2019-02-01
La medicina che permette ogni cosa complice dell’autodistruzione umana
Interventi che trasformano corpi sani in malati nuocciono alla salute delle persone. Aiutando chi vuole abortire, suicidarsi o cambiare sesso si apre la strada a una serie di abusi dannosi per il corpo e la mente.Il concetto di salute, così come adottato dall'Oms nella sua carta fondativa del 1948 (salute definita come stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia) suona bellissimo, ma in realtà è l'origine di una serie infinita di abusi. Permette l'abuso più mostruoso e fondamentale, permette di violare la prima regola della medicina: non nuocere.Il benessere mentale delle persone autodistruttive passa dall'autodistruggersi. La medicina quindi, con la scusa di raggiungere il benessere mentale, diventa complice dell'autodistruzione. La complicità con l'autodistruzione è giustificata dalla volontà del paziente: le persone devono avere il diritto di fare del loro corpo quello che vogliono. La volontà umana, però, non è un monolite, è un gioco di ombre, un riflesso sull'acqua che ora c'è e poi cambia. La medicina diventando complice di interventi drammaticamente distruttivi e antifisiologici, che trasformano corpi sani in corpi malati, diventa complice delle patologie autodistruttive e collabora con la distruzione delle persone.L'autodistruzione è caratterizzata dall'odiarsi e a grandi linee possiamo averne cinque tipi. 1 Autodistruzione brutale e diretta: tossicodipendenza, alcolismo, dipendenza da pornografia, gioco d'azzardo, cutting (tagli orizzontali sull'avambraccio o anche altrove), bing drinking (ingestione di grandi quantità di alcolici pesanti in poco tempo), guida pericolosa, sfida al dolore e al ricovero in ortopedia, doppio salto mortale in avvitamento sull'asfalto, farsi i selfie su grattacieli, suicidio. L'aborto è una forma di odio di sé, un suicidio differito: uccido io figlio, la creatura che più dovrei proteggere direttamente nel io grembo, uccido una parte di me, uccido la parte del mio patrimonio genetico che mio figlio proietterebbe nell'eternità se lo lasciassi nascere. Per il cutting e il bing drinking bisogna fare da soli. La medicina sta offrendo invece validi aiuti per l'aborto e ora anche per il suicidio, il cosiddetto suicidio assistito, dove praticato: l'assistenza è data a chiunque la chieda, incluse persone giovani e perfettamente sane che semplicemente sono in una fase in cui sentono di non aver voglia di vivere. I sentimenti cambiano. Se queste persone restassero in vita cambierebbero idea, ma il loro sentire è giudicato sufficiente. Tutte le volte che facciamo una lavanda gastrica, contro la sua volontà, a un aspirante suicida che ha ingerito qualcosa di tossico combattiamo per la sua vita, per una vita che lui in quel momento pensa di non volere. Poi cambia idea. La fase passa, la volontà di vita riprende. Allontanato, quasi sempre il desiderio di morte scompare tra le ombre.2 Dismorfofobia: sento che devo essere scheletrica e/o somigliare a qualcun altro. Odio il mio aspetto e/o grasso (mi odio in quanto grassa). Al momento non è ancora passata l'anoressia, la medicina non sta ancora collaborando ad aiutare un adulto a pesare 21 chili, ma permette la pericolosa e antifisiologica operazione di liposuzione e permette di sfigurarsi con assurdi interventi di chirurgia estetica. Una persona può manifestare l'odio contro di sé con 30 interventi chirurgici, inclusa l'asportazione di sei costole, necessarie ad aumentare la sua somiglianza con la bambola Barbie.3 Disturbo fittizio, detto anche sindrome di Munchausen: persone sentono che devono essere malate, che odiano essere sane, adorano essere malate, anzi, adorano essere medicalizzate, essere sempre al centro dell'attenzione sanitaria. Simulano sintomi per procurarsi interventi chirurgici o medicine. Ogni tanto i chirurghi ci cascano e si trovano ad asportare appendici sanissime. La sindrome di Munchausen per interposta persona indica persone che fingono che i figli siano ammalati, facendo loro rischiare la vita e la salute.4 Volere un'amputazione. Queste persone sentono che devono essere amputate. Esiste l'incapacità di accettare il numero di arti, il normale numero di arti voglio dire, non sto parlando del dolore di coloro che hanno subito mutilazioni o sono