Famiglia sotto attacco: dall'Onu a Soros e il Colle?
«Per le istituzioni nazionali e internazionali, neanche in tempo di emergenza coronavirus la famiglia ritorna al centro di politiche e investimenti. Per la Festa della Famiglia il nostro presidente Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte non hanno speso neanche una parola di sostegno sapendo che milioni di famiglie sono a rischio povertà e fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, questo mentre per la Giornata Mondiale contro l'Omofobia si sono battuti ed espressi per un "non reato" da normare e senza essere nemmeno comprovato dai dati. Ci mancava l'Onu con la sua priorità, quella di abolire marito e moglie» hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia Onlus.
«L'Onu sceglie una politica divisiva e discriminatoria per servire le lobby gay arrivando a proporre una ricetta che farebbe ridere se non ci fosse da piangere: l'abolizione dei termini «marito» e «moglie» in favore del neutro «spos*». Il tutto messo nero su bianco pubblicamente, via Twitter» hanno proseguito Brandi e Coghe.
«Purtroppo non è l'unica iniziativa che contribuisce a distruggere la famiglia. Sul portale di informazione globale Open Democracy.net, finanziato dal multimiliardario George Soros, sono apparsi diversi articoli che mirano all'abolizione della famiglia (https://www.opendemocracy.net/en/oureconomy/family-abolition-isnt-about-ending-love-and-care-its-about-extending-it-to-everyone/ e https://www.opendemocracy.net/en/oureconomy/coronavirus-crisis-shows-its-time-abolish-family/)» hanno continuato.
«I mass media poi non fanno che puntare sul possibile aumento dei divorzi a causa del lockdown. Ma perché questo grande attacco alla famiglia?» ha concluso la nota di Pro Vita e Famiglia.