2023-07-14
Le banlieue violente fanno paura: i francesi non festeggiano il 14 luglio
Dopo le ultime devastazioni, Emmanuel Macron ha militarizzato la ricorrenza della presa della Bastiglia proibendo persino la vendita di fuochi artificiali. Intanto è stata consegnata all’Eliseo una busta con dentro un dito umano.A causa delle sommosse scatenate nei giorni scorsi da orde di giovani venuti dalle banlieue, quest’anno la Francia ha vissuto una vigilia della festa nazionale del 14 luglio in stato di massima allerta. Tradizionalmente, la sera del 13 luglio o del 14, in molti Comuni francesi, si tengono spettacoli pirotecnici per festeggiare la presa della Bastiglia del 1789 e la «Festa della Federazione» del 1790. L’evento dovrebbe essere un momento conviviale che segna l’inizio delle vacanze per molti francesi ma, nel 2023, è caduto meno di due settimane dopo gli episodi di guerriglia urbana provocati dalla morte, durante un controllo stradale, di Nahel M., un diciassettenne già noto alle forze dell’ordine per varie infrazioni.Nelle stanze di bottoni francesi, la vigilia della festa nazionale è stata vissuta con apprensione visto che governo e prefetture hanno annunciato varie misure per impedire gli assembramenti di folla. Il ministro dell’interno Gérald Darmanin ha annunciato un dispositivo di sicurezza «eccezionale» che ha coinvolto 130.000 agenti, tra poliziotti e gendarmi. Al loro fianco anche 40.000 pompieri. Da Vilnius, dove si trovava per il vertice Nato, anche Emmanuel Macron aveva già promesso «la più grande determinazione» nell’intervenire «se ci fossero altre violenze». Alle misure annunciate alla vigilia della festa nazionale va aggiunto anche il divieto di «vendita, possesso, trasporto e utilizzo di articoli pirotecnici», disposto da un decreto del 9 luglio emesso dal primo ministro Elisabeth Borne.Oltre a queste misure preventive, sono stati intensificati i controlli alle frontiere per impedire l’importazione illegale di petardi e fuochi d’artificio. Tuttavia, come hanno dimostrato vari media transalpini tra cui Bfm Tv, la compravendita di articoli pirotecnici era ancora possibile sul mercato nero. Anche su internet molti siti specializzati proponevano la vendita di petardi ancora ieri pomeriggio.In ogni caso, l’apparente fermezza delle autorità francesi non è bastata a convincere cittadini e osservatori della politica transalpina. Questo perché le dimostrazioni di forza di Macron, Darmanin e Borne sono giunte dopo dichiarazioni piuttosto benevoli nei confronti degli autori delle violenze. Una settimana fa, nell’aula del Senato, il premier aveva detto di non voler giungere a conclusioni precipitose ma che, al contrario, intendeva focalizzarsi su non meglio definite «cause profonde di questa crisi». Sempre da Vilnius, il capo dello Stato francese ha, invece, espresso l’intenzione di compiere «un lavoro in profondità» per capire le cause dell’esplosione delle violenze.Darmanin aveva, invece, rivelato in un’audizione al Senato che tra i giovani arrestati duranti gli scontri c’erano tanti «Kevin e Matteo». L’uscita del titolare del Viminale francese lasciava pensare che tra i fermati non ci fosse una maggioranza di migranti o di loro discendenti. Ma proprio ieri, il quotidiano L’Opinion ha contraddetto il ministro dell’Interno pubblicando una classifica dei nomi degli arrestati per le violenze urbane delle scorse settimane. Al primo e al secondo posto della classifica figuravano Mohamed e Yanis.Pochi giorni prima, anche il ministro dell’educazione di Parigi, Pap Ndiaye, aveva contribuito a relativizzare le cause delle sommosse e, anzi, aveva offerto un assist ai vari movimenti wokisti e indigenisti che pullulano Oltralpe. Il ministro aveva definito «anormale, ingiusto e menzognero» il «legame tra immigrazione e sommosse».Ma mentre presidenza, governo e ministri francesi si interrogavano su questioni di lana caprina, varie amministrazioni locali e società di trasporti pubblici hanno preferito non perdere tempo e si sono preparate al peggio. Molti Comuni hanno deciso di cancellare i fuochi d’artificio, penalizzando così i loro concittadini a causa di qualche centinaio di scalmanati delle banlieue. Inoltre, nella regione dell’Ile-de-France, la circolazione di tram e bus è stata interrotta alle 21 di ieri. Nel resto della Francia, invece, tale limitazione è scattata alle 22.Sempre sul fronte della sicurezza, ieri si è appreso che l’ufficio della corrispondenza dell’Eliseo ha ricevuto una busta contenente un dito umano. Secondo il settimanale di destra Valeurs Actuelles che ha pubblicato la notizia, la macabra missiva è arrivata al palazzo presidenziale francese tra il 9 e il 10 luglio scorsi. La persona alla quale apparteneva il dito è stata già identificata e, come riferito da una fonte anonima citata dal settimanale, dopo la ricezione della busta «è scattata immediatamente la procedura [...], in modo che la persona in questione possa essere [...] seguita dal punto di vista sanitario».Valeurs Actuelles ha anche riferito che l’Eliseo non ha rilasciato commenti. Per l’agenzia France Presse, il dito apparterrebbe all’autore della missiva che sarebbe affetto da problemi psichiatrici. Naturalmente, questa vicenda non presenta un nesso con le sommosse ma suscita perplessità in merito alla protezione riservata alle istituzioni francesi. Mentre questa edizione de La Verità andava in stampa, l’allerta restava elevata.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.