2019-07-23
Lega e M5s, lite pure sull’Italia in tilt. Salvini: «Inaccettabili i no sulla Tav»
Il vicepremier attacca Danilo Toninelli, «ministro ai blocchi stradali»: «Ci sono troppe infrastrutture ferme al Mit». Luigi Di Maio: «Non ci si provi a strumentalizzare quanto accaduto per fare il tifo pro o contro la Torino-Lione».Caos in tutto il Paese per il rogo doloso di una cabina elettrica dell'alta velocità vicino a Firenze. Pista anarchica: ieri in città 26 condanne per attività sovversive.Lo speciale contiene due articoli«Bisogna portare il panico alla superficie delle cose». È la linea dei siti anarchici che esultano dopo i roghi sulla linea dell'alta velocità a Firenze, ma sembra anche quella del governo. Da qualche giorno non c'è argomento, non c'è dettaglio, non c'è colore di cravatta che non diventi immediatamente - per Movimento 5 stelle e Lega - un campo di battaglia dove differenziare le posizioni e scaricare dosi industriali di livore. Anche sull'Italia spaccata in due dopo il sabotaggio di Rovezzano la reazione è da lite condominiale, un gran volare di piatti che dà la temperatura in ebollizione, prima del possibile showdown generale.A cominciare è il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli, che da Palermo parla di treni ma sembra più preoccupato per la richiesta di un rimpasto da parte della Lega, che riguarderebbe proprio lui e il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. «Il compito di Rete ferroviaria italiana è intervenire prima possibile, come sta facendo, per far sì che questi immani disagi possano essere risolti. Quando avremo tutte le informazioni potrò rispondere». Poi Toninelli, messo alle strette da una richiesta del piddino Roberto Morassut di andare a riferire alla Camera su una vicenda accaduta da poche ore, ha uno scatto inatteso: «Chi oggi pretende che il ministro vada a riferire, deve prima chiedere al ministro dell'Interno chi sono i responsabili di questi atti dolosi che non sono accettabili».È un gratuito calcio negli stinchi a Matteo Salvini e ovviamente il vicepremier leghista, a Firenze per firmare il protocollo d'intesa con la Regione Toscana per il numero di emergenza 112 europeo, non si lascia scappare l'occasione per replicare. Fa un sopralluogo nelle zone del sabotaggio e aggiunge: «C'è il massimo impegno per assicurare i delinquenti alla giustizia. Meritano anni di galera, visto che hanno bloccato l'Italia e rovinato la giornata a molti italiani. Se sarà confermata la pista anarchica, verificheremo eventuali collegamenti con i No Tav che negli ultimi giorni hanno aggredito le forze dell'ordine». Per poi concludere al curaro: «In ogni caso da tutti i partiti e dall'intero governo ci aspettiamo una dura condanna delle violenze e un deciso sì alla Torino-Lione».Il ministro dell'Interno coglie l'occasione per rimarcare la distanza, sui temi infastrutturali, fra lui e Toninelli. «Ci sono troppe infrastrutture bloccate al ministero dei Trasporti. Il Mit deve aiutare la gente a viaggiare e non bloccare porti, aeroporti, ferrovie, tunnel, autostrade. Il vero problema è il blocco di centinaia di opere pubbliche. Non è questione di rimpasto, se uno fa il ministro ai blocchi stradali, noi siamo al governo per sbloccare le strade, non per bloccarle».La pallina torna nel campo dei grillini e la partita a tennis diventa un'esibizione muscolare di ragioni e torti nel corso della quale Rovezzano, i Frecciarossa e La strategia della lumaca (è il titolo dell'articolo di plauso agli attentatori sul sito Finimondo.org) stanno sullo sfondo. In primo piano c'è l'elettricità temporalesca della stagione più litigiosa da quando, 13 mesi fa, fu varato il governo del cambiamento. La faccenda è delicata, sul tavolo c'è di nuovo la Tav con le posizioni antitetiche dei due partner a Palazzo Chigi. E Luigi Di Maio ritiene di non dover lasciare solo Toninelli, già in difficoltà di suo in ogni situazione pubblica. «Se le ipotesi saranno confermate» scrive in un post su Facebook l'altro vicepremier, «saremmo davanti a un vero e proprio attentato allo Stato. Un atto a tutti gli effetti sovversivo che sta danneggiando migliaia di persone e lavoratori. Se la pista anarchica sarà confermata, qui c'è una banda di criminali ferma agli anni Settanta che, indipendentemente dalle idee e dalle convinzioni di ognuno, mina gli interessi del Paese. La condanna del Movimento 5 stelle è ferma, ma non si provi a strumentalizzare quanto accaduto per fare il tifo a favore o contro la Torino-Lione. L'alta velocità la prendiamo tutti i giorni, è la normalità delle nostre giornate. Anzi, l'alta velocità servirebbe anche al Sud come una Roma-Matera, capitale europea della cultura. E spero si completi prima possibile la Napoli-Bari».Per essere ancora più chiaro sulla Tav, Toninelli ha licenziato con una mail Pierluigi Coppola, uno degli esperti della Commissione istituita per l'analisi costi-benefici, per «aver violato la riservatezza rilasciando interviste non autorizzate. Soprattutto rimane un'ombra su di lui in merito al falso controdossier con numeri sballati nell'analisi costi-benefici, che gli è stato attribuito sulla stampa e di cui lui ha smentito la paternità». Motivazioni pasticciate che nascondono il vero problema: Coppola si era dissociato dalla valutazione negativa degli altri. Di nuovo Salvini su Toninelli: «Se il suo unico atto sulla Tav è licenziare il professore a favore, non ci siamo proprio». Il braccio di ferro continua su tutto. Poiché sono state avvistate due navi Ong al largo della Libia, ci si domanda se il governo andrà a casa in treno o in barca.Giorgio Gandola<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/lega-e-m5s-lite-pure-sullitalia-in-tilt-salvini-inaccettabili-i-no-sulla-tav-2639307604.