2019-03-24
«La mia sposa? Romantica e femmina. Vestirò Grimaldi e Battaglia per il sì»
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Il wedding planner Enzo Miccio pronto a organizzare il matrimonio Vip e a presentare la sua collezione: «Sarà per donne che all'altare vogliono sentirsi super belle, con silhouette che ne esaltino il corpo ma senza essere eccessive».L'abito bianco a nozze con il glamour. Dal 5 all'8 aprile, a Milano, oltre 200 collezioni a Sì Sposaitalia, con sfilate di dieci brand. Tra gli eventi una mostra con capi unici delle star, da Lady Gaga a Beyoncé e Madonna.Nel paese delle meraviglie di Atelier Emé il vestito da sposa si trasforma per adattarsi a ogni esigenza. Alla sfilata ospiti d'eccezione Belen e Stefano De Martino.Dal giro in spider al castello millenario: cinque proposte per il giorno più romantico della propria vita. In Italia l'amore si celebra in dimore che sono state palcoscenico di grandi coppie della storia del Paese o passeggiando per giardini con migliaia di rose.Lo speciale comprende quattro articoli e due gallery fotografiche.Di matrimoni, in vent'anni di professione, Enzo Miccio, il re delle nozze, il wedding planner più famoso d'Italia, ne ha organizzati oltre 200. Ma il prossimo sarà davvero speciale, nonostante sia avvezzo a occuparsi del gran giorno di tanti Vip. «Sono molto contento», racconta, «di poter lavorare con due persone così ironiche, che si amano di un amore profondo, che hanno una bellissima complicità e sono circondate dall'affetto di amici ,al punto che le riunioni con me diventano corali e anche loro prendono parte attiva nell'organizzazione di questo evento molto sentito». Questa volta la coppia da rotocalco è quella di Eva Grimaldi e Imma Battaglia, che convoleranno a maggio con tanto di hashtag già scelti, #EvaImmaWeddingDay e #LePromesseSpose, un evento nell'evento dato che per la prima volta in Italia si sposeranno due donne celebri e una grande attenzione mediatica.«Saranno vestite completamente da me. Come ovvio, parliamo di abiti molto diversi tra di loro realizzati in esclusiva. Fanno parte della mia collezione che sfilerà tra pochi giorni a Sposa Italia, quella delle proposte del 2020, ma non saliranno in passerella proprio per non svelare il segreto degli abiti, anche se poi verranno prodotti».Imma Battaglia, storica attivista del movimento Lgbt italiano e la dolce attrice Eva Grimaldi non hanno ancora scelto il luogo? Nulla trapela.«Sara un'unione civile nella stessa location della festa. Tra qualche giorno daremo la notizia ufficiale, che se confermata sarà nei dintorni di Roma. Parterre di circa 200 ospiti tra amici, colleghi di lavoro. Imma è molto attiva sotto l'aspetto politico, quindi ci saranno esponenti del mondo politico e per Eva il mondo televisivo di cui da tanto tempo fa parte». Ci sarà Gabriel Garko, storico fidanzato di Eva?«Ce lo siamo chiesti tutti fin dal primo giorno. Loro due hanno conservato un meraviglioso rapporto. Non escludo che Gabriel possa esserci. E comunque fa parte della lista degli invitati».Altra coppia famosa, Bossari Lagerback. Quali differenze dal matrimonio Battaglia-Grimaldi?«In generale i Vip hanno vite cosi intense che per le nozze hanno proprio voglia di avere qualcuno che possa guidare e consigliare. E si affidano quasi totalmente, così come stanno facendo Imma e Eva. Bossari è stato molto attento nelle scelte musicali e lui e Filippa hanno voluto intervenire su vari punti. Daniele è attratto dall'esotismo e dalle proprietà delle pietre: ogni tavolo aveva il nome di una pietra particolare e ogni ospite, alla fine, se ne è andato con un piccolo talismano che era stato scelto per ogni invitato. Tutto molto curato e studiato nei minimi particolari».Come ha iniziato a occuparsi di matrimoni?