nati con una focomelia. Sto parlando di individui con quattro arti e un totale di 20 dita che trovano questo sgradevole e antiestetico. Body integrity identity disorder (Biid, detta anche ampute identity disorder) o apotemnofilia è la patologia che spinge persone a desiderare l'amputazione di un arto sano, e di fingere di non averlo, intanto che cercano di risolvere il problema trovando un chirurgo compiacente. Da quando esistono le protesi al tantalio questo disturbo è esploso.5 Rifiutare il proprio sesso, la cosiddetta disforia di genere, persone che sentono di essere di un altro sesso. I sentimenti cambiano e possono essere modificati, eppure, incredibilmente qui hanno potere definitivo. L'amputazione di un arto è infinitamente meno grave della castrazione. La rarissima apotemnofilia è ancora considerata una patologia della mente. La molto più grave incapacità ad accettare il proprio sesso, l'unico, quello genetico , quello biologico, quello iscritto in ogni nostra cellula mediante il codice xx e xy che divide gli esseri viventi sessuati in due uniche categorie maschio e femmine, è invece stata considerata una patologia del corpo, che è «sbagliato» rispetto a quella mente. Le persone intersessuali sono persone oggettivamente non maschi e non femmine: un infinitesimale numero di esseri umani nasce per motivi fisici, organici cromosomici, genetici e/o endocrinologici, con caratteristiche non riconoscibili né come maschi né come femmine. Sono casi di patologia, che nulla hanno che fare con i cosiddetti trans, esattamente come esiste un infinitesimo numero di persone che nascono privi di uno o più arti, affetti da focomelia, che nulla hanno a che fare con gli affetti da Body integrity identity disorder. Il cosiddetto transessuale è una persona cromosomicamente, geneticamente e endocrinologicamente normale, che vuole la chirurgia e la farmacologia per amputare le gonadi dal suo corpo e simulare le caratteristiche dell'altro sesso. Si tratta si simulazioni appunto, un vago sembrare, che si ottiene con interventi lunghi e complessi, non privi di rischi e complicane anche gravi. Non esistono interventi di cambiamento di sesso, esistono interventi, lunghi dolorosi e complessi, gravati da molti rischi, di apparente cambiamento di sesso. Ai molti rischi medici, chirurgici e anestesiologici si aggiunge anche il rischio del suicidio. Molte persone che hanno combattuto per anni con la convinzione che il cambiamento (apparente) di sesso avrebbe loro dato la serenità, quando si rendono conto che non è vero, quando cominciano a rimpiangere il proprio vero sesso, cominciano a considerare l'opzione del suicidio. I bambini sono facilmente influenzabili. Un bimbo che dice che vuole cambiare sesso è sottoposto a una terapia ormonale, gonapeptil che blocca la pubertà (i suoi effetti collaterali includono depressione, eruzioni cutanee, asma e cisti ovariche). Il bambino quindi non ha la pubertà: il suo pene resta piccolo, non si sviluppano le spalle, non crescono i peli, non c'è cambiamento di voce, oppure per la bambina non si sviluppano le mammelle, non arriva il ciclo. Non si hanno le modificazioni psichiche della pubertà, resta un carattere infantile. In teoria perché così ha più tempo per pensarci, cioè per arrivare all'età minima del consenso, in realtà la mancata pubertà spinge al cambiamento di sesso, non solo perché nel 80/90% dei casi risolve la disforia, risolve tutto, ma perché un quattordicenne senza caratteristiche virili, una quattordicenne senza caratteristiche femminili si sente ancora più imbarazzato, ancora più inadeguato come maschio o come femmina, ancora più spinto verso l'intervento. I pediatri dell'American college of pediatry hanno dichiarato tutto questi un abuso su minore, eppure viene presentato da televisioni (canale Real time) e serie televisive come una bella festa.La mente nasce dal cervello, cioè dal corpo. Il cervello è costituito da cellule che sono xx o xy, che sono femmine o maschi. La mente e il corpo devono sempre essere in equilibrio e in armonia. Il corpo è reale. La mente deve accettare la realtà e amarla. Dove non c'è armonia tra mente e corpo, cioè tra mente e realtà, va curata la mente. Questa affermazione oggi è ritenuta transfobia e in alcune nazioni può essere perseguita come una forma di diffamazione.