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="attentato-alle-ferrovie-ritardi-di-ore" data-post-id="2639307604" data-published-at="1757926660" data-use-pagination="False"> Attentato alle ferrovie, ritardi di ore L'ultima udienza del processo ai bombaroli anarchici era fissata per le 9. Quattro ore prima, coincidenza, un attentato incendiario che i vigili del fuoco hanno valutato subito come doloso, ha fatto saltare una cabina elettrica dell'alta velocità, all'altezza della stazione di Rovezzano, nella immediata periferia di Firenze, in via Chimera, e ha bloccato tutta la linea. Treni in tilt sia verso Nord che verso Sud. Il caos. E, così, per gli investigatori, collegare l'azione incendiaria (per ora si procede per il reato di danneggiamento doloso) al processo è stato quasi naturale. Soprattutto perché gli imputati sono 28 anarchici accusati di aver piazzato la bomba di Capodanno alla libreria Bargello, considerata vicina a Casapound, attentato nel quale rimase gravemente ferito un artificiere della polizia di Stato. Alle 13, poi, è arrivata quella che gli investigatori definiscono una «rivendicazione». Sul sito web di area anarchica Finimondo.org è comparso un post dal titolo: La strategia della lumaca. Ecco il testo: «Cosa è successo? All'alba, nella prima periferia del capoluogo toscano, una cabina elettrica dell'Alta velocità si è surriscaldata al punto da andare in fiamme. Sarà stato un caso? Una coincidenza? Una vile provocazione? Oppure, più semplicemente ed umanamente, un gesto d'amore e di rabbia?». Chi è esperto di rivendicazioni anarco insurrezionaliste trova in quelle parole il link che collega il processo all'attentato. Il post anarchico continua così: «Tutto dieci giorni dopo il ventunesimo anniversario della morte di Maria Soledad Rosas, due giorni dopo il diciottesimo anniversario della morte di Carlo Giuliani e poche ore prima della prevista sentenza da parte del Tribunale di Firenze contro una trentina di anarchici». Tombola. E i giudici della Corte d'Assise di Firenze ieri hanno inflitto condanne con pene da pochi mesi fino a 9 anni e 6 mesi per 26 dei 28 anarchici imputati. La lettura della sentenza è stata interrotta dai cori e dalle urla degli anarchici presenti in aula, con le forze dell'ordine che hanno sgomberato l'aula. I giudici hanno condannato tre dei quattro anarchici accusati del ferimento dell'artificiere della polizia Mario Vece (che si è costituito parte civile e a ha chiesto un risarcimento di due milioni e mezzo di euro, riqualificando il reato di tentato omicidio in quello di lesioni personali gravissime: 9 anni e 6 mesi a Pierloreto Fallanca, 9 anni 10 mesi e 15 giorni a Giovanni Ghezzi e 9 anni a Salvatore Vespertino. Assolto per non aver commesso il fatto Nicola Almerigogna. L'accusa per i presunti attentatori era di tentato omicidio e nella requisitoria il pm aveva chiesto condanne tra i 10 e gli 11 anni. A Rovezzano gli attentatori hanno bruciato i fili della cabina elettrica volutamente in due punti diversi e danneggiato due pozzetti per bloccare il traffico di uno degli snodi più importanti d'Italia in tutte le direzioni. Risultato? Ritardi medi di 180 minuti con punte di 240 su tutto il sistema, 30 treni Trenitalia (che ha avvisato, come segnalato da un lettore della Verità, solo alle 16.57 i suoi clienti che in mattinata c'erano stati i gravi disagi) e 12 di Italo cancellati. E, soprattutto, confusione nelle stazioni. Sui treni bloccati c'erano anche molti giudici partiti da tutt'Italia per l'ultimo saluto a Francesco Saverio Borrelli. La zona della stazione di Rovezzano già in passato è stata colpita da un'altra azione dimostrativa, in quell'occasione fallita, per tentare di bloccare il traffico ferroviario. Il 21 dicembre 2014 i tecnici delle ferrovie riuscirono a spegnere l'incendio di un pozzetto elettrico nelle vicinanze della galleria di San Donato. E trovarono dalla parte opposta del tunnel, vicino a Rovezzano, una bottiglia inesplosa con liquido infiammabile, fiammiferi e diavolina appiccicati sopra. Il 2 dicembre, invece, una tanica di benzina fu trovata su una gru impiegata nei lavori dell'alta velocità nella stazione di Campo di Marte. Episodi che, però, non sono mai stati rivendicati. Questo, invece, è andato a buon fine. E in città sono apparse scritte sui muri che portano nella stessa direzione e che tengono uniti ancora una volta l'attentato e il processo: «La carta è solo carta, la carta brucerà». È stato il ministro dell'Interno Matteo Salvini a collegare un'ulteriore vicenda: «Se sarà confermata la pista anarchica, verificheremo eventuali collegamenti con i No Tav che negli ultimi giorni hanno aggredito le forze dell'ordine». D'altra parte, c'è uno strano fermento nell'area anarco insurrezionalista. L'altro giorno è uscito da un Cpr un nigeriano che in passato deteneva materiale per creare esplosivi e che mantiene contatti con l'area degli anarchici bolognesi. Per lui si è mossa una strana rete di solidarietà, che sembra portare al gruppo di anarchici che nei Cpr da un po' di tempo cerca di fare proseliti. Fabio Amendolara
Il fiume Nilo Azzurro nei pressi della Grande Diga Etiope della Rinascita (GERD) a Guba, in Etiopia (Getty Images)