2019-10-02
Le trame per calzare la Suprema pantofola
Con due anni e mezzo di anticipo sulla scadenza è partita la corsa al Quirinale. Romano Prodi, Mario Draghi, Walter Veltroni, Massimo D'Alema, Enrico Letta, Pier Ferdinando Casini, Maria Elisabetta Casellati e Marta Cartabia ne sono i protagonisti. Con il Professore finora in vantaggio per prendere il posto di Sergio Mattarella.«Come se avesse un paio di pantofole enormi che gli arrivano fino al cervello». Dalla descrizione che ne fece qualche anno fa si evince che Romano Prodi, per Beppe Grillo, è il pezzo pregiato sul carrello dei bolliti. Eppure in questi giorni il guru a 5 stelle va dicendo al suo entourage che se si dovesse votare domani per il presidente della Repubblica, il candidato migliore sarebbe proprio la Pantofola suprema, colui che per due volte battè Silvio Berlusconi nella corsa a Palazzo Chigi e fece del trasformismo un'arte. E aggiunge per buttarla sul ridere: «Meglio una mortadella che dei salami».Mancano due anni e mezzo ma sembra domani. Nelle stanze del potere la marcia d'avvicinamento al Quirinale è cominciata e i pretendenti stanno lavorando sotto traccia per non farsi sorprendere fuori posizione allo sparo dello starter. […] Il ribaltone di agosto ha tranquillizzato l'establishment romano, le parti sociali e il Vaticano: difficilmente l'erede di Sergio Mattarella sarà un uomo di centrodestra. […] Romano Prodi [è] il favorito, se non altro perché farebbe confluire i voti del Pd e quelli del Movimento 5 stelle dopo l'endorsement impressionista di Grillo […]. Oltre a Prodi, i papabili sono Mario Draghi, Walter Veltroni, Massimo D'Alema, Enrico Letta, Pier Ferdinando Casini, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Marta Cartabia. Sei politici e due tecnici, sei uomini e due donne. […] Prodi allontanerebbe definitivamente i cittadini dalle istituzioni ma sarebbe l'ideale per rappresentare la stagione attuale. È un nonno della Costituzione, è sufficientemente impolitico per galleggiare ed è un abile cuoco di minestroni, esperto nel gestire «coalizioni poderose che tenevano insieme interessi contrastanti, senza alcun collante politico: la grande finanza, le gerarchie cattoliche, i sindacati corporativi, l'estrema sinistra e i movimenti. Uno sgangherato caravanserraglio, la quintessenza del «vince ma non governa»». Parole e musica di Francesco Cossiga. […] Sarebbe una garanzia per l'Europa, non solo perché è stato commissario a Bruxelles, ma perché con lui alla guida l'Italia sarebbe un docile barboncino con il fiocchetto rosso. […] Di ben altra natura è un candidato come Mario Draghi, in uscita dalla Bce dopo un decennio da protagonista […] Sarebbe il classico uomo immagine che piace a tutti ma nessuno vuole […]. Sembra un paradosso, ma il principale problema di Draghi sarebbe il rapporto con l'Europa, o meglio con la Germania che ne condiziona i destini. […] Europeista quanto Draghi, ma molto più morbido al limite del burroso, è Enrico Letta, l'eterno attor giovane del Pd portato in palmo di mano anche dal variegato rassemblement che fa riferimento a Bruxelles. […] Il suo sponsor principale è Emmanuel Macron e questo fa impazzire Matteo Renzi che non lo voterà mai se non in cambio di una posta altissima in termini di poltrone. […] In posizione mediana stanno Walter Veltroni e Pier Ferdinando Casini, due pretendenti che si riconoscono nella frase di Greta Thunberg «mi avete rubato l'infanzia». Avendo vissuto da numeri due, hanno limiti perfetti per raggiungere una poltrona da numero uno. […] Gli ultimi tre sono outsider dichiarati. Più di tutti Massimo D'Alema, inviso a metà del Parlamento per la sua contagiosa simpatia, ma impegnato a costruire una scala di consenso. […]Le signore hanno qualche chance in più anche per la voglia di sfatare un tabù di genere. Maria Elisabetta Alberti Casellati si sta accreditando come una presidente del Senato solida e bipartisan. […] Quanto alla vicepresidente della Corte costituzionale, Marta Cartabia, è la classica risorsa delle istituzioni. […]Considerando la natura del governo, la congiuntura politica, le sponde europee a Bruxelles e gesuite Oltretevere, oggi Prodi è avanti una spanna.[…]
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)