«Sono arrivato nel wedding vent'anni fa e da quel momento è partita tutta la mia carriera professionale. Non era un lavoro cosi comune in Italia come in questo momento. Sono stato il primo a importare questa attività dagli Stati Uniti e me ne sono fatto promotore. Un mestiere che ora ha preso piede anche nel nostro Paese. Con le apparizioni televisive, la mia Accademia, sei libri pubblicati in questi anni, ormai se ne parla da tempo. I primi matrimoni erano quelli degli amici e dei parenti e poi ho iniziato con una cliente che aveva bisogno di un sostegno per l'organizzazione. È stato un bellissimo debutto a Milano al Four Season, un matrimonio che ricordo ancora».Occuparsi dei matrimoni significa essere anche stilista. Il prossimo 9 maggio partirà Say Yes to the Dress, format sulla perfetta ricerca dell'abito da sposa che arriva nella sua versione italiana su Real Time. Si chiamerà Abito da Sposa Cercasi Italia e verrà condotto da lei. Prima verrà presentata in Fiera a Milano, Quintessentaility, The Bridal Couture, la nuova collezione?«Ho sempre voluto vestire una sposa molto romantica e alla prossima collezione ho aggiunto ancora più femminilità perché mi rendo sempre più conto che le donne, quel giorno, vogliono sentirsi super belle anche con silohuette che esaltino il loro corpo e questa è una mia condizione imprescindibile, essere too much. Bisogna tenere conto che in Italia la maggior parte di matrimoni, viene ancora celebrata in chiesa e quindi non possiamo cadere nel fuori luogo». Andare a un matrimonio dovrebbe essere sempre piacevole. Ma a volte gli invitati devono fare scelte scomode, come raggiungere luoghi lontani. «Il segreto è nella lista degli ospiti, devi fare molta attenzione a chi inviti. Che il tuo matrimonio lo organizzi sotto casa o in capo al mondo, devi esser felice di avere ospiti che condividano questo momento con te. E viceversa. Mi rendo conto che uno spostamento può portare via tempo o denaro, e questo starà nella sensibilità degli sposi decidere se gli invitati, che hanno deciso di coinvolgere, saranno autonomi in tutto o se ci può essere bisogno di un aiuto. Ma se ti invito è perché ho voglia che tu stia con me quel giorno e devi essere felice. Se non lo sei, no problem, stai a casa con tranquillità. Stiamo parlando di un giorno molto importante, di una festa dove gli sposi investono per un'organizzazione che pensa a dar mangiare a tante persone, alla location, ai fiori, alla torta e altre mille cose e alla fine devo anche sentire le lamentele. Quando ti arriva un invito a un matrimonio dovrebbe essere solo un piacere. Il problema sorge quando è alla mercé di chissà chi e un invito sembra una condanna a morte». Consigli ?«Chi si avvicina a questo giorno lo sogna come il più bello della vita. E ci si augura che sia per sempre e che non lo si debba ripetere. Cercate di coniugare la tradizione con le tendenze, tenendo conto che si tratta dell'evento più significativo, dell'unione che genererà la famiglia. Importante il glamour, ma non dimentichiamo il profondo significato e non perdiamo di vista il valore. Mi piace vedere un grande amore e la voglia di condividerlo. Consiglio di mettere un po' di vecchio e un po' di nuovo: l'abito magari sensuale, ma abbinando un velo di famiglia, fiori belli e profumati ma perché non dei piccoli mughetti che sono da sempre simboli del matrimonio. Pranzi con la cucina del nostro Paese, però pensando che alla gente non piace stare seduta troppo tempo a tavola. Meglio prediligere dei cocktail party con momenti più ampi e lunghi nei giardini, per momenti di convivialità e ridurre la cena placé».Mai capitato di organizzare un matrimonio dove si percepiva mancanza di amore?«Per organizzare un matrimonio si sta insieme molto tempo, dagli otto ai 12 mesi. Vengo sempre molto coinvolto dalle famiglie con le quali si condividono tutte le scelte. E purtroppo, più di una volta, ho pensato che quei due non c'entrassero nulla tra di loro».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
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