
Bloomberg: «Gli istituti criticano la Lagarde». Credito, nuovi criteri ma la Fed non ci sta.Nasce tra molte perplessità e guerre intestine la nuova normativa che impone alle banche criteri più stretti nell’erogazione del crediti e nell’attività di trading. Il protocollo battezzato Basilea 3 si aggiunge ai due precedenti accordi preparati da un comitato di super esperti che si riunisce nella città svizzera. Si tratta di intese che a livello mondiale hanno regolato negli anni l’attività creditizia. Basilea 3 nasce in seguito al crack di Lehman. Il comitato si è riunito per la prima volta nel 2013. Ha impiegato undici anni per partorire un testo che a molti non piace. Sicuramente non a Wall Street che pur essendo stata nel 2008 l’epicentro della crisi finanziaria non adotterà le nuove regole avendo ottenuto l’indulgenza da parte della Fed. A entrare nella nuova gabbia saranno quindi le banche europee cui si aggiungono quelle svizzere. Ma anche in Europa le resistenze sono state forti. Non a caso il testo, pur essendo stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale Ue, entrerà in vigore solo tra un anno, Nel frattempo Bloomberg racconta il fiume di veleni che, seppur coperto dalla segretezza più assoluta, divide il sistema creditizio europeo dalla Bce. L’agenzia di stampa che si occupa esclusivamente di finanza e di mercati parla di lettere piuttosto pepate con cui i banchieri si lamentano per le scelte fatte dal vertice di Francoforte. Non sono piaciute le procedure adottate ai fini di vigilanza e i risultati cui gli ispettori sono arrivati. Il personale incaricato dalla Bce è stato giudicato incapace, una critica che accomuna sia i dipendenti che i consulenti esterni: in genere personale che non conosce il mondo del credito o non ha il polso della situazione. In particolare per quanto riguarda i rischi climatici che per Christine Lagarde ormai rappresentano una fissazione E, secondo i banchieri sentiti da Bloomberg, è stato proprio un approccio ideologico a guidare i comportamenti dei funzionari incaricati dell’indagine. In particolare sono state inflitte sanzioni immotivate sulla gestione del rischio climatico. In diversi casi sono stati etichettati alcuni prestiti come prossimi al default o in default anche se le aziende finanziate continuano a onorare il debito.La resistenza non è stata vana. Alla fine sono state recepite molte delle istanze avanzate dalle banche e dalla politica per mitigare la stretta patrimoniale sulle banche e, a cascata, sulle imprese. Uno degli elementi chiave è l’output floor, il limite minimo ai requisiti patrimoniali che viene abbassato proprio per non ingessare il credito. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti apprezza un sistema bancario volto a sostenere «l’economia reale», e la conferma del «fattore di supporto per le Pmi». Da segnalare la riduzione degli assorbimenti di capitale sui mutui prima casa, la ponderazione più favorevole dei prestiti garantiti da cessione del quinto «che favorisce il credito al consumo». Il presidente dell’Abi Antonio Patuelli e il vice direttore generale vicario Gianfranco Torriero rilevano come numerose istanze siano state accolte. Ma notano anche «alcuni appesantimenti nei requisiti patrimoniali delle banche, la nuova metodologia di gestione dei rischi operativi».
Orazio Schillaci (Ansa)
Il ministro piazza il Parisi sbagliato a capo dell’Antidoping: invece di Attilio, noto medico dello sport, ci finisce Giorgio, il Nobel alla fisica. Ennesima figuraccia dopo il caso Nitag. E per fortuna non ha scritto Heather...
Nel riquadro la prima pagina della bozza notarile, datata 14 novembre 2000, dell’atto con cui Gianni Agnelli (nella foto insieme al figlio Edoardo in una foto d'archivio Ansa) cedeva in nuda proprietà il 25% della cassaforte del gruppo
Tra le carte dell’inchiesta sull’eredità Agnelli emerge una bozza di atto notarile del 14 novembre 2000 con cui l’Avvocato avrebbe donato al figlio Edoardo la nuda proprietà del 25% della Dicembre, la holding di famiglia. Meno di 24 ore dopo, la tragedia.
Al link qui sotto è possibile scaricare e consultare il documento integrale. Domani in edicola il racconto completo dei misteri dell'eredità contesa della famiglia Agnelli.
1 Bozza Atto di Donazione quote Dicembre da Gianni a Edoardo.pdf
Alberto Virgolino (iStock)
Il presidente dei ginecologi cattolici risponde al ddl Crisanti: «È una forzatura ideologica, i dati dicono che i medici non obiettori sono spesso sottoutilizzati. La libertà di coscienza? Un caposaldo della 194». Le ostetriche: «Così si snatura il nostro lavoro».
Papa Leone XIV (Ansa)
Leone XIV auspica che l'Italia possa prendere misure per fare fronte al calo delle nascite. «Negli ultimi decenni assistiamo in Europa, come sappiamo, al fenomeno di un notevole calo della natalità».
«Ciò richiede impegno nel promuovere scelte a vari livelli in favore della famiglia, sostenendone gli sforzi, promuovendone i valori, tutelandone i bisogni e i diritti», ha detto Papa Leone nel suo discorso al Quirinale davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Padre, madre, figlio, figlia, nonno, nonna sono, nella tradizione italiana, parole che esprimono e suscitano sentimenti di amore, rispetto e dedizione, a volte eroica, al bene della comunità domestica e dunque a quello di tutta la società. In particolare, vorrei sottolineare l'importanza di garantire a tutte le famiglie - è l'appello del Papa - il sostegno indispensabile di un lavoro dignitoso, in condizioni eque e con attenzione alle esigenze legate alla maternità e alla paternità».
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