba premia la Carini e fa arrabbiare il Cio. Lei fiuta la trappola e dice «no» ai soldi
L’Associazione di boxe: «Per noi è come se Angela avesse vinto». Il Comitato olimpico attacca. Poi il rifiuto di atleta e federazione.Nella boxe mondiale c’è un problema molto più grande del sesso (per altro al momento fuori discussione) della venticinquenne algerina Imane Khelif. Stiamo parlando dell’International boxing federation (Iba), la federazione pugilistica internazionale che gestisce il pugilato Elite, quello che un tempo veniva definito dilettantistico. Nel 2023 il Comitato olimpico internazionale le ha tolto il riconoscimento. Un’esautorazione che bissa quella di Tokyo dove il torneo di pugilato a cinque cerchi è stato organizzato direttamente dal Cio. Nonostante questo, ieri l’Iba si è inserita nella polemica del momento annunciando di voler assegnare 50.000 euro alla pugilatrice azzurra Angela Carini, dopo la sconfitta con la Khelif, «come se fosse una campionessa olimpica». Altri 25.000 a testa sono stati offerti al tecnico dell’atleta campana e alla Federazione pugilistica italiana. «Non potevo guardare le sue lacrime» ha detto ispirato il presidente dell’Iba, il russo Umar Kremlev. «Non sono indifferente a queste situazioni e posso assicurare che proteggeremo ogni pugile. Non capisco perché si voglia uccidere il pugilato femminile. Solo le atlete idonee dovrebbero gareggiare sul ring, in nome della sicurezza». Ricordiamo che l’Iba effettua test di genere non meglio specificati che, quando evidenziano cromosomi XY portano alla squalifica. Come è successo agli ultimi mondiali alla Khelif e alla taiwanese Lin Yu Ting. Il Cio, invece, si limita al controllo del livello di testosterone, che è una sostanza dopante. La Fpi non è caduta nel trappolone e ha risposto a Kremlev con lo stesso piglio di Rocky Balboa davanti a Ivan Drago: «La Federazione Pugilistica Italiana smentisce quanto riportato da alcuni media riguardo l’ipotesi di accettazione di qualsivoglia premio in denaro». Nella nota non viene menzionata la Carini, poliziotta delle Fiamme oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato, ma dalla federazione fanno sapere che nemmeno l’atleta accetterà quei soldi.La Fpi ha anche smentito il ritiro dal ring che l’atleta azzurra sembrava aver annunciato in un’intervista: «Fake news, una forzatura o un’interpretazione sbagliata di una frase pronunciata in un momento di debolezza». Certo la Carini, dopo essere finita al centro dell’attenzione mediatica mondiale e aver ricevuto a favor di telecamera la carezza della premier Giorgia Meloni, difficilmente avrebbe potuto accettare i soldi di una chiacchieratissima associazione per di più presieduta da un miliardario russo. L’Iba ha organizzato il torneo olimpico della Nobile arte sino a quando, dopo numerosi scandali, nel 2016, a Olimpiade ancora in corso, vennero mandati a casa, e poi radiati per corruzione, 36 fra giudici e arbitri. L’allora presidente cinese Ching-Kuo Wu, dopo un breve interim, venne sostituito da Gafur Rakhimov, uomo d’affari uzbeko. Ma anche quest’ultimo ha dovuto dimettersi dopo essere stato inserito in una black list degli Usa come uno dei maggiori narcotrafficanti mondiali. Nel 2020 è stato eletto Kremlev, in rapporti personali con Vladimir Putin, forte dell’appoggio del colosso dell’energia Gazprom. Da allora il nuovo presidente ha orientato verso Mosca gli interessi dell’Iba e, nonostante l’invasione dell’Ucraina, ha riammesso la Russia e la Bielorussia ai Mondiali, con tanto di bandiere e inni. Di fronte a un simile spettacolo il Cio ha deciso di gestire direttamente anche il torneo di Parigi, come aveva già fatto a Tokyo, e di togliere il pugilato dal programma di Los Angeles 2028, dal momento che l’Iba non può più organizzare le competizioni olimpiche di boxe. L’unico spiraglio è il riconoscimento in tempi record della nascente World boxing, in cui è già entrata la nostra Fpi. Nel 2023, come detto, il Comitato ha espulso l’Iba dal proprio circuito e il Tas ha confermato la decisione nel 2024 perché «l’Iba non ha aumentato la sua trasparenza finanziaria» e non ha lavorato su arbitri e giudici «per garantirne l’integrità».Per tutta risposta l’associazione ha reso sempre più ricchi e attraenti i premi in denaro, promettendo di arrivare a cifre milionarie. Prima dei Giochi ha anche deciso di gratificare i medagliati di Parigi, da qui l’offerta alla Carini, nonostante la pugilatrice italiana sia stata eliminata al primo turno.Nei mesi scorsi il Cio ha avuto da ridire anche su questa mossa e, con una nota, ha sottolineato che «come sempre con l’Iba, non è chiaro da dove provengano i soldi» e ha ribadito che questo problema ha portato al ritiro.Ieri il presidente del Cio Thomas Bach ha usato parole decise, pur mantenendo toni pacati. Prima ha attaccato chi ha messo in dubbio il genere sessuale della Khelif e della Lin Yu Ting: «Abbiamo due atlete nate donne, cresciute come donne, il cui passaporto dice che sono donne e che da anni gareggiano come donne. È questa è una chiara definizione di donna, non c’è mai stato alcun dubbio sul fatto che lo fossero». E dopo aver invitato coloro che pretendono di «appropriarsi della definizione di donna» a farlo su «basi scientifiche», ha risposto al tentativo di intromissione arrivato da Mosca (Paese escluso dai Giochi): «Ciò che vediamo è che la Russia e le federazioni internazionali a cui abbiamo dovuto ritirare il riconoscimento per diverse ragioni, si sono impegnate già prima di queste Olimpiadi in una campagna diffamatoria contro la Francia, i Giochi e il Cio. Hanno fatto una serie di commenti che non voglio ripetere per non dare loro troppo credito». Bach ha concluso il suo intervento con un invito: «Se volete avere un’idea della credibilità delle informazioni provenienti da queste federazioni internazionali, non più riconosciute, vi posso suggerire di guardare i commenti che i capi di queste federazioni hanno fatto recentemente e poi di esprimere un giudizio». Farlo può essere molto educativo e racconta il livello di volgarità raggiunto, purtroppo, anche nel mondo dello sport.
Il valico di Rafah (Getty Images)
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