2020-05-20
La legge contro l’omofobia minaccia la libertà religiosa e di espressione
L'omosessualità, come dimostrano gli studi scientifici, non è genetica ma il risultato di ambiente e cultura. Perché allora il premier Giuseppe Conte e il presidente Sergio Mattarella vogliono vietare di criticare i cosiddetti diritti Lgbt?In una nazione disperata e sull'orlo di una crisi economica e sociale senza precedenti, Mattarella e Conte hanno dichiarato che l'emergenza è l'omofobia. Lo strampalato neologismo non stigmatizza le persecuzioni vere, che sono già punite dal codice penale con la giusta aggravante dei futili motivi. Si considera omofobia, da punire, la critica al comportamento omosessuale. Si ritiene omofobia l'affermazione, vera, che la cosiddetta omosessualità non è né genetica né irreversibile, l'affermazione vera che un bambino ha bisogno di papà e mamma, la critica alla pratica dell'utero in affitto e della vendita di gameti. Ognuno deve poter vivere come vuole, ma nessuno può essere al di sopra della verità, con leggi specifiche che puniscono chi la verità osa dirla. Nessuno è al di sopra della libertà di parola degli altri. La verità scientifica sul comportamento omoerotico è che non è geneticamente determinato. Se fosse geneticamente determinato, criticarlo sarebbe sbagliato, ma non lo è. Non fa parte della struttura dell'individuo e quindi ne consegue che è un comportamento che può essere disatteso e modificato. È stato l'italiano Andrea Ganna a guidare uno studio di Harvard e Mit sulla cosiddetta omosessualità pubblicato su Science, autorevole rivista scientifica. Lo studio dovrebbe essere la risposta definitiva alla domanda se si tratti di una caratteristica genetica o meno, e conferma le ipotesi di Joseph Nicolosi e Richard Cohen. Non si tratta di una caratteristica genetica, non si esclude una predisposizione mediata però da molti geni, ma è comunque il risultato di ambiente e cultura. Perché ho affermato che l'omofobia è un diritto umano? Perché perseguire l'omofobia annienta la libertà di pensiero, la libertà religiosa e la libertà di ricerca medica e scientifica.I cosiddetti gay sono circa il 2 per cento della popolazione, ma costituiscono il 59 per cento dei nuovi casi di Aids e l'80 per cento dei nuovi casi di sifilide. Criticare un comportamento modificabile che ha questi tassi di patologia non è un dovere? L'Istituto superiore di sanità ci informa che dopo i grandi pride internazionali ci sono picchi di epatite A. Sono disposta a combattere e morire per la libertà altrui, ma combatto anche per la mia libertà di affermare che trovo nauseante e ignobile dover finanziare con le mie tasse i pride, dato che devo anche finanziare prevenzione e cura di epatiti, Aids, Lue…Omofobia è la parola terribile per distruggere la libertà dei popoli e soprattutto la libertà religiosa. Secondo voi perché tutti i poteri forti, quello subdolo del Gafa (Google, Apple, Facebook e Amazon), quello brutale dell'Onu e della Comunità europea, per non parlare dell'intero mondo dello spettacolo, sono così appassionati ai diritti Lgbt? Veramente pensate che gli stessi tizi che se ne infischiano dei cristiani massacrati, dei bambini del Burkina Faso che muoiono nelle miniere d'oro, si interessino ai diritti Lgbt per bontà di cuore? Alle Nazioni unite dal 2017 opera un esperto definito, con squisita comicità involontaria, «indipendente» per vigilare sui «diritti» delle comunità Lgbt. L'esperto «indipendente» è il thailandese (omosessuale, attivista Lgbt, professore di diritto e avvocato) Vitit Muntarbhorn. Costui ha esordito dichiarando che «ci sono alcuni diritti assoluti, ma ce ne sono altri che non sono assoluti». Fra questi ultimi hanno posto la libertà di espressione e quella religiosa, che possono essere limitate, se necessario. In parole povere, la religione cristiana - come quella ebraica - sarà vietata, a meno che non si svilisca e non si rinneghi. Operazione che stanno facendo la Chiesa bergogliana, l'anglicanesimo, strana religione nata per i begli occhi di Anna Bolena con un fiume di sangue, alcune frange del luteranesimo e l'ebraismo riformato. In effetti sia l'ebraismo che il cristianesimo vedono nella cosiddetta omosessualità un peccato gravissimo, un oltraggio all'ordine di Dio. Questa condanna sarebbe inaccettabile se il comportamento cosiddetto omosessuale fosse congenito, innato e irreversibile. Ma la cosiddetta omosessualità non è genetica, nemmeno innata, anzi è reversibile, come dimostrano tutti gli ex gay, infinitamente più numerosi di quanto si pensi.Molte severa la condanna nel Levitico, molto ferma la condanna nei Vangeli dove spesso Cristo cita la distruzione di Sodoma, molto ferma la condanna in san Paolo, san Tommaso, sant'Agostino, san Giovanni Crisostomo, e innumerevoli altri. San Paolo scrive: «La Legge non è fatta per il giusto, bensì per i cattivi e i ribelli, gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e i profanatori, i parricidi e i matricidi, gli impudichi e i sodomiti […] e per qualunque altro vizio contrario alla sana dottrina» (1 Tm 1, 9-10). Questo passaggio spiega che dalla sodomia si può uscire e che Dio aspetta a braccia aperte coloro che lo fanno. Dio ama le persone e detesta il loro peccato. Dio vuole che la nostra sessualità sia magnifica e generi nel piacere magnifici figli, non macchie imbarazzanti sulle lenzuola. Dio ci vuole forti, valorosi, in grado di reggere il suo sguardo. Se non siete credenti sostituite la parola Dio con la parola Natura e il discorso fila lo stesso. Le parole più dure sull'omosessualità sono quelle di santa Caterina da Siena, che potete trovare facilmente digitando il suo nome e la parola «omosessualità» su internet. Non le riporto, per evitare a me e al giornale un'altra denuncia. Parole durissime, «cattive». Oppure no? Joseph Sciambra dice di no. Joseph Sciambra è un ex gay, cattolico. Ha incontrato sempre una Chiesa «buona», la chiesa omo di padre James Martin, secondo cui «Dio ti vuole così come sei». Lui è rimasto gay e quando si è trovato con gravissime patologie conseguenti al suo ruolo di pornostar, finalmente ha incontrato dei sacerdoti «cattivi», quelli che celebrano la Messa in latino, i quali gli hanno detto: Dio ama te, ma odia quello che fai e lo odia perché puoi smettere. Lui ha smesso e ora è infinitamente più vivo e più sano, anzi ora è veramente vivo e sano.Queste sono le parole dell'ex gay Richard Cohen: «Nessuno nasce con un orientamento omosessuale. Non esiste alcun dato scientifico a sostegno di una base genetica o biologica dell'attrazione verso individui dello stesso sesso. Nessuno sceglie di provare attrazione per individui dello stesso sesso. Tale attrazione è la conseguenza di traumi infantili irrisolti che conducono alla confusione dell'identità sessuale. Gli individui possono scegliere di cambiare e di passare da un orientamento omosessuale a un orientamento eterosessuale. L'attrazione per individui dello stesso sesso non è congenita». Se passa la legge sull'omostransfobia saranno vietate le parole di santa Caterina, quelle di san Paolo e il libro di Cohen. Saranno paralizzate la libertà di parola, religiosa e di ricerca scientifica. Complimenti presidente Sergio Mattarella. Come sempre un faro.