2024-08-11
L’escalation arriverà pure in bolletta: costo del gas ai massimi da inizio anno
L’incursione ucraina a Sudzha fa balzare il metano, con una media mensile più alta del 12,3% rispetto a luglio Ma alla stangata concorrono anche l’uso massiccio di energia a causa del caldo e il calo di export dalla Francia.Il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso in questo secondo fine settimana di agosto mostra livelli molto alti, che inevitabilmente ricadranno sulle bollette elettriche di chi ha sottoscritto un contratto di fornitura a prezzo indicizzato. Il Prezzo unico nazionale registrato sul Mercato Ipex (mercato del giorno prima, cioè per l’energia acquistata giornalmente, ovvero «spot») ha fatto registrare 129,77 euro/MWh (prezzo record dell’anno per un sabato), mentre per oggi il prezzo registrato è addirittura più alto e pari a 131,06 euro/MWh, record tra tutte le domeniche del 2024. Questo dopo che giovedì 8 agosto si era registrato il Pun giornaliero massimo dell’anno, pari a 133,75 euro/MWh. La media mensile, sinora, è la più alta dall’inizio dell’anno, ed è pari a 126,13 euro/MWh, +12,3% rispetto alla media di luglio, +22,25% nei confronti di giugno e +32,94% su maggio. A livello zonale, il prezzo massimo di ieri in Sicilia è stato di 240,75 euro/MWh, mentre il prezzo minimo è stato in tutte le zone pari a 100,69 euro/MWh. La salita dei prezzi elettrici è dovuta a diversi fattori concomitanti. Intanto, questa settimana il mercato del gas ha reagito all’escalation militare nella zona nevralgica di Sudzha, in territorio russo nella regione di Kursk, dove è situata la stazione di misurazione e compressione del gas che dalla Russia transita in Ucraina per poi arrivare in Europa. Sul mercato Ttf olandese, il contratto future più prossimo (settembre) è salito venerdì ai massimi da otto mesi a questa parte, toccando i 40,59 euro/MWh. Il contatto invernale (ottobre-marzo) è salito del 7% toccando 42,90 euro/MWh. Questo anche se non vi sono state interruzioni o diminuzioni nel flusso di gas, nonostante gli scontri in corso nell’area. La conquista della stazione di compressione del gas da parte dell’esercito ucraino rende la stessa, ora, un obiettivo militare di riconquista da parte della Russia, cosa che potrebbe portare a danni alle strutture. In realtà, l’interruzione dell’ultimo flusso residuo di gas dalla Russia via gasdotto ucraino è questione di pochi mesi, poiché l’Ucraina e l’Unione europea hanno già dichiarato l’intenzione di non rinnovare l’accordo per il trasporto del gas con la Russia, che scade il 31 dicembre prossimo. È anche vero che dal punto di vista dei fondamentali il mercato del gas è ben fornito e gli stoccaggi in vista dell’inverno sono in via di riempimento senza alcun tipo di problema. Anzi, gli stoccaggi europei, secondo i dati Gas Infrastructure Europe, sono pieni già per l’87%, in ampio anticipo rispetto al passato.Dunque, il mercato del gas viaggia al rialzo unicamente su aspettative di rischio, per una interruzione anticipata dei flussi, cosa che potrebbe portare a qualche transitoria difficoltà durante l’autunno. In quel caso, i prezzi nel breve termine potrebbero salire ancora, anche se è difficile fare previsioni. La domanda industriale di gas resta fiacca e solo in caso di temperature rigide a novembre e dicembre si potrebbero verificare rialzi significativi. Sui prezzi dell’energia elettrica di questo fine settimana influiscono però anche altri fattori. Da una parte il caldo, che fa aumentare il consumo di energia da condizionatori, pur in presenza di una domanda industriale in fisiologico calo da periodo di ferie. Dall’altra, i tagli alle esportazioni da parte della Francia, con il gestore di rete francese (Rte) che ha comunicato una minore disponibilità di capacità di trasporto di energia dalla Francia verso l’Italia. Tale situazione si protrarrà sino all’8 settembre almeno, ha comunicato Rte. Inoltre, a prescindere dai vincoli di rete, è possibile che l’aumento della domanda in Francia (oltre che questioni di sicurezza del sistema) riduca l’energia disponibile da quel Paese per l’esportazione. Senza l’energia nucleare francese a prezzi più bassi, il sistema elettrico italiano deve ricorrere a un aumento della produzione nazionale per soddisfare la domanda. Un aumento di questo tipo può essere fornito solo dagli impianti a gas, in particolare nelle ore del tardo pomeriggio, quando cala la produzione fotovoltaica. Nel complesso, comunque, resta l’asimmetria di fondo del sistema elettrico italiano. Ancora dipendente dalle importazioni di energia nucleare dalla Francia e dalla Svizzera, con una scarsa flessibilità della domanda, il sistema elettrico nazionale è diviso in zone di mercato le cui caratteristiche (domanda, impianti presenti, tecnologie di produzione, concorrenza) permettono ai produttori di attuare sul mercato del giorno prima e sui mercati secondari determinate strategie di offerta, del tutto legittime, tese a massimizzare i profitti. La congiuntura relativa al gas era tranquilla fino a pochi giorni fa, anche se i prezzi erano in leggero aumento da qualche giorno. Ora diventa importante e ha riflessi più decisi sui prezzi di mercato, anche se per l’Italia dal punto di vista della fornitura fisica non ci sarebbero problemi, cioè il gas non mancherà. I problemi per l’Italia, nel caso di interruzione improvvisa dei flussi, si avranno indirettamente, sui prezzi al Ttf, che ancora è il riferimento di molti contratti di approvvigionamento e di fornitura.
Jose Mourinho (Getty Images)