2021-07-16
La trans è pentita e Luxuria la insulta in tv
La paladina dell'ideologia Lgbt prima si accanisce su Ivan Scalfarotto, accusandolo di «non fare gli interessi della comunità». Poi, durante «Zona bianca», attacca Valentina, diventata Valentino, perché dopo il cambio di sesso ha capito di avere sbagliatoBasta lasciarli parlare e ascoltare attentamente. Basta vedere come reagiscono non appena vengono messi leggermente sotto pressione, quando si trovano di fronte alla bruta realtà dei fatti. È allora che i fieri sostenitori del ddl Zan si lasciano scappare la verità, che lasciano filtrare ciò che davvero pensano. Alessandro Zan, ad esempio, ci mette un secondo ad accusare di omofobia chiunque non gli vada a genio, il che dimostra a che cosa si andrebbe incontro se il suo ddl diventasse legge: una pioggia di aggressioni legali. Le esternazioni più impressionanti, tuttavia, arrivano da Vladimir Luxuria, tonitruante paladina dell'ideologia trans nel Belpaese. Certo, non ha più ruoli politici ufficiali e non è più in Parlamento, tuttavia per il mondo transessuale rimane un simbolo, oltre che una opinion leader. E in effetti si può dire che bene incarni l'aggressività che il mondo trans esplicita con regolarità. E che chiunque può sperimentare: basta pubblicare un commento sgradito sui social e si viene assaltati da attivisti mannari pronti a mordere alla giugulare. Ma restiamo su Luxuria. Già si era distinta durante la manifestazione pro ddl Zan andata in scena a Milano alla fine di giugno. Salita sul palco aveva gridato: «Cari omofobi, cari razzisti e fascisti, cari odiatori è finita la vostra pacchia, cari hater tornerete nelle fogne». A parte i toni che richiamavano una precisa retorica tipica degli anni di piombo, giova ricordare che, nell'ottica della cara Vladimir, più o meno chiunque non le dia ragione è omofobo e fascista. Quindi la minaccia di ricacciare nelle fogne i nemici ideologici copre evidentemente un'ampia platea. Ora, che Luxuria insulti i presunti «omofobi» non stupisce più di tanto. Sorprende di più che se la prenda con chi è contiguo o addirittura organico al suo mondo. Mercoledì sera, ad esempio, ha partecipato alla Festa dell'Unità di Roma, e ha colto l'occasione per accanirsi su Ivan Scalfarotto, reo ai suoi occhi di intelligenza con il nemico. Secondo Luxuria il perfido rappresentante di Italia viva sarebbe un collaborazionista pronto a vendersi alla Lega. Sentite che ha detto: «Voglio dire a Ivan: ma cazzo fai gli interessi della comunità, non leccare il culo al tuo padrone. Ma dai, mi fanno incazzare queste cose. Ma tu sei gay, non puoi pensare che sia più importante fare gli interessi di Matteo Renzi, che ha altri progetti a cui pensare». E ancora: «Fino a quando ci sono Meloni, Salvini... Ma quando arrivano persone all'interno della tua comunità che fanno gli interessi del loro padrone, vado fuori di testa». Chiaro: Scalfarotto, in quanto parlamentare, non deve tutelare gli interessi di tutto il popolo italiano. No, deve «fare gli interessi della comunità», altrimenti è un traditore da svillaneggiare. Sempre mercoledì sera, Luxuria si è collegata con Zona bianca, la trasmissione condotta da Giuseppe Brindisi su Rete 4, che da settimane sta portando avanti (dando spazio alle più diverse posizioni) il dibattito sulla legge bavaglio. Brindisi a un certo punto ha mandato in onda un servizio dedicato a Valentina, una ragazza di cui avevamo già parlato su queste pagine, dopo la sua apparizione a Fuori dal coro di Mario Giordano. Ancora adolescente, Valentina ha iniziato il percorso per cambiare sesso, che si è effettivamente compiuto dopo il passaggio alla maggiore età. Solo che, a un certo punto, Valentina diventata Valentino si è resa conto di non essere felice. E ora, con fatica, sta tentando di tornare indietro. «Oggi», racconta, «capisco che bisogna pensarci bene prima di fare questa cosa, perché è un percorso da cui difficilmente si torna indietro; soprattutto perché certe cose ti rimangono». Nel servizio di Zona bianca, Valentina ha mostrato un grande coraggio, esponendosi al fine di invitare il pubblico e le istituzioni a ragionare con saggezza sul cambiamento di sesso. Ha mostrato la barba, che potrà togliere solo con dolorosi interventi al laser. E poi la peluria sulle gambe. Insomma, i tratti maschili dovuti alla transizione. Ebbene, non appena si è trovata a commentare questa storia, Luxuria - che solitamente si presenta come paladina dell'amore - ha espresso con chiarezza il suo pensiero. Certo, ha premesso che chiunque ha il diritto di tornare indietro dopo aver cambiato sesso (e ci mancherebbe pure). Ma subito dopo ha attaccato: «Mi sembra strano che questa persona che si chiama Valentina e adesso vuole essere donna si sia fatta intervistare con ancora la barba addosso, senza neanche essersi rasata. Se vuoi tornare donna come minimo ti radi», ha gridato. «Prende una lametta e si fa la barba!». Ecco l'amore e il rispetto. Per i transgender Luxuria li pretende. Ma davanti alla sofferenza di chi vuole tornare sui suoi passi è spietata. Con tono strafottente si permette di deridere l'aspetto di una giovane a cui hanno fatto cambiare sesso troppo presto. Sembra suggerire che ci sia qualcosa di poco equilibrato in Valentina, solo perché il suo cambiamento non va nella direzione che Luxuria vorrebbe. È come dicevamo: basta lasciarli parlare, e subito emerge il loro sentimento prevalente: l'odio.