2018-10-27
La sinistra pro immigrati a oltranza è responsabile dello scempio di Roma
Governi e media progressisti non hanno solo favorito in tutti i modi gli ingressi senza controllo. Hanno pure contribuito a distruggere la famiglia, diffondere la cultura della droga e legare le mani alle forze dell'ordine.Pare di capire, leggendo certi giornali e ascoltando le esternazioni di numerosi politici, che il problema vero, rispetto alla atroce morte di Desirée Mariottini, siano gli sciacalli populisti. L'indignazione - sostengono Massimo Giannini di Repubblica, Monica Cirinnà e Cécile Kyenge del Pd ma pure (con toni diversi) il segretario dem Maurizio Martina - deve esplodere per la visita di Salvini in via dei Lucani. O per le fiaccolate e le altre manifestazioni organizzate da movimenti di destra. Bisogna mobilitarsi affinché i fascisti non traggano profitto della situazione. Bisogna ripetere che lo schifo di San Lorenzo non si affronta con le ruspe, ma con più amore, come ha puntualizzato il presidente della Camera Roberto Fico. Altri invece - specie alcune associazioni sedicenti femministe - spiegano che la colpa è della generica violenza maschile contro le donne. Altri ancora se la prendono con il governo che non ha ascoltato i residenti. «Sciacalli, approfittatori!», berciano umanitari e progressisti di casa nostra all'unisono. Poi, certo, sul corpo di Desirée costoro fanno politica eccome, ma la politica «giusta», quella che si conviene. Laura Boldrini, per esempio, ciancia di «esseri disumani» e di bestie da punire senza pietà. Ma forse è ora di dire le cose come stanno, e di sbriciolare il muro di falsità che tutti questi predicatori del nulla hanno edificato. Per farlo, è utile utilizzare una categoria di cui si è servito Roberto Saviano per commentare le azioni di Luca Traini. «Il mandante morale dei fatti di Macerata è Matteo Salvini. Lui e le sue parole sconsiderate sono oramai un pericolo mortale per la tenuta democratica», disse lo scrittore. Bene, i mandanti morali di quanto avvenuto a San Lorenzo stanno nelle file della sinistra italiana. Quella che ci ha governato fino a poco fa, ma pure quella che occupa militarmente ogni spazio culturale esistente in questa nazione. L'immigrazione, ovviamente, è una parte fondamentale del discorso, ma non certo l'unica. Sappiamo bene chi ha sostenuto, promosso e celebrato l'invasione migratoria. Ci ricordiamo ancora molto bene le parole (della Boldrini e di altri) sulle preziose risorse, sui poveri cristi che ci avrebbero pagato le pensioni e avrebbero scongiurato il disastro demografico. Beh, tali risorse commettono il 40% degli stupri e il 40% circa dei reati legati alla droga. Sono la manovalanza che avvelena i giovani e i meno giovani. Non salvano il nostro futuro: lo uccidono. Ma la sinistra li ha protetti. Li ha invitati a venire. Ha difeso i taxi del mare che li portavano qui. Ha pressato per la concessione in massa dei permessi umanitari. Mentre lucrava sull'accoglienza, ha permesso che migliaia di clandestini si riversassero per le strada e ha tacciato di razzismo chiunque osasse opporsi.Ma c'è di più. La cultura progressista e pseudo libertaria ha responsabilità pesanti anche nella diffusione endemica della droga. Al governo, ha ignorato il tema. Al massimo, ha spinto per la depenalizzazione e la liberalizzazione. Ha fatto passare il messaggio che, in fondo, delle sostanze non si potesse fare a meno, a livello sociale. Ha sdoganato il consumo, lo ha sponsorizzato a ogni livello. Tali posizioni politiche fanno parte di una ideologia più ampia, basata sulla decostruzione, sullo sgretolamento di ogni valore (tanto che si viene vilipesi, si passa per tromboni anche solo a citarli, i valori). Se oggi esistono migliaia di ragazzi «fragili» come Desirée un motivo c'è. Sono i figli, questi, della dissoluzione della famiglia. Sono i prodotti del pensiero debole, del liberismo selvaggio mascherato da libertà che ha schiacciato i popoli, li ha impoveriti e depredati. Sono gli studenti di una scuola degradata e poco autorevole, colonizzata dell'ideologia e dalla mistificazione. Sono i risultati di una società senza padri, cioè senza regole, senza limiti, senza senso. E adesso c'è chi invoca la polizia per proteggerli. Lo fanno gli stessi che hanno in odio le forze armate e gli sbirri. Gli stessi che hanno in odio la gerarchia e che magnificano la «resistenza civile» di Mimmo Lucano, le occupazioni abusive (di sinistra) e la forzatura della legge (in nome delle minoranze). Gli stessi, i progressisti, che adesso hanno pure il coraggio di indignarsi e dare lezioni. Loro, i mandanti morali.