2021-10-31
Le Maire incontra l’amico Gualtieri per parlare di multiutility e aziende
Bruno Le Maire e Roberto Gualtieri (Ansa)
Giustizia: Marta Cartabia spinge per accelerare i tempi sull'estradizione dei terroristi rossi.Le trattative sugli accordi bilaterali per il Trattato del Quirinale tra Francia e Italia si sviluppano anche all'interno del perimetro del G20. A lato degli incontri istituzionali di questi giorni, infatti, tra i due Paesi si stanno portando avanti partite delicate su economia e giustizia. Di stretta attualità è stato l'incontro di ieri tra il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, e Roberto Gualtieri, nuovo sindaco di Roma ma soprattutto ex ministro dell'Economia con l'ultimo governo Conte. «Un'occasione per parlare di ruolo strategico della città nell'Unione europea». Così è stato presentato il bilaterale tra i due vecchi amici che hanno avuto ripetuti incontri durante tutto il 2020, prima dell'arrivo di Mario Draghi e Daniele Franco. Ma a quanto risulta alla Verità, oltre che parlare di Roma e della vittoria del Partito democratico, Le Maire e il nuovo sindaco hanno affrontato anche le partite economiche più delicate sull'asse Francia e Italia, da Telecom (dove Vivendi ha il 24%) a Generali. Proprio su quest'ultimo capitolo ora Gualtieri, da sindaco, è diventato di fatto uno dei nuovi portavoce del salotto buono romano. Non a caso c'è chi ha fatto notare che, prima dell'incontro con Le Maire, il primo cittadino pochi giorni fa abbia incontrato anche Raffaele Ranucci. L'ex senatore del Pd, molto vicino alla famiglia Caltagirone, è già stato indicato dai quotidiani come possibile nuovo amministratore delegato di Acea, la multiutility che vede tra i suoi azionisti anche i francesi di Suez. Durante la sua permanenza al Mef, la Francia è sempre stata più che accontentata dall'ex ministro dell'Economia. Porta la firma di Gualtieri, con l'aiuto decisivo del direttore generale Alessandro Rivera, infatti, la cessione di Borsa Italiana a Euronext. Da mesi ormai sventola bandiera francese su Piazza Affari, come si è visto nella formazione dei nuovi consigli di amministrazione delle partecipate della società che gestisce il mercato finanziario italiano. Fu Gualtieri a portare avanti le trattative anche grazie ai buoni rapporti con l'amministratore delegato di Euronext, Stéphane Boujnah, ex consigliere dell'ex ministro socialista Domenique Strauss Khan. La partita di Borsa italiana è stata infatti chiusa anche grazie al gruppo dei socialisti europei, a favore chiaramente dei francesi. Dal prossimo piano industriale di Euronext si capirà quale sarà l'impatto sull'Italia, dal momento che i sindacati di Borsa prevedono grossi tagli nella sede di Milano. Oltre all'economia in questi giorni si è parlato anche di giustizia. Nelle scorse ore, come anticipato dal Giornale, il ministro guardasigilli Marta Cartabia ha scritto alle Procure italiane che negli anni si sono occupate degli anni di piombo. L'obiettivo sarebbe quello di accelerare il ritorno in Italia del gruppo di nove ex terroristi rossi colpiti nell'aprile scorso da mandato di arresto proprio in Francia. Il rientro va molto a rilento, anche perché continua a mancare tutta la documentazione necessaria. Il capitolo è poi spinoso e risente dei ritardi degli ultimi 40 anni, con la copertura da parte della Francia e le lungaggini dei governi italiani. Ma qualcosa pare che stia iniziando a muoversi. Di sicuro nei nuovi accordi tra Italia e Francia ci sarà da discutere anche di questo. Il 29 settembre scorso la Corte d'appello di Parigi aveva richiesto ulteriori documenti al governo italiano per l'estradizione dei terroristi. Tra questi c'è anche il fondatore dei Proletari armati per il comunismo, Luigi Bergamin, condannato a 27 anni di carcere per i delitti commessi insieme a Cesare Battisti. A settembre era stato rinviato tutto al prossimo 5 dicembre. Ora si spera che la mossa del ministero della Giustizia acceleri la pratica.
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