2018-11-06
La triplice Mattarella-Garofoli-Tria mette in un angolo i 5 Stelle
True
Nonostante gli attacchi del portavoce Rocco Casalino e gli ultimi articoli del Fatto Quotidiano, il capo di gabinetto Roberto Garofoli appare sempre più forte nel portare avanti le nomine dentro il ministero dell'Economia e in Cassa depositi e prestiti. Il nuovo numero uno del Dag (personale del Tesoro) dovrebbe essere Monica Parrella ora alle Pari opportunità di Palazzo Chigi, mentre alla direzione delle banche al posto di Alessandro Rivera si fa il nome di Stefano Cappiello, ex Bankitalia. La Uilca protesta: no agli esterni. Sempre il capo di gabinetto del Mef benedice la promozione del suo ex vice dentro Cdp.L'asse tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro dell'Economia Giovanni Tria si fa sempre più forte. E nonostante gli attacchi degli ultimi mesi da parte dell'ala grillina del governo gialloblu di Giuseppe Conte - dal portavoce Rocco Casalino agli articoli del Fatto Quotidiano sul capo di gabinetto Roberto Garofoli - in questi giorni la triangolazione tra il Colle e i tecnici del Mef prosegue solida e spedita. E' ormai un dato di fatto: i 5 Stelle non riescono a scalfire il potere dei mandarini di via XX Settembre. Anzi, ha destato un certo stupore la decisione prese il 31 ottobre scorso dal direttore generale di Cassa depositi e prestiti Fabrizio Palermo. La frangia pentastellata del governo, quella che fa capo al vicepresidente Luigi Di Maio, si aspettava un aiuto concreto sull'entrata di Fs in Alitalia. Nulla di tutto questo. Palermo ha solo deciso la nomina a vice direttore generale di Alessandro Tonetti, già capo dell'ufficio legale di via Goito ma soprattutto in passato vice di Garofoli al Mef. Insomma tra Cdp e Mef continua la diga di commissariamento dei 5 Stelle. Per di più c'è chi fa notare che Lorena Tonetti, sorella di Alessandro, lavora alle relazioni istituzionali di Poste Italiane, dove è azionista Cdp. I grillini sono accerchiati. E ritengono che la situazione sta diventando sempre più imbarazzante. Perché negli ultimi giorni Tria e Garofoli starebbero finalizzando anche la nomina Monica Parrella a capo del personale del Tesoro, come anticipato dalla Verità l'11 ottobre scorso. Così Parrella - compagna di Natale D'Amico, ex sottosegretario Tesoro della Margherita - andrebbe a diretto contatto con il capo dipartimento del Dag (amministrazione generale), Renato Catalano, fedelissimo di Tria, nominato da poco e già funzionario della Sna (Scuola nazionale dell'amministrazione) dal 2010 al 2016. Non solo. In pochi hanno fatto notare che Parrella, essendo oggi dirigente delle Pari opportunità a Palazzo Chigi, è un'esterna al Tesoro. In pratica la sua nomina andrebbe contro la regola secondo la quale prima bisogna pescare tra i dirigenti interni. E infatti il grosso delle candidature per il posto di capo del personale arriva proprio da dirigenti Mef. La situazione è sempre più delicata e riguarda anche la nomina di un nuovo capo della direzione banche del Tesoro, ovvero Stefano Cappiello, ex Eba (European banking authority) e Banca d'Italia, anche lui con benedizione del Colle e di Garofoli. Andrebbe a prendere il posto di Alessandro Rivera, da poco nuovo direttore generale del Tesoro. Le due procedure ad hoc sono finite da più di un mese ma la difficoltà nello svelare i nomi dipende proprio dal fatto che i prescelti sono esterni al Mef. Non a caso i sindacati, senza fare nomi, hanno emanato diversi comunicati in queste ore per denunciare la questione. «Proprio in queste ore il vertice politico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dovrà pronunciarsi sulla nomina di due figure dirigenziali di livello generale, che saranno preposte a ricoprire ruoli molto delicati: il Direttore della Direzione Banche del Dipartimento del Tesoro e il Direttore della Direzione del Personale del Dag», scrivono i dirigenti sindacali della Uilpa, aggiungendo che nella fattispecie «si tratta di riempire delle caselle estremamente importanti per l'economia del Paese nonché per la stessa organizzazione ministeriale interessata». Proseguono gli stessi dirigenti sindacali: «Le ipotesi più accreditate che circolano nei meandri del Palazzo di via XX Settembre destano notevole preoccupazione in quanto sembrerebbe che ancora una volta si stia operando con le logiche del passato, favorendo il conferimento dei due incarichi strategici a professionalità esterne, mortificando i dirigenti interni del Mef che possiedono elevate competenze e ragguardevole professionalità. Peraltro, il nominativo più accreditato per la Direzione Banche sarebbe proprio quello di un Dirigente della Banca d'Italia, che in questi anni avrebbe dovuto vigilare sulle crisi bancarie e sui risparmiatori truffati». Sempre ieri hanno inviato una lettera «sulle nomine in questione al Ministro Tria ed ai Sottosegretari Bitonci, Castelli, Garavaglia e Villarosa».