2024-12-25
La repentina scalata del calcio brasiliano: la serie A vale un miliardo e mezzo
True
Il Botafogo festeggia la Copa Libertadores 2024 nella finale tutta brasiliana contro l'Atletico Mineiro (Ansa)
Nel 2023 il Brasileirão ha fatturato 1,655 miliardi di euro, il 22,2% in più rispetto all'anno precedente. Una crescita che ha impattato in maniera netta nel continente sudamericano, con sei delle ultime sette edizioni della Copa Libertadores vinte proprio da un club brasiliano. E al ricchissimo Mondiale per club della prossima estate il Brasile sarà la Nazione più rappresentata con 4 squadre.Il calcio brasiliano sta attraversando un vero e proprio momento d'oro. D'oro nel vero senso della parola, considerati i risultati economici e sportivi raggiunti dai club della serie A in questi ultimi anni.Durante la quindicesima edizione di Relatorio convocados 2024, un'analisi dettagliata dell'attuale scenario calcistico brasiliano che studia i dati finanziari dei club di serie A e B, il profilo dei tifosi e le prospettive sui movimenti nell'ambiente nazionale e internazionale, effettuata dall'economista Cesar Grafietti in collaborazione con Campo de Ação, Sport Track e Outfield e il contributo di Galapagos Capital e 2morrow Sports, sono stati resi pubblici i numeri dell'industria calcistica brasiliana del 2023. Un anno in cui i club del Brasileirão hanno raggiunto un fatturato mai registrato prima, con ricavi pari a 8,8 miliardi di real, equivalenti a 1,655 miliardi di euro, il 22,2% in più rispetto al 2022. A guidare la classifica dei ricavi nella serie A brasiliana c'è il Flamengo con 252 milioni di euro, seguito dal Corinthians con 175 milioni e dal Palmeiras con 155 milioni. Appena fuori dal podio c'è il San Paolo con 127 milioni; mentre sotto la soglia dei 100 milioni ci sono il Bragantino (squadra appartenente all'universo RedBull) con 91 milioni, la Fluminense con 90 milioni, l'Atletico Mineiro con 84 milioni, il Gremio con 81 milioni e l'Athletico Paranaense con 78 milioni. A chiudere la top ten c'è il Santos con 76 milioni di euro, nonostante la retrocessione in serie B della scorsa stagione.Una crescita che si spiega con l'avvento tre anni fa, nell'agosto del 2021, di un nuovo regolamento che di fatto ha trasformato lo statuto dei club da associazioni senza scopo di lucro a società per azioni, spalancando le porte all'accesso di nuovi investitori, in particolare stranieri, che hanno individuato nel Brasile un nuovo mercato florido. Questo si è inevitabilmente tradotto in maggiore capacità di spesa per le squadre del campionato brasiliano e quindi maggiore competitività a livello internazionale. Ne è una prova tangibile la Copa Libertadores, la competizione sudamericana equivalente alla Champions league, che negli ultimi anni è stata praticamente na questione tutta brasiliana. Sei delle ultime sette edizioni del torneo continentale sono state vinte da un club verdeoro, con addirittura nove squadre diverse che hanno alzato almeno una volta al cielo il trofeo negli ultimi 14 anni: Internacional, Santos, Corinthians, Atlético Mineiro, Gremio, Flamengo, Palmeiras, Fluminense e il Botafogo fresco campione dopo la finale tutta brasiliana vinta contro l'Atletico Mineiro lo scorso 30 novembre a Buenos Aires. E anche l'imminente Mondiale per Club che si disputerà la prossima estate negli Stati Uniti sarà a forti tinte verdeoro, con nessuna Nazione che è rappresentata quanto il Brasile, che avrà ai nastri di partenza ben quattro club: Botafogo, Fluminense, Palmeiras e Flamengo. Per fare un parallelo con l'Europa, Inghilterra, Spagna e Italia ne avranno due ciascuno.Quello dei club brasiliani è un dominio costante che non ha fatto altro che far aumentare anno dopo anno il gap economico e tecnico tra il Brasileirão e gli altri campionati nazionali sudamericani, in primis con la Primera división argentina che vede i suoi maggiori talenti emigrare in Brasile. Anche per le big europee, negli ultimi anni, è diventato sempre più difficile e costoso acquistare i giovani brasiliani che si mettono in mostra in patria. Esempi? Nel 2022 il Real Madrid ha dovuto sborsare 47,5 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni del sedicenne Endrick dal Palmeiras. Sempre dal Palmeiras, bottega carissima, il Chelsea ha già ingaggiato in vista della stagione 2025/2026 il trequartista diciottenne Estêvão per 34 milioni. L'anno scorso il Barcellona ha speso 30 milioni per l'attaccante dell'Athletico Paranaense Vitor Roque.Questo trend, tuttavia, si sta riflettendo in maniera negativa sui risultati della nazionale brasiliana, da diversi anni a caccia del progetto vincente. Dal 2002, anno dell'ultimo mondiale vinto in Corea e Giappone, la Seleção ha portato a casa «soltanto» due Copa America, nel 2007 e nel 2019.
Kim Jong-un (Getty Images)
iStock
È stato pubblicato sul portale governativo InPA il quarto Maxi Avviso ASMEL, aperto da oggi fino al 30 settembre. L’iniziativa, promossa dall’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali (ASMEL), punta a creare e aggiornare le liste di 37 profili professionali, rivolti a laureati, diplomati e operai specializzati. Potranno candidarsi tutti gli interessati accedendo al sito www.asmelab.it.
I 4.678 Comuni soci ASMEL potranno attingere a queste graduatorie per le proprie assunzioni. La procedura, introdotta nel 2021 con il Decreto Reclutamento e subito adottata dagli enti ASMEL, ha già permesso l’assunzione di 1.000 figure professionali, con altre 500 selezioni attualmente in corso. I candidati affrontano una selezione nazionale online: chi supera le prove viene inserito negli Elenchi Idonei, da cui i Comuni possono attingere in qualsiasi momento attraverso procedure snelle, i cosiddetti interpelli.
Un aspetto centrale è la territorialità. Gli iscritti possono scegliere di lavorare nei Comuni del proprio territorio, coniugando esigenze professionali e familiari. Per gli enti locali questo significa personale radicato, motivato e capace di rafforzare il rapporto tra amministrazione e comunità.
Il segretario generale di ASMEL, Francesco Pinto, sottolinea i vantaggi della procedura: «L’esperienza maturata dimostra che questa modalità assicura ai Comuni soci un processo selettivo della durata di sole quattro settimane, grazie a una digitalizzazione sempre più spinta. Inoltre, consente ai funzionari comunali di lavorare vicino alle proprie comunità, garantendo continuità, fidelizzazione e servizi migliori. I dati confermano che chi viene assunto tramite ASMEL ha un tasso di dimissioni significativamente più basso rispetto ai concorsi tradizionali, a dimostrazione di una maggiore stabilità e soddisfazione».
Continua a leggereRiduci
Roberto Occhiuto (Imagoeconomica)